Il 10 luglio 1848, Mariano Stabile dichiarò alla Camera bassa che Francia e Inghilterra avrebbero riconosciuto l’indipendenza della Sicilia appena eletto il nuovo re. Il 13 luglio, fu proclamato il Regno di Sicilia. Il nuovo governo offrì la corona del regno al duca di Genova, Alberto Amedeo di Savoia, fratello minore del futuro re d’Italia, con il nome di Alberto Amedeo I di Sicilia, che però, impegnato nella prima guerra d’indipendenza, la rifiutò. A fine agosto, un corpo di spedizione dell’esercito borbonico con 16.000 uomini, comandato da Carlo Filangieri, avviò l’assedio di Messina. Nel corso dei due mesi di lotta, a Messina vi furono sette distinte grandi fasi di bombardamenti dell’artiglieria borbonica sulla città, oltre a violente battaglie di fanteria. Il bombardamento e gli incendi appiccati suscitarono le proteste dei diplomatici stranieri presenti, precisamente dei consoli del Belgio, della Danimarca, della Francia, dell’Inghilterra, dell’Olanda, della Russia, della Svizzera. Nei primi mesi del 1849, da Messina, l’esercito borbonico avviò la riconquista dell’isola. Il 7 aprile, dopo aspri combattimenti, fu ripresa Catania e il 14 maggio 1849, Filangieri riprese possesso di Palermo, mentre i capi siciliani andarono in esilio. L’ultimo Stato indipendente di Sicilia durò così 17 mesi.
19 October 2025
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