Il peto anonimo ama pensare che sia stato lui a mollare noi. Per qualche misteriosa ragione, non riesce ad accettare il fatto semplice ed evidente che siamo stati noi a mollare lui, nel momento in cui abbiamo avuto la conferma del suo essere un idiota senza speranza – oltre che senza testicoli. Ogni tanto, egli tira fuori qualche nuova invenzione infantile (sia circa gli altri sia circa sé stesso) e si vanta di aver ingannato qualcuno. (Naturalmente, non si accorge mai del suo ingannare sé stesso, soprattutto quando tenta di spacciare per «certezza» l’esistenza di «Dio», cioè un’invenzione umana…) Da qualche tempo, egli ama inventare che molte – se non tutte – le cose che ci scriveva erano false, come se la cosa dovesse interessarci. Nel suo mondo immaginario, noi «ci siamo rimasti male per essere stati mollati» da un poveraccio, capace di scrivere cose come, «Mozart e Beethoven erano venduti a Lucifero.» In sostanza, egli si vanta di essere un bugiardo e al contempo, pretende di essere uno che difende la verità. Non si accorge che le sue stesse dichiarazioni rendono inconsistente qualsiasi cosa egli scriva, poiché tutto potrebbe essere un’ennesima menzogna, specialmente considerando che egli non ha nemmeno il coraggio di mostrarsi né l’onestà di riconoscere la sua codardia (che egli preferisce chiamare «saggezza»). Un caso senza speranza, infatti. Noi lo diciamo da anni, che egli è un bugiardo e le sue confessioni a scoppio ritardato servono solo come ennesima conferma. Noi uomini sinceri fiutiamo il fetore dei bugiardi ed ecco perché il 13 agosto 2021 decidemmo di premere il tasto Blocca: 2 anni e 9 mesi di untuosi (e falsi) complimenti da incompetente ci avevano annoiato abbastanza. Nel frattempo, il peto anonimo e bugiardo continua a dare spettacolo con la sua eterna incoerenza, scrivendo cose come, «Musichette pietose e senza alcun apprezzamento né riconoscimento degno di merito», che stridono in modo plateale con altre sue frasi come, «Al sottoscritto non interessa per nulla che un artista sia famoso o riconosciuto.» Giusto per non perdere mai la sua fama di idiota anonimo in perenne contraddizione. A noi personalmente non importa nulla dei «riconoscimenti» (che comunque non sono mai mancati). Noi ci limitiamo a fare quello che ci va e non abbiamo alcuna pretesa di imporre al mondo la nostra «verità»: fare questo sarebbe una prova estrema di debolezza e di follia, come quando il peto anonimo iracondo cerca di imporre al mondo «verità» come quella secondo cui, Gilmour sarebbe «il miglior chitarrista del mondo», laddove basterebbe scrivere, «Mi piace Gilmour» e nient’altro. Il peto anonimo scrive: «Sono sempre pronto a rinunciare e a sputare sopra a qualsiasi cosa per Lui, come ho sempre fatto da quando ho compreso la verità.» Questa frase tragicomica conferma il suo essere un povero pazzo e fanatico e pericoloso, cosa che noi avevamo intuito sin dall’inizio e che lo rende così diverso da noi uomini sani e sinceri. Il totale, disperato delirio del peto anonimo lo porta ad affermare – ancora! – che noi saremmo vittima di un «livore che ci divorerà per il resto della nostra vita, con un’ossessione che non finirà mai.» Non lo vuole capire che noi proviamo gratitudine per la sua divertentissima esistenza anonima, non lo vuole capire che noi ridiamo ogni giorno da tre anni, non lo vuole capire che la parola «vendetta» non fa parte della nostra vita, non lo vuole capire che gli altri non sono come lui, non lo vuole capire che il rancoroso è lui (infatti, spera nella nostra morte), mentre noi gli vogliamo bene, perché ci fa ridere da anni, specie quando pubblica articoli di 2.484 pagine che nessuno leggerà mai e che comunque valgono zero, sia perché anonimi sia perché menzogneri (essendo scritti da un bugiardo che ammette di esserlo).
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