La pantofola è una calzatura da casa. Differisce dalla ciabatta perché è chiusa davanti e differisce da una scarpa per l’uso e per i materiali.
Le pantofole devono essere comode e confortevoli, calde se usate d’inverno, fresche se usate d’estate.
La suola, non dovendo essere utilizzata per uscire all’esterno, può essere, oltre che in cuoio, in feltro; eventuali rivestimenti in gomma hanno scopi antiscivolo e antirumore.
Richard Wagner (1813-1883) è stato un compositore, poeta, regista teatrale, direttore d’orchestra e saggista tedesco.
È riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca e, in particolare, come tra i massimi esponenti del romanticismo. Wagner è soprattutto noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner, autodidatta, scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori.
Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l’orchestrazione e per l’uso della tecnica del Leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti.
Inoltre, fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l’esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica.
Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), sintesi delle arti poetiche, visive, musicali e drammatiche.
La sua arte rivoluzionaria scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in «wagneriani» e «antiwagneriani»: fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita.
Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L’anello del Nibelungo come la rinascita dell’arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, ossia il suo aspetto istintuale. In seguito, dopo una rottura umana e intellettuale che proseguirà anche dopo la morte di Wagner, lo stesso Nietzsche ritrattò le proprie idee definendo, al contrario, l’opera wagneriana come espressione di una civiltà decadente.
Paradossalmente, le argomentazioni del filosofo, nei due periodi contrastanti, sono fra le più citate sia dagli ammiratori sia dai critici del compositore tedesco.
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