Gli uomini hanno un rispetto istintivo per chi è venuto al mondo prima di loro, già solo per il fatto che ha vissuto più di loro e quindi ha visto più di loro e ha sperimentato più di loro.
Gli ominicchi, invece, non solo non hanno questo rispetto istintivo – tipico dei veri uomini – ma in casi particolarmente gravi, credono pure di poter screditare qualcuno utilizzando come «argomento»… proprio ciò che rende quel qualcuno migliore: la sua maggiore età, la sua maggiore esperienza, la sua maggiore saggezza…
E così, può capitare di vedere uno stronzetto nato ieri – ancora puzzolente di latte materno e perennemente nascosto dietro l’anonimato – che tenta maldestramente di screditare qualcuno, utilizzando locuzioni o aggettivi come «cinquant’anni suonati» o «rugoso» o «stempiato» eccetera, come se il fatto di raggiungere cinquant’anni o sessanta o settanta eccetera non dovesse toccare anche a quello stronzetto (salvo morte prematura) e non dovesse portarlo – si spera – a un livello un po’ meno indecoroso di quello attuale.
Si chiama percezione alla rovescia.
Gli ominicchi sono fatti così: essi vedono pregi laddove ci sono difetti e difetti laddove ci sono pregi; essi sono perennemente disonesti (principalmente con sé stessi); essi sono pronti a tradire sé stessi, pur di non mettere mai in discussione i loro tragicomici dogmi (causa principale della loro impotenza).
Ogni riferimento al cristiano immaginario (*1994) è puramente casuale.
Stiamo pensando al nostro singolo Enoch (2023). Come per qualsiasi altro missaggio, ci sono cose che potremmo separare e potenzialmente migliorare. Tante volte, la gente aspetta che una cosa sia «perfetta», prima di pubblicarla. Noi evitiamo questa trappola.
Il nostro missaggio è abbastanza buono.
Il fatto che noi abbiamo pubblicato questo brano anche senza avere l’esperienza che vorremmo (come tecnici del suono), farà crescere le nostre abilità più velocemente di come accadrebbe se noi aspettassimo ancora, per perfezionarlo.
È così, che miglioriamo: finendo i missaggi. Non perfezionandoli ma mettendo su di essi un timbro di approvazione e mandandoli nel mondo, così come sono.
Nel completare un progetto, c’è qualcosa che ci consente di imparare da esso e di crescere più velocemente, rispetto a come faremmo lasciandolo indugiare ancora e ancora in uno stato di incompiutezza.
Approccio minimalista: ascoltiamo ogni traccia in solo e poi ci assicuriamo di poterla ascoltare con il resto del missaggio. Fine.
Se abbiamo una traccia che suona benissimo da sola ma non riusciamo a sentirla nel missaggio, dobbiamo alzarla. Se alzarla non aiuta, allora potremmo aver bisogno di un semplice equalizzatore. Se otteniamo il giusto bilanciamento del volume per ogni traccia, allora il resto non importa.
12 May 2023
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