05 September 2024

Nel frattempo, l’incapace che parla sempre di musica (*1994) continua con le sue disperate invenzioni circa la nostra persona:
1. Egli inventa che noi avremmo rubato dei suoi «brani», poiché non ha ancora imparato la differenza tra la parola brano e la parola frammento, esattamente come non ha ancora imparato la differenza tra la parola musica e la parola deretano. (Quest’ultima lacuna lo porta a pensare che, se uno vende la propria musica, starebbe «vendendo il proprio deretano»…) 
2. Egli inventa che noi saremmo squilibrati e problematici, mentre in realtà noi siamo equilibrati e felici. 
3. Egli inventa che noi avremmo «speso la nostra vita pubblicando un ammasso di spazzatura, senza il minimo riconoscimento», mentre in realtà noi stiamo semplicemente vivendo la nostra vita, facendo quello che ci piace fare… e per quanto riguarda il «riconoscimento», non sappiamo nemmeno che cosa significhi codesta parola. Ricordiamo che quando uscì l’albo con i White Tornado (nel 1997), diverse riviste importanti scrissero che si trattava del miglior prodotto dell’anno, così come ricordiamo che nel 2010, uscirono diverse recensioni eccellenti di un nostro albo improvvisato in duo con Cusa e ricordiamo tante altre cose del genere ma non ce n’è mai fregato nulla, poiché il nostro fare musica non è mai stato finalizzato ad alcuno scopo e ad alcun «riconoscimento». Il fatto, poi, che questa buffa creatura anonima definisca «ammasso di spazzatura» la stessa cosa che fino al 13 agosto 2021 definiva «musica stupenda», si commenta da sé…
4. Egli inventa che noi saremmo «falliti», come se noi avessimo avuto «uno scopo che non siamo riusciti a raggiungere» ma poiché egli non conosce né la nostra vita né i nostri scopi, la sua affermazione risulta a dir poco demenziale – oltre che falsa, scorretta e arbitraria, come nel suo solito stile volgarissimo. Di fatto, noi non abbiamo alcuno scopo, né in musica né in altri campi: ci interessa semplicemente vivere e la nostra musica è solo un abbellimento (spontaneo, naturale e istintivo) della nostra vita felice. Tutto qui. La pubblichiamo semplicemente perché sarebbe stupido tenerla nascosta (come fa l’aborto umano in questione) e se arrivano soldi (perfettamente meritati e onesti) li prendiamo, poiché non siamo così malati di mente da pensare che vendere la propria musica significhi «vendere il proprio deretano», come invece sembra credere l’errore genetico (*1994).
5. Egli inventa che noi «negheremmo» il fatto che la nostra musica sia in vendita, mentre noi non neghiamo un bel niente. Vendere la propria musica è parte integrante del processo che include la produzione e la pubblicazione, specie nel mondo moderno, laddove ogni stream produce denaro.
6. Egli – sulla base di tutte le menzogne già elencate – inventa che noi «mentiremmo a noi stessi», cioè esattamente quello che fa lui, ad esempio quando blatera di «prove» (inesistenti) dell’esistenza di «Dio», laddove noi uomini sinceri non facciamo mai affermazioni del genere e non crediamo in nulla e riconosciamo che nessuno sa un cazzo, in questo mondo.
Nulla di nuovo sotto questo cielo: noi uomini sinceri rimaniamo tali, mentre il distruttore di costole (*1994) rimane insincero – come i suoi padri. 
Noi, comunque, lo ringraziamo sempre, poiché le risate
devono continuare!

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