È assolutamente irrilevante, il fatto che un determinato brano sia stato composto alla chitarra o al pianoforte o sul pentagramma o sul rullo di pianoforte o alla tastiera alfanumerica o al controllore Midi da tastiera o a mente eccetera: se il compositore è valido, non ha alcun bisogno di distinguere tra «il suo strumento» e «lo strumento non suo», poiché Qui Si Sta Parlando Di Composizione, Non Di Esecuzione. Se io scrivo un pezzo per orchestra d’archi, ho forse bisogno di essere un violinista e un violista e un violoncellista e un contrabbassista? Certo che no. Se io scrivo un pezzo per flauto, oboe, clarinetto e fagotto, ho forse bisogno di essere un flautista e un oboista e un clarinettista e un fagottista? Certo che no. Vantarsi di aver «composto» un «brano» utilizzando uno strumento che non sia il proprio strumento è semplicemente demenziale, poiché la composizione non ha nulla a che vedere con la capacità di suonare un determinato strumento ma con la costruzione di un brano musicale. Ciò che ho scritto è ovvio, lo so ma mi andava di ribadirlo…
06 September 2024
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