06 August 2023

La Perfecto è una giacca di pelle per motociclisti realizzata nel 1928 da Irving Schott della Schott Nyc. Gli Schott Brothers hanno poi realizzato una giacca simile per il marchio Beck, chiamata Beck 333 Northeaster. Il nome del vestito gli è stato dato dal suo creatore Irving, che si è ispirato alla sua marca di sigari preferita.

1. Alla fine degli anni quaranta è introdotta la Schott Perfecto 613. Le giacche sono fatte in pelle di cavallo e ci sono le cerniere lampo della Talon. Le tasche laterali sono inclinate a circa sessanta gradi e il taschino a cinquanta gradi. La 613 non ha i bottoni a pressione nella parte superiore del collo e ha una stella di metallo su ogni spallina – come quelle sulle divise militari – e per questo è chiamata «One Star». Questa è quella utilizzata da Marlon Brando nella pellicola Il selvaggio (1953).
2. Nei primi anni cinquanta entra in commercio la Schott Perfecto 618, che è identica alla 613, eccetto che per la mancanza di stelle sulle spalline.
3. Nei primi anni sessanta si cominciano a fare le giacche in pelle di bue. Le cerniere lampo sono della Esko. Le tasche sui lati sono a circa cinquantacinque gradi e quella sul torace sta a sessantacinque gradi.
4. Nel 1977 esce sul mercato la Schott Perfecto 118, che si differenzia dalla 613 e dalla 618 perché è fatta di pelle bovina. Le cerniere lampo sono della Talon. Le tasche laterali sono a cinquantacinque gradi e la tasca sul torace a sessanta gradi.
5. A metà degli anni ottanta la Schott smette di produrre la 613. Le tasche laterali sono a sessanta gradi e quella sul torace a cinquanta gradi, per ritornare allo stile degli anni cinquanta. La fibbia della cinta è quadrata.
6. Tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta la 613 è reintrodotta e il taschino superiore ha un angolo di quarantacinque gradi circa.
7. Attualmente il modello 118 è dotato di cerniere cromate e sono utilizzati diversi tiretti.

Da un punto di vista stilistico nella sottocultura dei motociclisti il chiodo è sempre stato associato alle moto inglesi, più che a quelle americane. Infatti correttamente la «banda» di Marlon Brando (la Brmc della pellicola Il selvaggio), i cui membri utilizzavano il chiodo, guidava Triumph, Bsa e Norton (ovviamente modificate e personalizzate), mentre la banda di Chino che aveva la prevalenza di moto americane (Harley e Indian) non lo utilizzava.
Il chiodo era solitamente indossato dai motociclisti su una maglietta e un paio di jeans con il risvolto (tipicamente Levi’s 501) e gli immancabili stivali Frye a punta quadrata o i Walker a punta tonda con la fibbia. Questo look è mutuato da quello dei rocker inglesi (anni cinquanta inglesi e americani) e successivamente dai greaser, che si contraddistinguevano per l’uso della brillantina e dell’ascolto della musica rock ’n’ roll e successivamente rockabilly.
In seguito il personaggio di Arthur Fonzarelli in Happy Days e i due protagonisti di Grease hanno contribuito a riproporre la moda del giubbotto in pelle da motociclista, anche se è corretto riportare che il modello indossato da Fonzie non fosse un chiodo ma un normale giubbotto di pelle marrone che prende ispirazione fondamentalmente dal famoso giubbotto A-2 ma senza i tasconi (nero nelle ultime stagioni della serie).

La giacca da volo in pelle di tipo A-2 è una giacca da volo militare americana in origine inventata e sviluppata per – e strettamente associata a – piloti, navigatori e bombardieri delle forze aeree dell’esercito degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. A volte indicata casualmente come bomber, la sua designazione originale era «Jacket, Pilot’s (summer)» e il suo utilizzo in tempo di guerra non era limitato né ai piloti né agli equipaggi dei bombardieri.
La giacca da volo di tipo A-2 è stata adottata come dotazione standard dall’Us Army Air Corps – come successore della giacca da volo di tipo A-1 – il 9 maggio 1931, secondo il numero di specifica 94-3040.
L’A-2 è stata sostituita dall’An6552 (An-J-3) secondo un documento di riferimento della specifica 94-3040 datato 24 maggio 1943 e dichiarata «Standard limitato», il che significa che erano disponibili sostituzioni. Il catalogo Usaaf dell’aprile 1944 per l’ordinazione di forniture non elenca l’An-J-3 come opzione ma sono elencati sia l’A-1 sia l’A-2
Sebbene il progetto effettivo variasse leggermente a seconda del produttore – e anche tra i contratti all’interno di un singolo produttore – tutte le giacche A-2 avevano diverse caratteristiche distintive:
i) una tasca applicata con patta a scatto su entrambi i lati che non ha scomparti scaldamani (mani dentro tasche erano considerate inadatte per un portamento militare);
ii) un colletto a pressione stile camicia;
iii) spallacci (o spalline), polsini e cintura in maglia;
iv) una parte posteriore costruita da un unico pezzo di pelle per limitare lo stress sull’indumento;
v) una fodera di cotone interna con cinturino in pelle;
vi) una targhetta con specifiche militari attaccata appena sotto il colletto posteriore.
L’A-2 è stata uno dei primi articoli di abbigliamento progettati espressamente per utilizzare una cerniera. Le cerniere erano in acciaio o ottone e alcune erano nichelate. I fornitori di cerniere noti erano Talon, Crown, Conmar e Kwik, con Talon che forniva la maggior parte delle cerniere utilizzate nella fabbricazione delle A-2 in tempo di guerra. Fino al 1940 circa erano utilizzate cerniere Talon con fondo in metallo rivettato o con occhielli.

Le due giacche da volo americane più storiche sono la giacca A-2 dell’Aeronautica Militare e la G-1 degli Aviatori Navali. Sebbene il generale «Hap» Arnold abbia cancellato l’originale A-2 dopo dodici anni perché voleva «qualcosa di meglio», l’A-2 rimane la giacca da volo americana più riconoscibile e ricercata. La G-1, progettato dalla Marina degli Stati Uniti per essere parallela all’A-2 dell’Air Corps, durò fino al 1978, quando il Congresso degli Stati Uniti la annullò a causa del suo enorme fascino popolare, che stava travolgendo il sistema di approvvigionamento della Marina. La loro popolarità si è evoluta in simboli di onore, avventura e stile. Pellicole di Hollywood come Top Gun (1986) hanno incrementato enormemente le vendite della G-1, rendendo i bomber pezzi da collezione e articoli di moda.
Oltre alle giacche A-2 e G-1, le giacche in montone, originariamente foderate di pelliccia, sono riconosciute come le giacche da volo più calde. Anche quando la pelliccia fu sostituita con la lana, questo cappotto era abbastanza caldo da tenere al caldo il tenente John A. Macready quando stabilì un record mondiale nell’aprile del 1921, raggiungendo un’altitudine di dodici virgola centonovantadue chilometri nel suo aereo a cabina di pilotaggio aperta. Gli stili vanno dal «bomber jacket» B-3 all’M-445, il giubbotto in montone della Us Navy. Nell’esercito erano – e sono tuttora – popolari anche le giacche sintetiche. Queste giacche hanno guadagnato stima per la prima volta dopo che il generale «Hap» Arnold ha rifiutato la giacca A-2 nel 1942. Gli stili vanno dalla serie B in twill di cotone alla giacca omologata della Marina degli Stati Uniti, la serie Cwu. Sia le giacche sintetiche sia quelle in montone sono oggi indossate e collezionate dagli appassionati dell’esercito ma nessuna delle due ha lo status storico della giacca A-2 o della giacca G-1.

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