L’aborto umano (*1994) continua a inventare cose circa la nostra persona, come di consueto:
1. Egli inventa che noi negheremmo sempre ciò che facciamo e ciò che scriviamo, «delle volte anche cancellando o modificando i contenuti che carichiamo», mentre in realtà noi non neghiamo proprio nulla… e l’eventuale modifica dei nostri contenuti non ha nulla a che vedere con il «negare sempre ciò che facciamo e ciò che scriviamo», come è ovvio per tutti ma non per un idiota come lui. Esempio: se noi cambio il titolo di un nostro brano – magari perché ci piace di più quello nuovo – questo non ha nulla a che vedere con l’azione chiamata «negare sempre ciò che si fa e ciò che si scrive». Oppure: se noi eliminiamo un brano – magari perché non ci piace più – questo non ha nulla a che vedere con l’azione chiamata «negare sempre ciò che si fa e ciò che si scrive».
2. Egli inventa che noi coltiveremmo «sentimenti di odio», cioè quello che fa lui, tanto da pubblicare frasi come la seguente: «Noi confidiamo nel fatto che il prossimo incidente sia fatale per il criminale, la cui infima, malata e decadente natura ha davvero qualcosa di paradossale.» Noi, invece, diciamo: «Lunga vita al paziente K.!»
3. Egli inventa che noi faremmo i dispetti agli altri e tira in ballo la sua ossessione preferita: le ormai mitologiche richieste di rimozione video del 2020-22, tutte ritirate e appartenenti a un passato lontano e circa le quali, egli mi scriveva sempre: «Hai fatto benissimo e hai tutta la mia approvazione, amico!»
4. Egli inventa che le nostre composizioni e produzioni musicali – che egli definisce «musichette», essendo un ometto – sarebbero «denigratorie», quando in realtà si tratta di pura e semplice musica, cioè quella cosa che egli non ha mai saputo fare.
5. Egli inventa che l’esistenza di canali YouTube che utilizzino soprannomi proverebbe che il suo «non è un anonimato.» Come se l’esistenza di altri anonimi potesse cambiare il fatto che egli è un anonimo, giuridicamente non pervenuto. 6. Egli inventa che «secondo noi, ogni canale dove non sia utilizzato il vero nome della persona che l’ha aperto né il suo volto, non esiste», mentre noi diciamo che esiste ma non conta un cazzo giuridicamente… e aggiungiamo: siamo certi che queste persone che egli tira in ballo non si mettono a ledere la reputazione altrui come fa lui, ergo non sono degli infami, spioni, scorretti, codardi come lui ma si limitano a portare avanti i loro innocui interessi. 7. Egli inventa che la nostra musica sarebbe «una cacofonia realizzata per dispetto», poiché egli è un essere cacofonico che fa tutto per dispetto. Da parte nostra c’è solo amore: per la musica, per la vita e persino per lui, che rappresenta una magnifica fonte di ispirazione per la musica più ironica e divertente – specie quando tenta goffamente di spacciare il suo enorme egoismo per «altruismo»! Ah! ah! ah! ah! ah! 8. Egli inventa che «riportarci e demolirci è sempre così facile: basta fare qualche screen», mentre in realtà non ha mai demolito un cazzo di niente, ha solo dimostrato di essere un bambino, un dispettoso, uno spione, un imbecille, un bugiardo eccetera. 9. Egli inventa – scimmiottando il nostro stile, come sempre – che noi «blatereremmo di reati inesistenti da parte sua»… ma il reato di diffamazione aggravata non l’abbiamo inventato noi: esso esiste, nonostante il fatto che egli «se ne sbatte delle leggi degli uomini.» 10. Egli inventa che noi lo insulteremmo, mentre in realtà noi ci limitiamo a chiamare le cose con il loro nome: che egli sia un bugiardo è un fatto (riconosciuto anche da lui); che egli sia un criminale è un fatto (i suoi «articoli di segnalazione» sono il corpo del reato); che egli sia uno spione è un fatto. Eccetera. 11. Egli inventa che noi saremmo «davvero convinti che egli sia nato nel 1994», mentre in realtà, noi non siamo convinto di nulla: ci limitiamo a dire che il nostro istinto ci suggerisce che egli sia nato quell’anno, tutto qui. Se talvolta scriviamo «(*1994)», subito dopo aver menzionato codesta buffa, inconsistente creatura anonima, è solo per ricordare la principale caratteristica dei non-uomini: quella, cioè, di essere dei mentitori. In altre parole: se egli è nato nel 1994, allora noi siamo corretti a livello storico; se invece egli non è nato nel 1994, allora noi siamo corretti a livello filosofico, poiché manteniamo vivo il ricordo di una delle infinite menzogne di codesto essere vergognoso e incompatibile con noi uomini sinceri. Ah! ah! ah! ah! ah! Lunga vita all’Achille cristiano!
3. Egli inventa che noi faremmo i dispetti agli altri e tira in ballo la sua ossessione preferita: le ormai mitologiche richieste di rimozione video del 2020-22, tutte ritirate e appartenenti a un passato lontano e circa le quali, egli mi scriveva sempre: «Hai fatto benissimo e hai tutta la mia approvazione, amico!»
4. Egli inventa che le nostre composizioni e produzioni musicali – che egli definisce «musichette», essendo un ometto – sarebbero «denigratorie», quando in realtà si tratta di pura e semplice musica, cioè quella cosa che egli non ha mai saputo fare.
5. Egli inventa che l’esistenza di canali YouTube che utilizzino soprannomi proverebbe che il suo «non è un anonimato.» Come se l’esistenza di altri anonimi potesse cambiare il fatto che egli è un anonimo, giuridicamente non pervenuto. 6. Egli inventa che «secondo noi, ogni canale dove non sia utilizzato il vero nome della persona che l’ha aperto né il suo volto, non esiste», mentre noi diciamo che esiste ma non conta un cazzo giuridicamente… e aggiungiamo: siamo certi che queste persone che egli tira in ballo non si mettono a ledere la reputazione altrui come fa lui, ergo non sono degli infami, spioni, scorretti, codardi come lui ma si limitano a portare avanti i loro innocui interessi. 7. Egli inventa che la nostra musica sarebbe «una cacofonia realizzata per dispetto», poiché egli è un essere cacofonico che fa tutto per dispetto. Da parte nostra c’è solo amore: per la musica, per la vita e persino per lui, che rappresenta una magnifica fonte di ispirazione per la musica più ironica e divertente – specie quando tenta goffamente di spacciare il suo enorme egoismo per «altruismo»! Ah! ah! ah! ah! ah! 8. Egli inventa che «riportarci e demolirci è sempre così facile: basta fare qualche screen», mentre in realtà non ha mai demolito un cazzo di niente, ha solo dimostrato di essere un bambino, un dispettoso, uno spione, un imbecille, un bugiardo eccetera. 9. Egli inventa – scimmiottando il nostro stile, come sempre – che noi «blatereremmo di reati inesistenti da parte sua»… ma il reato di diffamazione aggravata non l’abbiamo inventato noi: esso esiste, nonostante il fatto che egli «se ne sbatte delle leggi degli uomini.» 10. Egli inventa che noi lo insulteremmo, mentre in realtà noi ci limitiamo a chiamare le cose con il loro nome: che egli sia un bugiardo è un fatto (riconosciuto anche da lui); che egli sia un criminale è un fatto (i suoi «articoli di segnalazione» sono il corpo del reato); che egli sia uno spione è un fatto. Eccetera. 11. Egli inventa che noi saremmo «davvero convinti che egli sia nato nel 1994», mentre in realtà, noi non siamo convinto di nulla: ci limitiamo a dire che il nostro istinto ci suggerisce che egli sia nato quell’anno, tutto qui. Se talvolta scriviamo «(*1994)», subito dopo aver menzionato codesta buffa, inconsistente creatura anonima, è solo per ricordare la principale caratteristica dei non-uomini: quella, cioè, di essere dei mentitori. In altre parole: se egli è nato nel 1994, allora noi siamo corretti a livello storico; se invece egli non è nato nel 1994, allora noi siamo corretti a livello filosofico, poiché manteniamo vivo il ricordo di una delle infinite menzogne di codesto essere vergognoso e incompatibile con noi uomini sinceri. Ah! ah! ah! ah! ah! Lunga vita all’Achille cristiano!
L’autore anonimo di «brani» come Zimbello Di Porenzo (2022), Nazistello Di Porenzo (2023), Zitello Di Gonzo (2022), Pagliaccio Da Riporto (2022), Il Pronipote di Giuseppe Verdi (2022), Marciolla Fashion in Motion (2022), L’Autobiografo Infante (2022), 30 August, 1968 (2022), Frie-dick Nietshit (2022) e Marcellina, Come Ti Senti? (2022), denuncia (con grande indignazione!) il fatto che noi abbiamo utilizzato – durante la nostra vita – titoli a suo parere «denigratori», per le nostre composizioni musicali… e denuncia anche il fatto che talvolta noi abbiamo osato modificare o cambiare quegli stessi titoli…
Sembra una barzelletta ma è tutto vero!
Ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! - ah! ah!
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