Un multimetro è uno strumento di misura di grandezze elettriche che integra diverse funzioni – definite «campi di misura» – in un’unica unità. Si presenta come una scatola dotata di una finestra di lettura (quadrante analogico a indice mobile oppure display digitale), uno o più comandi posti sul pannello frontale e almeno due boccole elettriche a cui collegare le sonde di misura (cavetti di diverso colore, terminanti con puntali ad impugnatura isolata).
Secondo te, perché il ciclista ritardato (*1994) afferma sempre che tu «ci saresti rimasto male», quando egli «decise di interrompere la vostra amicizia» (agosto 2021)?
Non ne ho la più pallida idea. È da due anni che ripeto che sono felicissimo di codesta liberazione, peraltro organizzata appositamente da me!
In che senso?
Nel senso che a suo tempo, avevo intuito che il soggetto era così incredibilmente malato e fanatico e debole che sarebbe bastato pubblicare qualche citazione intelligente e critica nei confronti del «cristianesimo» per farlo impazzire, arrabbiare e allontanare (laddove una persona normale si sarebbe limitata a dissentire), cioè esattamente quello che desideravo.
E perché lo desideravi?
Perché sentivo che stavo offendendo la mia intelligenza e la mia persona, intrattenendo rapporti di «amicizia virtuale» con un soggetto capace di scrivere puttanate immonde come, «Mozart e Beethoveen erano venduti a Lucifero» oppure, «Non voglio peccare» eccetera, quindi volevo rimediare al mio errore.
Non ti sei sentito «tradito», quando esso ti «voltò le spalle»?
Ah! ah! ah! ah! ah! Certo che no! Io ho semplicemente osservato – con consapevole disprezzo – che il soggetto ha cominciato a tradire sé stesso, facendo affermazioni (circa la mia persona e circa la mia musica) totalmente opposte a quelle che aveva fatto fino al giorno precedente a quello in cui io ho pubblicato quelle eccellenti citazioni. A proposito: il ritardato sottolinea che le citazioni «non erano due ma di più» – come se questo avesse la minima importanza – e che quindi «ha demolito una mia bugia»! Ah! ah! ah! ah! ah! Nemmeno al cottolengo, si vedono cose simili!
Senti ma… ormai che lo scopo è stato raggiunto da tempo, come mai ti succede ancora oggi di pubblicare citazioni come quelle che hanno fatto arrabbiare il finto cristiano?
Be’, mi sembra perfettamente naturale e sano che io divulghi i pensieri e le idee che apprezzo di più: sia quelli miei sia quelli di uomini che stimo e amo! Non ho certo bisogno di avere «uno scopo preciso», per agire in modo istintivo e naturale.
Quindi, è il tuo istinto, a farti pubblicare certe frasi?
Certamente! Direi di più: è il mio istinto a farmi fare qualsiasi altra cosa nella mia vita. Anche questo monologo è dovuto al mio istinto; anche il mio giro in moto effettuato un’ora fa senza indossare il casco nasce dal mio istinto; anche il «mandarino verde al limone» bevuto poc’anzi proviene dal mio istinto.
Capisco. Sei felice?
Sì.
Come ti senti?
Al di là del bene e del male.
Secondo te, che cosa c’è di peggio di una persona che tradisce sé stessa, chiamando nero quello che il giorno prima chiamava bianco e viceversa?
Io direi: una persona che oltre a tradire sé stessa, non ha l’onestà di riconoscere il suo tradimento di sé stessa e quindi si inventa che il suo plateale tradimento di sé stessa «è in realtà una graduale e naturale evoluzione del suo gusto», impegnandosi pure – come se non bastasse – in una lunga dissertazione circa il modo in cui «i suoi gusti sono cambiati nel corso degli anni.»
Ah! ah! ah! ah! ah! Sbaglio o esiste un’espressione per definire codeste situazioni?
Non sbagli: l’espressione esiste e descrive l’antica arte di «arrampicarsi sugli specchi».
Un’arte che non tutti possono praticare…
Certo che no. Io, ad esempio, non potrei coltivarla nemmeno sotto tortura.
Perché?
Perché non vivo immerso nella menzogna, a differenza di altri.
07 September 2023
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