16 April 2024

L’aumento attuale del costo dell’energia elettrica deriva quasi esclusivamente dall’aumento del prezzo del gas, che nell’ultimo anno è diventato estremamente volatile e ha raggiunto picchi di quasi venti volte maggiori rispetto a quelli a cui eravamo abituati. Questa variazione e volatilità è in gran parte riconducibile alla carenza – o al timore della carenza – che la mancanza di gas russo fa percepire ai mercati con i quali il gas è scambiato. Poiché il cinquanta percento dell’energia elettrica in Italia è prodotta dal gas, esiste una forte correlazione fra il prezzo del gas e quello dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso e, di conseguenza, con le bollette. L’aumento sulle bollette è stato particolarmente significativo per i clienti del Mercato Tutelato e per quelli che avevano sottoscritto contratti a prezzo variabile, la cui tariffa segue la variazione del Pun. Enel Energia – al contrario – è riuscita a garantire ai suoi clienti un prezzo dell’energia elettrica in bolletta pari a circa il cinquanta percento in meno rispetto al prezzo di mercato. Alla luce del fatto che l’Italia importa circa il novanta percento di gas, la soluzione al caro-bollette è l’introduzione di un cap che limiti la volatilità del prezzo del gas in tutta Europa, oltre che il progressivo affrancamento dall’utilizzo del gas mediante: i) lo sviluppo di impianti rinnovabili; ii) l’efficientamento energetico mediante elettrificazione; iii) la diversificazione delle rotte di approvvigionamento del gas.

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