1. I veri creativi non hanno bisogno di stabilire (arbitrariamente) chi siano i veri creativi – come fanno invece i falsi creativi e soprattutto quelli che non sono mai riusciti a produrre nulla di realmente creativo ma solo imbarazzante spazzatura.
2. I veri creativi non hanno alcun bisogno di stabilire che cosa fare o che cosa non fare ma sono liberi: sia di far nascere le cose dal nulla sia di far nascere le cose partendo da altre cose, poiché è tipico dei veri creativi trasformare e sviluppare – proprio come avviene in natura. (Un albero – ad esempio – non è altro che una serie di variazioni sul tema, che è la radice…)
3. I veri creativi rubano e si appropriano di qualsiasi cosa e la trasformano in qualcos’altro, mentre i falsi creativi si limitano a scimmiottare gli altri in tutti i modi possibili e immaginabili, con risultati invariabilmente mediocri e imbarazzanti.
4. I veri creativi non tentano mai di screditare gli altri creatori, specialmente quando sanno bene che questi ultimi si trovano infinitamente più avanti di loro.
5. I veri creativi hanno sempre uno stile proprio e unico: sia quando partono dal nulla sia quando partono da qualcosa rubata ovunque capiti, mentre i falsi creativi non riescono mai a concretizzare nulla di valido, in nessun caso.
6. I veri creativi non forzano mai l’ispirazione ma si limitano a seguire il proprio istinto, senza limiti tragicomici del tipo, «Questa roba potrebbe venire da Satana, quindi non l’accetto.»
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