13 December 2024

Il ritardo è un effetto audio che registra un segnale audio per la riproduzione di un periodo di tempo impostato dopo il segnale originale. Il ritardo può essere riprodotto in modi diversi, per ottenere suoni come echi che decadono nel tempo o un effetto raddoppiato ripetuto e pronunciato – che aggiunge nuovi strati a una registrazione.
Il ritardo è uno degli effetti più importanti. Infatti, è anche il fondamento di altri effetti, tra cui il coro e il riverbero. Tuttavia, la definizione attuale di ritardo è generalmente usata per descrivere gli effetti eco più pronunciati.
La maggior parte dei ritardi funziona riproducendo il segnale asciutto mentre riproduce anche il segnale bagnato o «ritardato», poco dopo l’originale.
I primi ritardi a nastro erano caratterizzati da una puntina di registrazione e una o più puntine di riproduzione, a distanza di alcuni centimetri. Il risultato era un’eco del segnale di registrazione, poco dopo la sua riproduzione. Le unità di ritardo con puntine di riproduzione multiple e le impostazioni del nastro diedero successivamente agli artisti la possibilità di riprodurre più echi a intervalli diversi, con un maggiore livello di controllo.
Le unità di effetti solide e digitali più moderne utilizzano un tampone
registrato, per emulare l’effetto della puntina di riproduzione delle vecchie unità di ritardo. Il segnale in entrata è memorizzato e riprodotto a seconda delle modifiche ai parametri che controllano l’effetto eco.
Ci sono molte applicazioni comuni del ritardo ma ce ne sono un paio che sono più prominenti di altre.
Forse, l’esempio più iconico del ritardo è l’effetto
slapback utilizzato nei dischi rock dei primi anni cinquanta: in particolare quelli di Sam Phillips e di artisti della Sun Records come Elvis.
Lo
slapback è raggiunto riproducendo il segnale bagnato tra i 70 e i 120 millisecondi dopo la riproduzione del segnale asciutto. Il risultato è un effetto di raddoppio rapido che riempie un arrangiamento con veloci ritardi sottili e un rapido decadimento.
Gli usi più pronunciati del ritardo si sono diffusi con il
dub e il reggae negli anni settanta e ottanta. Gli effetti del ritardo sono molto più presenti in questi esempi, poiché i suoni sono ripetuti, echeggiati e rimandati indietro, per ottenere una stratificazione più ricca e creare una sinfonia ritmica di psichedelia.
Gli effetti di ritardo più famosi (come questi) risuonano ancora oggi in tutta la musica e danno ai musicisti un’intera gamma di possibilità su cui sperimentare. Anche l’arrangiamento più semplice può essere costruito usando tecniche di ritardo creativo.
Gli utilizzi più brevi del ritardo, come gli effetti
slapback o il raddoppio, sono utili per definire una performance, in particolare vocale o di chitarra.
I ritardi trascinati con puntine di riproduzione multiple sono utilizzati per la creazione di nuovi ritmi e strati. I ritardi con puntine di riproduzione multiple sono comuni nel
dub e nella techno, per creare linee vorticose di sintetizzatore, comuni in entrambi i generi.

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