L’Axial Race è lo stivaletto top di gamma Dainese, in cui protezione, leggerezza e comfort raggiungono livelli di eccellenza.
Messo a punto con il contributo dei piloti di motomondiale e della clinica mobile del dottor Costa, questo stivaletto vanta la migliore performance di peso sul mercato nella sua categoria (circa settecento grammi), garanzia di comfort e di sicurezza in caso di caduta high side.
Lo stivaletto è dotato del sistema D-Axial: un sistema di controllo assiale del piede che ne garantisce la totale protezione mediante una struttura monoblocco in kevlar e carbonio inserita internamente allo stivaletto e che fornisce una triplice funzione:
i) protezione contro la torsione del piede;
ii) riduzione dell’intensità dell’urto mediante la distribuzione dello shock su tutta la struttura del monoblocco;
iii) protezione totale del piede dall’intrusione di corpi estranei.
La validità di questa soluzione è provata da vent’anni di attività sul campo dell’equipe Dainese attraverso il racing service e dal lavoro del dottor Costa, con una costante analisi dei traumi riportati dai piloti. Protezione, comfort e facilità di vestizione sono assicurate inoltre dall’impiego del tessuto elastico D-Stone e della lorica, che permettono una migliore aderenza alla caviglia e un perfetto aggancio con la tuta.
1. Le calzature da moto sono il risultato di anni di ricerca nei quali sono state impiegate le soluzioni più svariate, improvvisate, sconcertanti, spesso comiche.
2. La nascita della motocicletta e il suo successivo sviluppo in diverse specialità hanno richiesto di soddisfare per prima cosa una coppia di requisiti fondamentali:
i) l’adeguatezza all’uso;
ii) la sicurezza.
3. Dal momento che la moto catapultava il concetto di «cavalcatura» nell’era moderna, il miglior riferimento è rappresentato dagli stivali della cavalcatura precedente. A cavallo si andava con gli stivali: ci si doveva proteggere dal fango, dai finimenti, dal contatto con le rudezze di un ambiente campestre, ci si doveva camminare nell’acqua. I materiali a disposizione erano pregiati e quindi costosi – praticamente soltanto cuoio e pelle – e le lavorazioni erano artigianali.
4. Dopo la guerra l’abbondante disponibilità di residuati bellici consentì ai cultori di utilizzare gli scarponi militari, antesignani delle migliori scarpe da moto che vediamo ai piedi dei campioni ai giorni nostri.
5. La calza dev’essere:
i) leggera ma consistente;
ii) calda ma traspirante;
iii) comoda ma robusta.
6. Ci sono parti delicatissime degli arti inferiori: le articolazioni. La migliore calzatura da moto sa cosa può consentire e cosa deve impedire alla caviglia e all’avampiede. Lo stivaletto:
i) non dev’essere largo;
ii) non dev’essere stretto;
iii) non deve avere dei vuoti all’altezza della caviglia;
iv) non dev’essere così corto da permettere che l’alluce tocchi la sua punta.
7. Il pantalone si indossa sopra o sotto lo stivaletto? Dipende. L’estetica vuole il pantalone dentro lo stivaletto. Inoltre alcune considerazioni tecniche sembrano favorire questa soluzione. La regola è quella di rispettare le indicazioni di progetto del produttore.
8. Il materiale del pantalone è un aspetto della massima importanza. La natura ha già dato il suo verdetto: la pelle. Al momento non ci sono materiali commercialmente disponibili con uguale resistenza all’abrasione.
9. I pellami di ottima qualità e i tessuti tecnici a disposizione in questo secolo rispondono a tutte le domande. L’importante è che lo stivaletto sia ottimo.
08 August 2023
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