27 August 2023

Che cosa ne pensi dell’idea di «comandare, sconfiggere e ignorare i propri bisogni»?
Innanzitutto bisognerebbe capire che cosa si intende per «bisogni». Io parto dal presupposto che non ho bisogno di niente.
Giusto. Mettiamola così, allora: che cosa ne pensi dell’idea di «comandare, sconfiggere e ignorare i propri desideri e/o inclinazioni»?
Si chiama masochismo ed è tipico di chi odia la vita e sé stesso.
Che cosa ne pensi dell’idea di «guidare la propria esistenza»?
Una frase senza senso, poiché finché si è vivi l’esistenza è un fatto, non c’è nulla da guidare.
Che cosa ne pensi di una persona che preferirebbe morire piuttosto che mangiare la carne?
Evidentemente il corpo di quella persona non gradisce la carne e quindi detta al cervello di quella persona la frase – un po’ ridicola – «preferirei morire piuttosto che mangiare la carne». Una banale questione di gusti e di preferenze di quel corpo. 
Che cosa ne pensi di chi si vanta di essere pronto a morire pur di non tornare nelle proprie decisioni?
Un banale caso di rigidità e ottusità. C’è poco da vantarsi.
Che cosa ne pensi di chi afferma di «piegare il proprio corpo al suo volere»?
Masochismo allo stato puro: noi siamo il nostro corpo, quindi piegare il proprio corpo significa piegare sé stessi. Ancora una volta: autodistruzione, decadenza, malattia, masochismo.
Come consideri il pensiero, la ragione, la morale, la virtù e l’emozione?
Banali strumenti del capriccio del corpo, di cui non sappiamo nulla e che rappresenta il vero e unico padrone della baracca. A proposito, alcuni studi hanno dimostrato che lo stomaco è come un «secondo cervello» ma al momento non ricordo i dettagli.
Che cos’è la «Parola»?
Spazzatura.
Che cos’è la materialità?
Tutto! Non esiste null’altro che materia, ovunque. Persino il più sottile dei pensieri non è altro che materia e può essere anche misurato, così come ogni altra cosa esistente.
Che cos’è l’ateo?
Un uomo sano e normale, libero dalla malattia mentale chiamata «religione».
Che cosa ne pensi dell’idea secondo cui l’ateo «avrebbe paura di un possibile creatore al quale rendere conto delle proprie azioni»?
Ah! ah! ah! ah! ah! Nessun uomo sano potrebbe avere una simile paura infantile. Mi viene in mente il grande Zappa, il quale diceva che prendere sul serio l’idea del Tizio sulle Nubi che ti Giudica significa «usare la parte scimmiesca del cervello»! Ah! ah! ah! 
Che cosa ne pensi dell’idea secondo cui l’ateismo sarebbe «pura ribellione e tradimento nei confronti della vita e di quel Tizio che l’ha creata»?
Ah! ah! ah! ah! ah! Rileggi l’opinione zappiana appena riportata!

Affermare che l’esistenza sarebbe «il frutto della logica e di un progetto intelligente» significa
mentire a tutti i costi e ostinarsi e non vedere quello che si vede e cioè che l’esistenza è un mistero oscuro di cui non si sa praticamente nulla.
L’ateismo è la cosa più normale e più sana e più onesta che esista, poiché si accorda perfettamente al fatto che
nessuno ha la minima idea di che cosa siano la vita, l’esistenza, il mondo eccetera e quindi preferisce (saggiamente) il nulla alle patetiche menzogne dei tragicomici «cristiani», cioè i mentitori per eccellenza.
Ogni riferimento alla
fighetta dalle spalle d’acciaio è puramente casuale. 

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