28 April 2023

Ho notato che nel tuo ultimo singolo La marcia dei dottori (2023), non ti limiti a programmare ma suoni alcune parti.
Vero.
Come mai?
Mi andava di farlo.
Che cosa ne pensi dell’idea secondo cui, programmare musica sarebbe «come barare»?
Penso che sia necessario essere molto stupidi, per formulare «pensieri» simili.
Spiegati meglio.
Se Tizio scrivesse (nella descrizione dei suoi video musicali), «Registrato in tale luogo», invece di scrivere, «Programmato in tale luogo», allora sarebbe come barare, poiché Tizio affermerebbe di aver suonato senza averlo fatto ma se Tizio scrive, «Programmato in tale luogo», allora non esiste alcuna forma di inganno.
Secondo te, è meglio programmare o registrare?
Si tratta di due strumenti finalizzati alla produzione musicale, entrambi validi.
Personalmente, quale preferisci? 
Il primo.
Che cosa ne pensi delle affermazioni che lo scarafaggio «cristiano» ha fatto, circa la tua persona?
Quasi tutto ciò che egli ha scritto è falso. In parte perché egli mente sempre e comunque (sia a sé stesso sia agli altri), in parte perché egli è terribilmente ignorante e stupido, tanto da non capire nemmeno cose elementari come – ad esempio – la differenza tra frammento e intero o il concetto di sviluppo di idee o la validità della programmazione musicale o la differenza tra composizione e produzione eccetera, il che lo porta a valutazioni clamorosamente insensate… con l’aggravante di un’infantile presunzione, grazie alla quale egli sentenzia sugli altri, invece di presentare le sue trascurabili opinioni come tali. 
Un caso di ignoranza accoppiata a presunzione, quindi…
Sì… e in effetti, non c’è nulla di peggiore.
Che altro?
Una terribile, basilare disonestà che lo porta a non riconoscere mai i propri errori o le proprie debolezze, pur di «cadere sempre in piedi». 
Qualche esempio?
Invece di dire, «Mi sono arrabbiato, perché le citazioni nicciane pubblicate da Tizio hanno messo in crisi la mia ridicola fede», egli ha preferito screditare Tizio, affermando l’esatto opposto di tutto quello che aveva affermato fino al giorno prima, ergo tradendo sé stesso e rendendosi platealmente ridicolo.
Che cosa triste…
Già…
Nessuno ha mai fatto notare allo scarafaggio le sue contraddizioni?
Certo ma egli non le riconosce mai. Una volta – ad esempio – egli ha tirato in ballo la «naturale evoluzione dei suoi gusti musicali», come se fosse «naturale» affermare l’esatto opposto di tutto quello che aveva affermato fino al giorno prima (e per quasi tre anni) e guarda caso in concomitanza con la sua «indignazione» per la pubblicazione di alcune eccellenti citazioni nicciane, da parte dell’oggetto dei suoi elogi-trasformati-in-denigrazioni.
Un vero professionista, nella difficile arte di arrampicarsi sugli specchi!
Sì… insuperabile…
Certo, per un uomo degno di tale nome, queste cose sono incomprensibili!
Ovvio. D’altra parte, uomini e insetti non hanno nulla in comune, esattamente come artisti e sedicenti cristiani si escludono a vicenda. 

La celesta è uno strumento musicale idiofono, ossia che produce il suono mediante il materiale stesso di cui è composto, senza l’ausilio di parti poste in tensione: nel caso specifico, si tratta di uno strumento idiofono a percussione, il cui aspetto è simile a quello di un pianoforte verticale di piccole dimensioni.
Il suono è prodotto da alcune lamelle di metallo, sospese tramite un sistema di martelletti e comandate da una tastiera (lo stesso sistema è applicato al pianoforte) e da una pedaliera. Produce un suono ovattato, dolce e chiaro, privo di armonici.
In quanto variante dello xilofono – con lamelle di metallo al posto di quelle di legno – la celesta è classificata tra i metallofoni.

Il cavo di rete Cat 6 – conosciuto anche con il nome «cavo di rete», «Lan» o «cavo Ethernet» – è un cavo in filo di rame a doppino intrecciato (ha quattro coppie di doppini) che può supportare trasferimenti di dati fino a un Gb di velocità. Questa ampia larghezza di banda permette trasferimenti veloci anche di
file di grandi dimensioni.

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