18 July 2024

Lo scarafaggio romanziere (*1994) continua a deliziarci con le sue fantasiose – e faticose – invenzioni circa la nostra nobile persona, invece di godersi la sua splendida vita da «cristiano» che attende pazientemente «l’ultimo giorno»…
1. Egli inventa che noi «negheremmo sempre» quello che facciamo, mentre in realtà noi non neghiamo mai nulla.
2. Egli inventa che le nostre azioni sarebbero una «conseguenza delle sue», dimenticando princìpi elementari come quello secondo cui il fatto che due azioni si verifichino «l’una dopo l’altra» non dimostra alcun collegamento tra le due né – tanto meno – le fantasiose motivazioni che lo scarafaggio romanziere tira sempre fuori dal suo cappello a cilindro.
3. Egli inventa che noi «storpieremmo» i brani altrui, perché è uno storpio (una tara di famiglia) e quindi vede ovunque «storpiature», laddove ci sono variazioni, sviluppi e – in ultima analisi – miglioramenti di ciò che noi prendiamo occasionalmente come base per la nostra meravigliosa arte.
4. Egli inventa che noi faremmo «dispetti e vendette infantili», poiché è un infante vendicativo e non riesce mai ad accorgersi che la nostra è esclusivamente arte e bellezza.
5. Egli inventa che noi saremmo «ossessionati da lui», poiché egli è ossessionato da noi, come comprovato dalle sue infinite – e inutili – attività connesse a noi: articoli, screen, invenzioni, spionaggio, messaggi privati a perfetti sconosciuti eccetera.
6. Egli inventa che il nostro «non sarebbe un fare musica ma un fare i dispetti», poiché non è capace di separare la sua personale condizione di stronzetto dispettoso, dalla realtà di grandi artisti che trasformano in oro tutto quello che toccano.
7. Egli vede ovunque «denigrazioni», poiché lui stesso è una denigrazione della specie umana e non si rende conto che noi abbiamo semplicemente nobilitato ogni singola cosa che ci sia capitato di sfiorare.
8. Egli inventa che il nostro passato utilizzo del nome «Pigs Floppy» sarebbe «dispregiativo» ma in realtà era solo un modo pratico per distinguere i veri Pink Floyd (inseparabili da Barrett) dai falsi Pink Floyd.
9. Egli inventa che noi ci saremmo «inventati» i suoi insulti rivolti a Emerson, i quali ci sono stati eccome, anche se egli non ha nominato direttamente quel grande tastierista, essendo un codardo, un infame eccetera (come tutta la sua stirpe).
10. Egli inventa che noi avremmo insultato il «grande» Wright ma noi ci siamo limitati a riportare alcuni fatti vergognosi della sua vita. Mica è colpa nostra, se quel tizio era vergognoso, traditore, alcolizzato, puttaniere, cocainomane eccetera, tanto da farsi buttare fuori dai «Pf», nel 1979.
11. Egli inventa che noi «pensiamo davvero che egli sia nato nel 1994», mentre noi ci limitiamo a dire che il nostro istinto ci suggerisce che sia così e in ogni caso, riportiamo quell’anno non perché siamo «sicuri di ciò» (in realtà non ce ne frega un cazzo!) ma solo per mantenere vivo il ricordo di una delle infinite ambiguità di questo scarafaggio anonimo.
12. Egli inventa che noi saremmo stati «demoliti» da lui ma di fatto egli non ha mai demolito un cazzo di niente, tranne il suo minuscolo cervello atrofizzato, il quale lo porta a «ragionamenti» demenziali del tipo: «Siccome Tizio ha cancellato quel brano, allora questo dimostra che…» Ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! - ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! Noi vogliamo bene, allo scarafaggio romanziere!

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