30 July 2023

1. Questo è un viaggio e ci sono diverse fasi e livelli che dovremo attraversare.
2. Ci concentriamo su ciò che conta. Quando impariamo la produzione e il missaggio, la priorità è quella di raggiungere lo standard. Esiste uno standard che ci dice se il nostro missaggio è professionale o meno.
3. Il modo più completo e veloce per diventare dei tecnici del suono e degli addetti al missaggio è la completezza: non ci concentriamo soltanto sul missaggio ma anche sulla registrazione, sulla programmazione, sulle modifiche, sulla produzione… sporcandoci le mani con l’intero processo. Quando le cose si sommano l’una con l’altra, tutto diventa più veloce e più facile. Se impariamo a migliorare le tracce sorgente (registrate o programmate che siano)… questo migliorerà automaticamente i nostri missaggi.
4. Fatto è meglio che perfetto. La frase, «Potevo farlo meglio» è normale ed è solo una parte del gioco.
5. La cosa principale siamo noi: le nostre orecchie e il nostro cervello (guidati dal nostro corpo), non la nostra attrezzatura, la nostra stanza e i nostri diffusori acustici.

Burt Munro nacque nel 1899 a Invercargill, una città nel sud-ovest della Nuova Zelanda. Nel 1915, acquistò una motocicletta che affiancò nel 1919 a un sidecar. Quest’ultima, privata del sidecar, fu utilizzata da Munro per i primi tentativi di record di velocità.
Nel 1920, acquistò la sua famosa Indian 
Scout, che raggiungeva una velocità massima di circa ottanta chilometri orari.
Nel 1940, fissò un record di velocità neozelandese alla media di centonovantaquattro chilometri orari. Fino al 1941, partecipò a moltissime gare in Australia e in Nuova Zelanda ma non poté usare la motocicletta per quasi un anno, a causa di un grave incidente nel quale si procurò un’emorragia cerebrale.
In quel periodo, la moglie divorziò da Munro.
Il sogno di Munro era quello di gareggiare sul lago salato di Bonneville Speedway e negli anni sessanta, raccolti i fondi grazie anche ad amici e appassionati, riuscì nell’impresa.
Dopo svariati tentativi, guasti meccanici e gravi cadute, riuscì a stabilire tre
record omologati dall’Ama (American Motorcyclist Association).
Nel 1967, con il motore portato a novecentocinquanta centimetri cubici ottenne il
record di classe (cilindrata inferiore a mille centimetri cubici) alla velocità di duecentonovantacinque virgola cinque chilometri orari e durante le qualifiche fu cronometrato a trecentocinque virgola nove chilometri orari: la velocità ufficiale più alta mai registrata con una Indian.
Munro perse la licenza per correre nel 1975, a causa della sua angina e da allora partecipò solo a gare clandestine.
Morì nel 1978 a settantanove anni per cause naturali in California e fu sepolto in Nuova Zelanda.
Per i suoi meriti nella storia del motociclismo, è stato inserito nel 2006 nella Motorcycle Hall of Fame.

Poco tempo fa – il 1° ottobre 2021 – il cristiano immaginario ha eliminato (in un momento di isteria) il suo vecchio canale YouTube principale, aperto nel 2018 e con ottocentoquarantacinque iscritti non esattamente intelligenti. Negli anni, egli ha defecato quasi trecento video disinformativi e involontariamente comici, senza alcun guadagno ma solo per il desiderio di fare confusione; alcuni di essi sono stati apprezzati da vari soggetti e definiti «bellissimi» dai più incompetenti.
Chi non è stoico non è patetico, bensì soltanto un uomo forte e libero da ogni squallido pregiudizio «morale» o «etico».

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