26 August 2023

Secondo te, perché il menomato mentale (*1994) fa tutte quelle affermazioni false circa la tua persona?
Non ne ho la più pallida idea. Posso ipotizzare che, essendo un soggetto che «vive» perennemente immerso nella menzogna, non se ne renda conto, non so… 
Egli ha mai scritto qualcosa di vero, in relazione a te?
Non so, dovrei pensarci. Al momento non mi viene in mente nulla… Ah, sì: una cosa vera l’ha scritta e cioè che io gli ho inviato alcuni reclami (più che altro, nel 2021) ma al contempo, pur avendo scritto quest’unica cosa vera ha aggiunto – come di consueto – una marea di cose false. È più forte di lui. Mentire è nella sua natura.
Certo, è una cosa curiosa…
Gli uomini non sono uguali, inutile meravigliarsi. Non tutti possono avere la coerenza e la forza e la nobiltà per essere veri. Se aggiungi che egli è anche stupido, illogico e presuntuoso (una combinazione micidiale!), diventa chiaro che si tratta di un soggetto senza speranza.
Qualche altro esempio delle sue squallide menzogne?
Gli esempi sono infiniti. Basta dare un’occhiata ai suoi «scritti», laddove tutto è menzogna. La cosa che mi lascia più perplesso sono i «ragionamenti» in cui non vi è alcuna logica…
Per esempio?
Da qualche parte, ha scritto che siccome io sono stato molte volte in studio di registrazione, nella mia vita, questo proverebbe che io «volevo diventare famoso» e che quindi… io avrei fallito!
Ah! ah! ah! ah! ah! 
In sostanza, egli mi ha attribuito pensieri non miei, intenzioni non mie, desideri non miei e, quindi, fallimenti non miei. Probabilmente, non sa nemmeno che cosa sia uno studio di registrazione né a che cosa serva e comunque ha «pensato al posto mio», il che è già un’aberrazione. Cose come questa rappresentano l’apoteosi della scorrettezza
Qual è la verità, invece?
Nulla di speciale! Produrre la propria musica è la cosa più naturale per un musicista che abbia composto dei brani e che voglia ascoltarli e farli ascoltare, quindi il musicista registra e/o programma! Vent’anni fa, non c’erano le possibilità di oggi e quindi se volevi produrre dei brani dovevi noleggiare uno studio oppure contattare un tecnico del suono che sarebbe venuto a casa tua. Se io – a suo tempo – non fossi entrato in uno studio di registrazione o non avessi contattato un tecnico del suono per registrare a casa mia, oggi non esisterebbero i miei albi Nautilus (2003), Haus (2002), Sein (2004) eccetera, così come non esisterebbe l’albo Improvised Music For Piano (2008), i dischi improvvisati realizzati con i Gdl eccetera. Oggi, ho la possibilità di fare tutto da solo, standomene comodamente a casa mia. Ordinaria amministrazione. In tutto ciò, non c’è mai stata – e mai ci sarà – nemmeno l’ombra di pensieri come, «Devo diventare famoso e/o ricco.» Non me n’è mai fregato un cazzo: né di fare soldi né di «sfondare». Anzi, ricordo che ero particolarmente fedele all’idea frippiana secondo cui «è meglio non diventare musicisti professionisti, per non essere costretti a fare scelte commerciali.» Infatti, lavoravo (ho fatto decine di lavori) e consideravo la musica come un hobby e non come un lavoro – esattamente come ora. 
Eppure il ciclista down ha deciso che tu «trovi scuse per non riconoscere il tuo fallimento»! 
Già… chissà se si renderà mai conto che ha descritto unicamente sé stesso… 
A te che effetto fa, constatare che esiste un essere che scrive costantemente cose inventate circa la tua persona?
Lo trovo interessante. Da un lato, egli rappresenta una sorta di maestro al negativo, nel senso che mi fornisce un esempio «vivente» di ciò che un uomo non dovrebbe essere mai, nemmeno per un minuto e dall’altro mi fa vomitare.
Secondo te, la sua «qualità» principale è la disonestà o l’incoerenza?
Probabilmente le due cose si alimentano a vicenda: egli si contraddice (essendo stupido) ma si rifiuta di ammetterlo (essendo disonesto) e quindi mente, pur di cadere in piedi e avere sempre ragione. Il risultato è terribilmente infantile e nauseante. Anche per questo, ho deciso (nell’agosto del 2021) che ne avevo abbastanza di ’sto scemo e ho fatto in modo che si allontanasse. Il bello è che egli è ancora convinto che «sia stato lui a mollare me» e addirittura che io «ci sia rimasto male per essere stato mollato» (ennesimo esempio della sua tendenza a fare affermazioni arbitrarie circa gli altri).
Ah! ah! ah! ah! ah!  Secondo te, quando morirà?
Che importa? Soggetti simili sono già morti, dentro. Frasi come, «Non vedo l’ora di lasciare questo mondo sbagliato» oppure, «Io sputo sulla vita» lo provano in modo inequivocabile.
Giusto: dimenticavo che egli è un «cristiano».
Appunto. 
Il curioso fenomeno per cui i morbosi danno del morboso agli equilibrati è certamente affascinante, esattamente come il paradosso per cui i recensori si rifiutano di considerarsi recensori, mentre continuano ossessivamente a recensire musica (senza capirci nulla) e tirano in ballo il debolissimo argomento del «Non lo faccio come lavoro, quindi non sono un recensore.» Alcuni soggetti sono così disperatamente stupidi da pensare seriamente che ogni attività umana sia vera o valida «solo se è fatta per lavoro», il che tradisce – oltre alla già evidenziata stupidità – un ossessivo interesse per i soldi. In certi casi, si aggiunge l’aggravante di un dichiarato – ma falso – disprezzo per i soldi (in realtà amatissimi), giusto per completare lo sconsolante quadro di una mente in sfacelo e in perenne contraddizione. Ogni riferimento all’Uomo Cancro è puramente casuale. Che cos’è l’essere dell’uomo? La complessità del corpo.
E questa complessità che cos’è?
È il risultato delle dinamiche fisiologiche. 
Che cosa fa il corpo?
Detta il pensare, il sentire, il volere, il buonumore, il malumore, l’agio, il disagio, il piacere, il dolore, l’ansia, l’angoscia, la paura, il coraggio e le infinite sfaccettature di cui queste condizioni sono portatrici.
E codeste sfaccettature da che cosa dipendono?
Dall’arbitrario gioco dei possibili impasti della materia di cui l’uomo è fatto.
Il buonumore e il malumore da dove provengono?
Dallo stesso terreno.
E da che cosa dipendono?
Dal felice o dall’infelice coordinamento delle energie e dei sistemi fisiologici.

E questo coordinamento che scansioni ha?
Soggettive.
Cioè?
Un’eterna riproposta dell’energia pulsionale che muta intensità in rapporto alle infinite metamorfosi possibili.
E queste metamorfosi da che cosa sono dettate?
Dalle infinite combinazioni biologiche e dalle infinite combinazioni neurali.
Che differenza c’è tra la biologia della mente, del pancreas, della milza e del fegato?
Nessuna.
Che differenza c’è tra la fisiologia della mente, del pancreas, della milza e del fegato?
Nessuna. 
Esiste un organo elitario nell’apparato fisiologico?
No: tutti gli organi interagiscono all’impianto uomo.
Che cos’è la parola? 
Il riflesso in suoni di uno stimolo nervoso.
Dalla parola alle parole – che creano il sapere – che cosa cambia?
Può cambiare l’intensità dello stimolo nervoso ma non la combinazione che ne detta l’insorgenza.
In tutto ciò che l’uomo fa che cosa c’è di impersonale?
Nulla.
Il personale degli stati fisiologici dell’uomo ha una natura specifica?
No.
E che cosa fa?
Affiora alla luce assieme allo stesso affiorare degli istinti dell’uomo, dei suoi tiranni interni.
Sono questi ultimi a governarlo?
Sì, anche quando producono «conoscenze elevate».
Insomma, l’uomo è governato dai suoi istinti.
Esatto.

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