24 September 2024

Quanto ti interessa, che la tua musica «abbia successo» o «venda»?
Da zero a nove, zero.
Tuttavia, essa è in vendita.
Certamente. Il fatto stesso di pubblicarla e distribuirla, implica inevitabilmente la possibilità che essa possa essere ascoltata e, quindi, generare denaro.
Qual è il motivo per cui sei entrato (in passato) in diversi studi di registrazione?
Il desiderio di ascoltare la mia musica ben prodotta. Oggi, lo faccio in casa e tramite la programmazione, in passato, lo facevo registrando (sia in studio sia in casa) ma fondamentalmente non è cambiato nulla.
Questo implica l’intenzione di venderla?
No. Questo implica l’intenzione di produrla, altrimenti essa non esisterebbe! Naturalmente, una volta che essa esiste, può – e deve – diventare pubblica (tenerla nascosta sarebbe demenziale) e come tale può generare denaro (ad esempio, tramite lo streaming o lo scaricamento).
Secondo te, il ritardato anonimo (*1994) che cosa intende, quando scrive che la tua musica farebbe «pietà»?
Non saprei. È ovvio che parla di sé e della sua «musica»… e comunque, io non mi intendo di malattie mentali, quindi non ho le competenze per parlare di codesti argomenti delicati. Secondo te, che cosa significa «avere successo»? Non ci ho mai pensato, poiché la parola successo non mi è mai interessata. Il vocabolario recita, «Esito favorevole, buona riuscita». In questo senso, il mio «successo» è assoluto, poiché ciò che ho fatto – e che faccio – mi soddisfa pienamente… ma mi rendo conto che esistono persone così limitate da associare la parola successo al diventare «ricchi e famosi», cosa che a me non interessa in alcun modo e che anzi, ho sempre evitato come la pesteChe cosa ne pensi, della parola riconoscimento? Si tratta di un’altra parola che non mi dice nulla. Ciò che faccio può piacere ad alcuni e può dispiacere ad altri ma tutto questo non ha la minima importanza, poiché l’unico «riconoscimento» che cerco è il mio. Cioè, se io sono soddisfatto di quello che faccio, non mi occorre altro. Di fatto, la mia musica è rivolta principalmente a me stesso e secondariamente a chiunque possa decidere di ascoltarla. Che cos’è la musica, per te? Un abbellimento occasionale della mia vita. Qual è lo scopo della tua vita? La vita stessa! Cioè? Il piacere. Sei felice? Sì. Tu fai solo ciò che vuoi? No: io voglio tutto quello che faccio. Come vedi il mondo? Come il mio più grande amico. Ti piacciono i Beatles? Sì. Ti piace la voce di McCartney? Sì. Che tipo di armonie utilizzi, in Bengasi? Si tratta di accordi di sei note. Quali note? Le seguenti: do-sol-la bem.-mi bem.-mi-si. Interessante. Forse. Che ore sono? Le tre e cinquantanove. Come sta la Di Lorenzo Special? Al di là del bene e del male. Grazie. Di nulla.

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