1. L’esistenza di «Dio» e l’immortalità dell’«anima» sono sciocche superstizioni, mantenute in vita dagli interessi del clero – che ha sempre sfruttato l’ignoranza del popolo.
2. Non c’è mai stato un «Dio», non c’è mai stato nessun pilota che ha fatto il mondo imponendo un ordine al caos e rimanendone poi al di fuori a osservare e a prescrivere.
2. Non c’è mai stato un «Dio», non c’è mai stato nessun pilota che ha fatto il mondo imponendo un ordine al caos e rimanendone poi al di fuori a osservare e a prescrivere.
3. Tutto ciò che abbiamo come legge naturale è un mondo che si è costruito da sé.
4. Non esistono ragioni sufficienti o necessarie per affermare l’esistenza di «Dio» o di altre divinità.
5. L’esistenza di «Dio» o di altre divinità è impossibile sia dal punto di vista logico sia da quello ontologico.
6. Per credere in «Dio» è necessario essere stupidi.
La lupara è un tipo di fucile a canne mozze tipico della Sicilia, a cui è stato sottratto il calcio, utilizzato per dare la caccia a lupi e cinghiali.
Il nome deriva dal fatto che quest’arma era largamente utilizzata per cacciare i lupi, usando cartucce caricate con pallettoni da sei millimetri, tecnicamente un munizionamento spezzato N.7/0.
Una delle caratteristiche principali della fighetta isterica (*1994) è quella di mentire: sia a sé stessa sia agli altri sia riguardo a sé stessa sia riguardo agli altri.
Ella va avanti inventandosi di sana pianta cose circa gli altri (sempre ben protetta dall’anonimato) e ottenendo come unico risultato quello di fornire al mondo informazioni dettagliate circa sé stessa.
Ad esempio, ella si è inventata che il motivo per cui noi abbiamo composto alcuni brani, sarebbe che «volevamo vendicarci degli schiaffi che noi avremmo preso dagli altri e dai rifiuti che noi avremmo subìto.» Fantascienza allo stato puro! Innanzitutto, noi non abbiamo mai preso schiaffi di alcun tipo da nessuno e in secondo luogo, noi non sappiamo nemmeno che cosa sia, la «vendetta». Non siamo certo noi, quelli che amano definirsi «il cristiano vendicatore» e comunque, la vendetta l’abbiamo sempre vista come un’attività indegna di un uomo ma perfettamente adatta alle donne e ai «cristiani» (virgolette necessarie, poiché in realtà è esistito un solo cristiano).
La nostra musica (tutta, sia quella seria sia quella faceta) nasce sempre dal puro piacere di combinare insieme dei suoni (un piacere fisico e riservato ai musicisti ma non ai recensori sordi).
In altre parole, la tennista scema fa sapere al mondo che:
i) ha preso schiaffi;
ii) ha subìto rifiuti;
iii) è ossessionata dall’idea di vendicarsi.
Nulla di nuovo, sotto questo cielo.
Passando poi all’altra caratteristica saliente di questa caricatura umana – e cioè la totale, disperata incoerenza – ella deride il fatto che noi, talvolta, abbiamo definito ironicamente «classici» alcuni dei nostri brani più divertenti. In questo caso, l’incoerenza sta in questo: fu proprio lei, a definire «classici» alcuni nostri brani e cioè Limone Porelli (2018), Enk Oppio (2019) e Simone ha ragione (2018)!
A nostro avviso, il classico dei classici è Kasus Pathos (2021), un vero capolavoro nel campo della descrizione in musica ma come sappiamo tutti… a partire dal 13 agosto 2021, la fighetta isterica decise che da lì in poi bisognava rovesciare ogni giudizio su Di Lorenzo e/o sulla sua musica…
Il resto è storia e i classici rimangono tali.
La lupara è un tipo di fucile a canne mozze tipico della Sicilia, a cui è stato sottratto il calcio, utilizzato per dare la caccia a lupi e cinghiali.
Il nome deriva dal fatto che quest’arma era largamente utilizzata per cacciare i lupi, usando cartucce caricate con pallettoni da sei millimetri, tecnicamente un munizionamento spezzato N.7/0.
Una delle caratteristiche principali della fighetta isterica (*1994) è quella di mentire: sia a sé stessa sia agli altri sia riguardo a sé stessa sia riguardo agli altri.
Ella va avanti inventandosi di sana pianta cose circa gli altri (sempre ben protetta dall’anonimato) e ottenendo come unico risultato quello di fornire al mondo informazioni dettagliate circa sé stessa.
Ad esempio, ella si è inventata che il motivo per cui noi abbiamo composto alcuni brani, sarebbe che «volevamo vendicarci degli schiaffi che noi avremmo preso dagli altri e dai rifiuti che noi avremmo subìto.» Fantascienza allo stato puro! Innanzitutto, noi non abbiamo mai preso schiaffi di alcun tipo da nessuno e in secondo luogo, noi non sappiamo nemmeno che cosa sia, la «vendetta». Non siamo certo noi, quelli che amano definirsi «il cristiano vendicatore» e comunque, la vendetta l’abbiamo sempre vista come un’attività indegna di un uomo ma perfettamente adatta alle donne e ai «cristiani» (virgolette necessarie, poiché in realtà è esistito un solo cristiano).
La nostra musica (tutta, sia quella seria sia quella faceta) nasce sempre dal puro piacere di combinare insieme dei suoni (un piacere fisico e riservato ai musicisti ma non ai recensori sordi).
In altre parole, la tennista scema fa sapere al mondo che:
i) ha preso schiaffi;
ii) ha subìto rifiuti;
iii) è ossessionata dall’idea di vendicarsi.
Nulla di nuovo, sotto questo cielo.
Passando poi all’altra caratteristica saliente di questa caricatura umana – e cioè la totale, disperata incoerenza – ella deride il fatto che noi, talvolta, abbiamo definito ironicamente «classici» alcuni dei nostri brani più divertenti. In questo caso, l’incoerenza sta in questo: fu proprio lei, a definire «classici» alcuni nostri brani e cioè Limone Porelli (2018), Enk Oppio (2019) e Simone ha ragione (2018)!
A nostro avviso, il classico dei classici è Kasus Pathos (2021), un vero capolavoro nel campo della descrizione in musica ma come sappiamo tutti… a partire dal 13 agosto 2021, la fighetta isterica decise che da lì in poi bisognava rovesciare ogni giudizio su Di Lorenzo e/o sulla sua musica…
Il resto è storia e i classici rimangono tali.
La caccola maleodorante è fatta così. Non può fare a meno di inventarsi cose circa le persone. Qualche esempio:
i) ella si inventa che noi «tentiamo di screditare gli altri musicisti» ma in realtà è proprio lei, che tenta di screditare i musicisti, laddove noi ci limitiamo ad avere le nostre legittime preferenze;
ii) ella si inventa che noi saremmo stati «rifiutato da lei», quando, in realtà, noi ci siamo liberati di una delle presenze più stupide e nauseanti mai incrociate in tutta la nostra vita (e noi siamo sulla Terra da 55 anni, non da ieri!);
iii) ella si inventa che noi saremmo «fissati con lei», mentre in realtà è lei ad essere fissata con noi – per averne una prova, basta dare un’occhiata al suo profilo Bandcamp, pieno zeppo di «brani» che hanno per titolo diverse variazioni del nostro nome e cognome;
iv) ella si inventa che «ci brucia per essere stati rifiutati da lei», quando, in realtà, noi facciamo i salti di gioia da due anni e abbiamo più volte affermato che saremmo disposti persino a pagarla, per l’immenso favore fattoci, togliendosi dai nostri grossi testicoli.
La cosa più imbarazzante (e nauseante) è che questo aborto umano insiste nel dire che «i suoi gusti musicali sono cambiati», facendo finta di non sapere che la cosa strana non è il cambiamento in sé (comprensibile se graduale e naturale) ma il fatto che codesto cambiamento sia avvenuto di colpo (13 agosto 2021) e in concomitanza con il suo essersi innervosita per le citazioni nicciane da noi pubblicate (all’epoca eravamo suoi amici virtuali).
Cioè, la sua totale impossibilità di essere sincera (impossibilità tipica di ogni «cristiano») non le ha mai permesso di dire la semplice verità e cioè: «Mi sono arrabbiata, perché un mio amico ha pubblicato delle frasi nicciane che mi hanno dato fastidio e quindi, per vendicarmi, ora, parlo malissimo delle stesse cose che per due anni e nove mesi ho definito ‹capolavori›, ‹musica stupenda› eccetera.» No, ella preferisce tirare in ballo la «graduale evoluzione dei suoi gusti musicali.» Ah! ah! ah! ah! ah! Un’evoluzione così graduale che dal 12 agosto 2021 al 13 agosto 2021 ogni giudizio su Di Lorenzo e sulla sua musica si era trasformato nel suo esatto opposto!
D’altra parte, lo scarafaggio è un sedicente cristiano e sappiamo tutti che alla base del «cristianesimo» c’è l’obbligo alla menzogna.
Naturalmente, la cimice non si limita a inventarsi cose circa la nostra persona – alla fine, noi non siamo nessuno – ma anche riguardo ad altri uomini, soprattutto uomini superiori come, ad esempio, l’immenso Nietzsche, il quale è morto da centoventitré anni (a differenza delle sue idee, che non moriranno mai) e quindi non può difendersi dalla diffamazione operata da codesta, rivoltante creatura.
La cosa inquietante di questi pagliacci (ce ne sono altri, simili alla cimice in questione) è che sono così malati da pensare seriamente che se uno è ateo (cioè sano e normale), allora è «nichilista» e «satanista». Ah! ah! ah! ah! ah!
Cioè, questi psicopatici si dimenticano che la loro è soltanto una ridicola opinione o «fede» (cioè volontà di non vedere ciò che si vede) e danno per scontato che il loro immaginario «Dio» sia davvero la «realtà», tanto da considerare «nemico» chiunque non soffra del loro stesso, gravissimo problema allucinatorio.
La cimice bevitrice di tè verde, per esempio, è convinta che «non credere in ‹Dio› sia l’apoteosi del tradimento, della malvagità e dell’essere ingrati.» Ah! ah! ah! ah! ah!
Questa feccia dovrebbe stare in manicomio o in qualche struttura adeguata, perché ha il potere di inquinare l’aria respirata dalle persone normali – persino attraverso internet. Ecco perché siamo così felici di esserci liberato di ’sta cosa inutile, il 13 agosto 2021…
Abbiamo notato che la cimice bevitrice di tè verde è convinta che noi, «se fossimo sani e normali, dovremmo ignorarla.» Difatti, noi siamo sani e normale e la ignoriamo. Per qualche incomprensibile ragione, ella è convinta che noi «la staremmo cagando», mentre noi non la stiamo cagando affatto e ci limitiamo a scrivere i nostri pensieri, esattamente come fa lei.
i) ella si inventa che noi «tentiamo di screditare gli altri musicisti» ma in realtà è proprio lei, che tenta di screditare i musicisti, laddove noi ci limitiamo ad avere le nostre legittime preferenze;
ii) ella si inventa che noi saremmo stati «rifiutato da lei», quando, in realtà, noi ci siamo liberati di una delle presenze più stupide e nauseanti mai incrociate in tutta la nostra vita (e noi siamo sulla Terra da 55 anni, non da ieri!);
iii) ella si inventa che noi saremmo «fissati con lei», mentre in realtà è lei ad essere fissata con noi – per averne una prova, basta dare un’occhiata al suo profilo Bandcamp, pieno zeppo di «brani» che hanno per titolo diverse variazioni del nostro nome e cognome;
iv) ella si inventa che «ci brucia per essere stati rifiutati da lei», quando, in realtà, noi facciamo i salti di gioia da due anni e abbiamo più volte affermato che saremmo disposti persino a pagarla, per l’immenso favore fattoci, togliendosi dai nostri grossi testicoli.
La cosa più imbarazzante (e nauseante) è che questo aborto umano insiste nel dire che «i suoi gusti musicali sono cambiati», facendo finta di non sapere che la cosa strana non è il cambiamento in sé (comprensibile se graduale e naturale) ma il fatto che codesto cambiamento sia avvenuto di colpo (13 agosto 2021) e in concomitanza con il suo essersi innervosita per le citazioni nicciane da noi pubblicate (all’epoca eravamo suoi amici virtuali).
Cioè, la sua totale impossibilità di essere sincera (impossibilità tipica di ogni «cristiano») non le ha mai permesso di dire la semplice verità e cioè: «Mi sono arrabbiata, perché un mio amico ha pubblicato delle frasi nicciane che mi hanno dato fastidio e quindi, per vendicarmi, ora, parlo malissimo delle stesse cose che per due anni e nove mesi ho definito ‹capolavori›, ‹musica stupenda› eccetera.» No, ella preferisce tirare in ballo la «graduale evoluzione dei suoi gusti musicali.» Ah! ah! ah! ah! ah! Un’evoluzione così graduale che dal 12 agosto 2021 al 13 agosto 2021 ogni giudizio su Di Lorenzo e sulla sua musica si era trasformato nel suo esatto opposto!
D’altra parte, lo scarafaggio è un sedicente cristiano e sappiamo tutti che alla base del «cristianesimo» c’è l’obbligo alla menzogna.
Naturalmente, la cimice non si limita a inventarsi cose circa la nostra persona – alla fine, noi non siamo nessuno – ma anche riguardo ad altri uomini, soprattutto uomini superiori come, ad esempio, l’immenso Nietzsche, il quale è morto da centoventitré anni (a differenza delle sue idee, che non moriranno mai) e quindi non può difendersi dalla diffamazione operata da codesta, rivoltante creatura.
La cosa inquietante di questi pagliacci (ce ne sono altri, simili alla cimice in questione) è che sono così malati da pensare seriamente che se uno è ateo (cioè sano e normale), allora è «nichilista» e «satanista». Ah! ah! ah! ah! ah!
Cioè, questi psicopatici si dimenticano che la loro è soltanto una ridicola opinione o «fede» (cioè volontà di non vedere ciò che si vede) e danno per scontato che il loro immaginario «Dio» sia davvero la «realtà», tanto da considerare «nemico» chiunque non soffra del loro stesso, gravissimo problema allucinatorio.
La cimice bevitrice di tè verde, per esempio, è convinta che «non credere in ‹Dio› sia l’apoteosi del tradimento, della malvagità e dell’essere ingrati.» Ah! ah! ah! ah! ah!
Questa feccia dovrebbe stare in manicomio o in qualche struttura adeguata, perché ha il potere di inquinare l’aria respirata dalle persone normali – persino attraverso internet. Ecco perché siamo così felici di esserci liberato di ’sta cosa inutile, il 13 agosto 2021…
Abbiamo notato che la cimice bevitrice di tè verde è convinta che noi, «se fossimo sani e normali, dovremmo ignorarla.» Difatti, noi siamo sani e normale e la ignoriamo. Per qualche incomprensibile ragione, ella è convinta che noi «la staremmo cagando», mentre noi non la stiamo cagando affatto e ci limitiamo a scrivere i nostri pensieri, esattamente come fa lei.
Chissà perché, questo essere vergognoso non può fare a meno di inventarsi costantemente puttanate circa le persone! Probabilmente, si tratta della stessa malattia mentale che la porta a dire che «chi non crede in ‹Dio› è suo nemico» o che «i suoi gusti musicali si sono evoluti gradualmente.»
Cattivo sangue mente.
Cattivo sangue mente.
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