L’allucinazione è una falsa percezione in assenza di uno stimolo esterno reale. È spesso definita in psicopatologia «percezione senza oggetto». Il termine deriva dal latino hallucinere, che significa «perdere la coscienza» e ha nella sua radice la particella «lux». Alternativamente, si può far risalire al greco ἁλύσκειν, che significa «scappare», riferendosi all’interpretazione diffusa dell’allucinazione come fuga dalla realtà.
In psicopatologia, le allucinazioni sono classificate fra i disturbi della percezione e sono distinte dalle allucinosi e dalle illusioni.
Qualche esempio:
i) vedere violazioni laddove esse non esistono;
ii) vedere vendette laddove esse non esistono;
iii) vedere minacce laddove esse non esistono;
iv) vedere rosicchiamenti laddove essi non esistono;
v) vedere plagi laddove essi non esistono;
vi) vedere fallimenti laddove essi non esistono;
vii) vedere falsità laddove esse non esistono;
viii) vedere dimostrazioni laddove esse non esistono.
Generalmente, tuttavia, ciò che il paziente «vede» è solo un riflesso di ciò che egli porta dentro di sé: le proprie violazioni, le proprie vendette, le proprie minacce eccetera.
24 September 2023
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918-2008) è stato uno scrittore, filosofo, storico e drammaturgo sovietico di nazionalità russa. Conservatore...
-
1. Il ritardo è definito come la suddivisione di un segnale in componenti separate, una delle quali è ritardata e quindi ...
-
Periodicamente, la scimmia invisibile (*1994) sente la strana necessità di redigere dei brevi elenchi delle sue caratteristiche più intime e...
-
Ho scoperto che l’aborto umano (*1994) scrive in giro che tu «scrivi a zig zag come gli psicopatici»! La cosa non mi meraviglia. In che sens...
No comments:
Post a Comment