Louis-Guillaume Perreaux (1816-1889) è stato un ingegnere e inventore francese che brevettò uno dei primi prototipi di motocicletta nel 1869.
Perreaux nacque in Normandia, in Francia e dopo aver frequentato le scuole elementari ad Almenêches mostrò un precoce interesse per l’ingegneria inventando – all’età di dodici anni – un bastone da passeggio che era anche un fucile.
Perreaux, applicando un piccolo motore a vapore sul telaio di un velocipede, contribuì all’invenzione del primo motociclo. Egli brevettò la sua invenzione con il numero 83.691 il 16 marzo 1869, continuando a perfezionarla fino al 1885.
Il progetto era caratterizzato da un motore a vapore monocilindrico, placcato in ottone, con un bruciatore ad alcol piazzato sotto la sella di un velocipede Michaux.
La trasmissione avveniva a mezzo di due cinghie e raggiungeva la velocità di circa sedici chilometri orari.
Il prototipo originale è oggi esposto al Musée de l'Île-de-France al Castello di Sceaux.
Perreaux era un ingegnere meccanico e desiderava costruire un velocipede a motore e commercializzarlo, dopo aver realizzato altre invenzioni in vari campi.
Il 26 dicembre 1868, depositò il primo brevetto del Vélocipede à Grande Vitesse, che prevedeva un velocipede «destinato a percorrere distanze immense senza affaticarsi»; a questo primo vago brevetto ne seguì un altro il 23 dicembre 1869, in cui aggiunse un telaio monotrave in acciaio.
Nel maggio del 1870, nacque ufficialmente il Vélocipede à Grande Vitesse, alimentato con un motore elettrico, poi modificato con il brevetto quasi definitivo del 14 giugno 1871, che Perreaux definì «meno imbarazzante del sistema elettrico e di funzionamento più regolare.»
Nel nuovo progetto, il motore elettrico era sostituito con un motore a vapore monocilindrico, alimentato ad alcol o petrolio o olio per lampade. Perreaux posizionò il motore tra la sella e la ruota posteriore. Nell’ultimo brevetto, modificò la caldaia e il focolaio del motore. Così nacque la sua moto primitiva, che aveva una cilindrata di 303,9 centimetri cubici e raggiungeva i 35 chilometri orari.
Perreaux la produsse nel 1871-72 in cinque o sei esemplari che decise di mettere in vendita al prezzo di tremila franchi, pubblicizzandoli con l’intento di «rimpiazzare la razza cavallina, potendo percorrere distanze favolose a trentacinque chilometri orari.»
L’unico esemplare esistente è conservato al Musée de l’Île-de-France, al Castello di Sceaux, nella regione dell’Île-de-France.
Sylvester Howard Roper (1823-1896) è stato un inventore americano e un costruttore pioniere delle prime automobili e motociclette di Boston, Massachusetts.
Nel 1863, costruì una carrozza a vapore, una delle prime automobili.
La motocicletta a vapore Roper del 1867-69 potrebbe essere stata la prima motocicletta, per la quale egli fu inserito nella Motorcycle Hall of Fame nel 2002.
Tuttavia, il Vgv di Perreaux (prodotto nel 1867-71) è ufficialmente riconosciuto come la prima motocicletta della storia.
La Daimler Einspur – che talvolta è erroneamente considerata la prima motocicletta – è stata la prima motocicletta con motore a scoppio.
Sia alle macchine Michaux-Perreaux sia a quelle Roper sono stati assegnati gli anni di origine 1867, 1868 e 1869 da diverse autorità…
Entrambe le motociclette a vapore sono rifiutate – come «prima motocicletta» – da altri esperti, come ad esempio il redattore tecnico di Cycle World Kevin Cameron, il quale sostiene che una vera motocicletta «deve utilizzare un motore a combustione interna a benzina.» Costoro danno quindi credito alla Daimler Reitwagen (1885) di Wilhelm Maybach e Gottlieb Daimler.
21 September 2023
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918-2008) è stato uno scrittore, filosofo, storico e drammaturgo sovietico di nazionalità russa. Conservatore...
-
1. Il ritardo è definito come la suddivisione di un segnale in componenti separate, una delle quali è ritardata e quindi ...
-
Periodicamente, la scimmia invisibile (*1994) sente la strana necessità di redigere dei brevi elenchi delle sue caratteristiche più intime e...
-
Ho scoperto che l’aborto umano (*1994) scrive in giro che tu «scrivi a zig zag come gli psicopatici»! La cosa non mi meraviglia. In che sens...
No comments:
Post a Comment