Era da un po’, che l’aborto umano anonimo (*1994) non si dilettava nella sua ignobile pratica, consistente nell’inventare cose a caso circa la nostra persona ma pare abbia ripreso, per il divertimento di tutti noi esseri umani, così diversi da lui.
Breve sintesi:
1. Egli inventa che a noi «brucerebbe troppo la cosa». Quale cosa? Di che cosa blatera? Del nostro sano divertimento nel riportare le incredibili puttanate scritte da una scimmia anonima?
2. Egli inventa che noi avremmo «chiuso dei canali YouTube in modo illecito» (è ossessionato da queste faccende insignificanti e risalenti al 2020-22) ma in realtà non vi era nulla di illecito, poiché YouTube consente sia di fare richieste di rimozione video sia di inviare contro-notifiche, ergo se la persona che ha ricevuto uno strike decide di non fare una contro-notifica, l’eventuale chiusura del suo canale è una sua responsabilità.
3. Egli inventa che noi in passato avremmo «pubblicato una fotografia privata del figlio piccolo di una delle nostre vittime su internet», mentre in realtà, in quell’occasione (si parla del 2017!) noi avevamo semplicemente condiviso (su YouTube) il profilo Facebook di una persona di cui si stava scrivendo in quel momento… e la foto di quel profilo ritraeva quella persona insieme a suo figlio.
3. Egli inventa che noi in passato avremmo «pubblicato una fotografia privata del figlio piccolo di una delle nostre vittime su internet», mentre in realtà, in quell’occasione (si parla del 2017!) noi avevamo semplicemente condiviso (su YouTube) il profilo Facebook di una persona di cui si stava scrivendo in quel momento… e la foto di quel profilo ritraeva quella persona insieme a suo figlio.
4. Egli inventa che noi «non ci saremmo resi conto che egli si fingeva nostro amico» (nel 2018-21), mentre in realtà noi abbiamo capito subito – per puro istinto – quanto questo ridicolo essere anonimo fosse falso, malato, intollerante, infantile, fanatico, stupido, infame eccetera e infatti ci sbarazzammo di lui il 13 agosto 2021, dopo averlo fatto arrabbiare tramite alcune splendide citazioni nicciane del 1888.
5. Egli inventa che noi «non troveremo mai le palle per denunciarlo per averci riportati», mentre la realtà – molto più semplice – è che noi non abbiamo né il tempo né la voglia di denunciarlo per i suoi plateali reati (diffamazione aggravata, violazione della riservatezza e violazione del diritto all’oblio) e preferiamo dedicarci a cose più interessanti e piacevoli quali la composizione musicale, la produzione musicale, il lavoro, il motociclismo eccetera.
6. Egli inventa che noi «penseremmo davvero che egli sia nato nel 1994», mentre in realtà (già detto milioni di volte) noi non pensiamo nulla del genere e scriviamo «*1994» solo per mantenere vivo il ricordo di una delle 6.723 informazioni «forse vere, forse false, chissà» fornite da codesto omuncolo anonimo che vive la sua tragicomica esistenza totalmente immerso nella menzogna, nell’inganno, nello spionaggio, nell’infamia, nel pettegolezzo, nel rancore, nell’ambiguità eccetera.
7. Egli inventa che noi ci saremmo bevuti l’idea che egli si chiamasse Marco, mentre noi (si parla del 2018!) ci eravamo limitati ad apostrofarlo con il nome con cui altri utenti lo avevano apostrofato: la cosa più naturale e ovvia del mondo – tranne per chi vive vantandosi di diffondere informazioni false circa sé stesso e al contempo vantandosi di «difendere la verità» (una cosa a dir poco patologica).
8. Egli inventa che noi saremmo «falliti», così, a caso. Probabilmente ci confonde con i suoi genitori, il cui fallimento è un dato certo, considerando la cosa patologica che hanno generato nel 1994 (o in qualsiasi altro anno egli sia venuto al mondo).
9. Egli inventa che la colpa sarebbe nostra, se egli ha smesso di realizzare video, cioè scarica su di noi la sua responsabilità.
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