Uno degli aspetti più divertenti dell’aborto umano (*1994) è il seguente: egli continua (invano) a segnalare il nostro blog, il nostro canale YouTube, i nostri profili… qualsiasi cosa che ci riguardi, perché nella sua sconfinata imbecillità e ignoranza, è convinto che noi «lo stiamo insultando», che noi «lo stiamo perseguitando», che noi «staremmo compiendo violazioni reiterate contro di esso» eccetera ma la realtà è che noi non l’abbiamo mai defecato in alcun modo e ci facciamo i fatti nostri e portiamo avanti la nostra musica.
Nella sua fantasia malata, egli ha deciso che noi «abbiamo aperto un blog dove rosichiamo e lo offendiamo quasi di continuo», mentre in realtà, noi ci limitiamo a scrivere i nostri pensieri sulla musica e sulla vita e sulle persone eccetera, senza nominare nessuno.
Egli utilizza frasi assurde quali, «la sua collezione di ben 10 versioni di una musichetta imbarazzante con il nome del mio canale inserito nel titolo», per descrivere in modo arbitrario e inesatto una parte dei nostri legittimi video, contenenti la nostra legittima musica e i nostri legittimi brani, con i loro legittimi titoli.
Nessuno ha mai spiegato a questo ritardato che non esiste alcuna legge che vieti di usare un qualsiasi titolo per i propri brani musicali e che quindi non esiste alcuna violazione da parte nostra – a differenza sua, che pubblica screenshot di commenti altrui senza occultare i nomi e cognomi degli autori e per di più, associando quei nomi e cognomi a diversi, gravi insulti. Evidentemente, il cristiano immaginario di ’sta minchia non ha mai sentito parlare di violazione della riservatezza, di diritto all’oblio, di diffamazione aggravata eccetera.
Nessuno ha mai spiegato a questo ritardato che non esiste alcuna legge che vieti di usare un qualsiasi titolo per i propri brani musicali e che quindi non esiste alcuna violazione da parte nostra – a differenza sua, che pubblica screenshot di commenti altrui senza occultare i nomi e cognomi degli autori e per di più, associando quei nomi e cognomi a diversi, gravi insulti. Evidentemente, il cristiano immaginario di ’sta minchia non ha mai sentito parlare di violazione della riservatezza, di diritto all’oblio, di diffamazione aggravata eccetera.
Una volta (nell’ottobre del 2022), questo piccolo verme è riuscito – non si sa come – a fare chiudere il nostro profilo SoundCloud, blaterando di «violazioni» (inesistenti!) e ovviamente, dopo un paio di giorni, SoundCloud ha riaperto il nostro profilo e si è pure scusato con noi per il suo errore, citando l’importanza della libertà di pensiero e della libertà di espressione: concetti incomprensibili per un povero fanatico e intollerante e liberticida come l’esperimento genetico in questione, il quale vorrebbe fare sparire tutto quello che non è di suo gradimento, un po’ come facevano i nazisti con i roghi dei libri (un’usanza presa in prestito dalla Chiesa cristiana).
Il bello è che egli continua a blaterare di «nostri profili musicali già segnalati a suo tempo», senza rendersi conto che non c’è proprio nulla da segnalare, tranne il suo cervello malato.
Egli, nella sua infinità imbecillità, è convinto che la nostra tranquilla e gioiosa attività creativa sia «contro di lui», infatti, utilizza frasi come, «Nessuno gli aveva fatto nulla.» Non riesce a capire che noi ce ne sbattiamo altamente di lui e che ci limitiamo a portare avanti la nostra musica.
Un caso di mania di persecuzione senza precedenti.
Un caso di mania di persecuzione senza precedenti.
Egli scrive che «ci consiglierebbe un bravo psichiatra, perché la cosa non è normale alla nostra età.» Non si rende conto che il vero malato è soltanto lui, basti pensare che scrive in giro di essere «il cavaliere di Dio», l’«Achille cristiano», il «cristiano vendicatore» eccetera e che blatera della «verità del piano circolare immobile protetto da una cupola e voluto da Dio.»
Stendiamo un velo pietoso.
Prima del 1958, i dischi erano registrati, missati e distribuiti in mono. Le radio popolari e i giradischi erano costruiti con un altoparlante principale, adatto al mono. Tenendo presente questo fatto, i tecnici del suono non tenevano in considerazione la panoramica e il posizionamento stereo, quando prendevano le loro decisioni riguardanti i missaggi.
Non tutti suoneranno il nostro missaggio in stereo. Non si sa mai che tipo di altoparlanti ci sono in giro, quindi, nel peggiore dei casi, il nostro missaggio stereo suonerà attraverso uno schifoso altoparlante mono. Se suonerà bene, è probabile che suonerà ancora meglio riprodotto in stereo.
Quando ascoltiamo le tracce – che escono dalla Daw basata su computer – tramite cuffie o altoparlanti, stiamo ascoltando da un’uscita stereo. Ciò ci consente di eseguire la panoramica delle tracce a sinistra e a destra, offrendoci una buona diffusione della musica. Su alcune interfacce audio e programmi dipendenti, troveremo un pulsante mono che prende le uscite stereo e le somma in un canale. Lo utilizziamo tutte le volte che vogliamo controllare le tracce in mono.
Quando ascoltiamo le tracce – che escono dalla Daw basata su computer – tramite cuffie o altoparlanti, stiamo ascoltando da un’uscita stereo. Ciò ci consente di eseguire la panoramica delle tracce a sinistra e a destra, offrendoci una buona diffusione della musica. Su alcune interfacce audio e programmi dipendenti, troveremo un pulsante mono che prende le uscite stereo e le somma in un canale. Lo utilizziamo tutte le volte che vogliamo controllare le tracce in mono.
Quando missiamo in mono, tendiamo a concentrarci maggiormente sul bilanciamento del volume delle tracce. Non ci è concesso il lusso di posizionare le parti nel campo stereo, per separarle. Invece, sentiamo arrivare tutto nel mezzo. Questo ci costringe ad analizzare quanto siano alte o basse alcune tracce. Riusciamo ancora a sentire la voce, quando le chitarre sono sommate in mono? Il rullante è troppo rumoroso, quando non c’è nulla a sinistra o a destra che possa distrarci?
Lo stesso vale per le decisioni concernenti l’equalizzazione. Quando togliamo la separazione stereo, le tracce diventano ovattate e difficili da distinguere? Forse l’equalizzazione non è giusta. Il semplice controllo del bilanciamento in mono aiuta enormemente i missaggi.
L’altra cosa grandiosa del controllare i missaggi in mono è che possiamo rivalutare il mantenimento della fase. La traccia del pianoforte potrebbe suonare bene quando il missaggio è in stereo ma potrebbe scomparire nel mono. Per la coerenza di fase, è estremamente importante controllare in mono le registrazioni stereo.
All’inizio del Xx secolo, si produceva musica fantastica grazie a dei grandi tecnici del suono che facevano molto con poco.
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