07 November 2023

Il Nodo di Rosendahl prende il nome dall’ufficiale di marina Usa Charles E. Rosendahl, pioniere nella navigazione aerea con i dirigibili, al quale se ne attribuisce la creazione.
È conosciuto anche come Nodo Zeppelin.
Non può essere realizzato su funi tese e non permette di tendere e fermare allo stesso tempo – come il nodo piano – ma non si conosce altro nodo di giunzione che unisca la stessa eccezionale resistenza alla trazione unita alla facilità nell’essere disfatto senza uso di utensili, dopo un utilizzo in qualsiasi condizione.
La sua realizzazione è molto semplice:
i) si formano – con le estremità delle funi da unire – due mezzi colli, uno dritto e uno rovescio (cioè uno con il capo libero davanti all’occhio del mezzo collo e l’altro dietro);
ii) un capo punta verso l’alto e l’altro verso il basso, come per una b e una q;
iii) si sovrappongono i due mezzi colli;
iv) si fa passare ciascun capo attraverso entrambi gli occhi dei mezzi nodi semplici;
v) si tirano i capi e le funi per ottenere la forma definitiva.

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