Buongiorno!
Buongiorno!
Che ore sono?
Le otto e due.
Che fai?
Scrivo.
Sei felice?
Sì.
Che pensieri scorrono attraverso la tua scatola cranica?
Quelli che il mio corpo richiede, per raggiungere i suoi scopi.
E quali sono i suoi scopi?
Nessuno lo sa.
Ti capita, di inventare cose circa le altre persone?
No.
Come mai?
Perché so che ognuno di noi può parlare legittimamente solo di sé stesso e di fatto è questo che avviene, anche quando parliamo «degli altri».
Se vedi uno stronzo e lo definisci stronzo, non stai inventando qualcosa circa gli altri?
No, sto solo chiamando le cose con il loro nome… ma se dico, «Tizio ha fatto questo per codesto motivo e mosso da codeste intenzioni», allora sto inventando qualcosa, il che generalmente coincide con l’azione chiamata «proiettare su Tizio le mie abituali motivazioni e intenzioni». Le invenzioni circa gli altri sono sempre verità circa sé stessi.
In che cosa credi?
In niente.
Qual è il tuo diffusore acustico preferito?
Il 5C della Auratone.
Qual è la tua reazione ai complimenti?
L’indifferenza.
Qual è la tua reazione alle denigrazioni?
L’indifferenza.
Come mai?
In entrambi i casi, si tratta di roba che riguarda il mittente, non il destinatario.
Qual è la musica che ascolti più volentieri?
La mia.
Come mai?
Non saprei, il mio corpo la gradisce.
Ti piacciono i Pink Floyd (1965-68)?
Molto.
Ti piacciono i «Pink Floyd» (1968-94)?
No, tranne – un po’ – l’albo Animals (1977), al quale sono legato, poiché lo ascoltavo continuamente nel 1982-83, mentre disegnavo.
Che cosa provi, per l’inventore anonimo (*1994)?
Gratitudine.
Hai mai rubato un brano?
No.
Adesso, che ore sono?
Le otto e trentuno.
Qual è la tua opinione su Catania?
Ritengo sia la città più bella della Terra.
Ti piace Wright?
No.
Ti piace Emerson?
Sì.
Che droghe utilizzi, in questo periodo?
Cibo, caffè e birra.
Hai qualcosa contro chi utilizza altre droghe?
Certo che no. Ognuno è libero di fare quello che vuole e non esiste alcuna regola.
Che cos’è il giudizio «morale»?
Una tendenza molto forte in chi è povero di spirito.
Una cosa che ti fa schifo?
Gli spioni.
Grazie.
Di nulla.
Ti capita, di inventare cose circa le altre persone?
No.
Come mai?
Perché so che ognuno di noi può parlare legittimamente solo di sé stesso e di fatto è questo che avviene, anche quando parliamo «degli altri».
Se vedi uno stronzo e lo definisci stronzo, non stai inventando qualcosa circa gli altri?
No, sto solo chiamando le cose con il loro nome… ma se dico, «Tizio ha fatto questo per codesto motivo e mosso da codeste intenzioni», allora sto inventando qualcosa, il che generalmente coincide con l’azione chiamata «proiettare su Tizio le mie abituali motivazioni e intenzioni». Le invenzioni circa gli altri sono sempre verità circa sé stessi.
In che cosa credi?
In niente.
Qual è il tuo diffusore acustico preferito?
Il 5C della Auratone.
Qual è la tua reazione ai complimenti?
L’indifferenza.
Qual è la tua reazione alle denigrazioni?
L’indifferenza.
Come mai?
In entrambi i casi, si tratta di roba che riguarda il mittente, non il destinatario.
Qual è la musica che ascolti più volentieri?
La mia.
Come mai?
Non saprei, il mio corpo la gradisce.
Ti piacciono i Pink Floyd (1965-68)?
Molto.
Ti piacciono i «Pink Floyd» (1968-94)?
No, tranne – un po’ – l’albo Animals (1977), al quale sono legato, poiché lo ascoltavo continuamente nel 1982-83, mentre disegnavo.
Che cosa provi, per l’inventore anonimo (*1994)?
Gratitudine.
Hai mai rubato un brano?
No.
Adesso, che ore sono?
Le otto e trentuno.
Qual è la tua opinione su Catania?
Ritengo sia la città più bella della Terra.
Ti piace Wright?
No.
Ti piace Emerson?
Sì.
Che droghe utilizzi, in questo periodo?
Cibo, caffè e birra.
Hai qualcosa contro chi utilizza altre droghe?
Certo che no. Ognuno è libero di fare quello che vuole e non esiste alcuna regola.
Che cos’è il giudizio «morale»?
Una tendenza molto forte in chi è povero di spirito.
Una cosa che ti fa schifo?
Gli spioni.
Grazie.
Di nulla.
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