14 May 2023

1. I suoni dei compositori di colonne sonore supportano le immagini e non viceversa.
2. I compositori di colonne sonore sono pistole a noleggio.
3. Ascoltare una colonna sonora senza visionare la pellicola da cui essa deriva è una cattiva ecologia.
4. La musica da pellicola tende a essere derivata e immobile ed è per sua natura secondaria.
5. La migliore delle colonne sonore sarà sempre
inferiore a una qualsiasi sinfonia di Beethoven o Haydn o alla musica orchestrale di Zappa o a qualsiasi altra musica che non sia stata concepita come commento a qualcos’altro ma in modo autonomo e realmente creativo.
6. Le persone
secondarie e dipendenti sono attratte dalla musica secondaria e dipendente; le persone primarie e libere sono attratte dalla musica primaria e libera.
7. Ognuno tira acqua al proprio mulino, ecco perché le persone
secondarie e dipendenti definiscono «grande e geniale» ciò che è piccolo e mediocre e viceversa. Un esempio a caso potrebbe essere quello dello scemo del villaggio (*1994), il quale definisce «idolo decadente», un genio inarrivabile come Frank Zappa (1940-1993) e «il più grande compositore vivente», uno squallido mercenario come Hans Zimmer (*1957). 
8. La
stupidità rimane l’elemento più diffuso in assoluto ma quando è associata alla presunzione – come nell’esempio riportato al punto sette – rappresenta il peggio del peggio.
9. In casi particolarmente gravi di
demenza, il paziente arriva addirittura ad affermare che «essere compositori significa fare musica per i film o per i videogiochi», quando in realtà, lavorare in quel modo rappresenta soltanto una delle tante possibilità: la meno creativa, la meno nobile, la meno libera… generalmente, rifiutata a priori dai compositori più validi.  

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