28 August 2023

Oggi è il compleanno di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), il quale era un Vergine della prima decade, esattamente come noi.

1. Goethe è c
onsiderato dalla scrittrice George Eliot come «uno dei più grandi letterati tedeschi e l’ultimo uomo universale a camminare sulla Terra».
2. Goethe
 è reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo
 
3. Goethe ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo
, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling e – successivamente – Nietzsche.
4. Goethe era lo scrittore preferito di Beethoven.

Già da giovane, Goethe dichiara che non si reca in chiesa e alla comunione, perché
 «non è abbastanza bugiardo per queste cose.» Anche se in seguito si mostrò più disponibile verso la riforma, tuttavia il protestantesimo, ancora nel 1817, è per lui «un’intricata sciocchezza che ci infastidisce ogni giorno.» 
Era per lui assolutamente inaccettabile, addirittura ripugnante, il nucleo centrale della fede della Chiesa, la cristologia, la «dottrina del peccato originale e della redenzione» e la fede nella divinità di Gesù – meri dogmi mai sostenuti da Gesù stesso. 
Nel Westöstlicher Divan, Goethe definisce il portare la croce come ornamento una «stupidaggine assolutamente moderna» ed esclama:

A me tu vuoi far passar per dio
una tal pietosa immagine di legno!

Nel 1824, riguardo alla crocifissione, dichiara: «I preti hanno saputo trarre un grande vantaggio dall’avvenimento più pietoso di tutti.» Sul simbolo della redenzione cristiana, la croce, un anno prima di morire scrive:

Il doloroso legno della croce, la cosa più sgradevole sotto il Sole, nessuna persona ragionevole doveva darsi da fare per dissotterrarlo e trapiantarlo. Era un lavoro per una madre bigotta d’imperatore; dovremmo vergognarci di reggere il suo strascico
.

Ancora pochi giorni prima della morte, in un colloquio con Eckermann, Goethe trovava «molta stupidità nelle norme della Chiesa», dicendo che essa nulla temeva di più dell’istruzione illuminata della massa inferiore«Essa vuole dominare e a questo scopo deve avere una massa ottusa, che si piega ed è disposta a farsi dominare.»
Non c’è nulla che abbia a che fare con un «cristianesimo nascosto» di Goethe o con un accostamento al cristianesimo «negli anni della maturità».
Il teologo Peter Meinhold ha ampiamente mostrato che i giudizi di Goethe sulla storia della Chiesa nella sostanza sono sempre rimasti gli stessi e concludono per una totale condanna dell’intera storia del cristianesimo. Goethe stesso ce ne dà una formulazione inequivocabile:

Non crediate che vaneggi o inventi;
andateci e trovatemi altra forma!
Non è tutta la storia della Chiesa
che un miscuglio d’errore e di violenza.

Goethe stesso soleva dire di sé che era «un pagano»«un vecchio pagano»«un vero e autentico pagano», un «deciso non-cristiano», un uomo che «si attiene più saldamente che mai alla venerazione degli dèi degli atei», che leggeva Omero «come un breviario» e che venerava in generale le opere dei poeti greci pagani «come libri canonici per eccellenza» e non vedeva nella
Bibbia niente di interessante.
Una volta, a proposito del figlio August – che al pari del padre non si recava in chiesa – osserva con soddisfazione paterna: «Pare che un deciso paganesimo sia ereditario.»

A quanto pare… uomini e «cristiani» non vanno molto d’accordo, mentre
ominicchi e «cristiani» sono fatti gli uni per gli altri. 
Buon compleanno, Johann… e grazie per aver contribuito a rendere la Terra un posto migliore.

Tim Buckley (1947-1975) non comunica solo con le parole ma tocca l’«anima» con una «profondità umana» e una tale emozione da avvolgere
un certo tipo di spettatore (quello più emotivo e femmineo) in una «intimità ipnotica».
In questo sta l’abbandono di Buckley, che i più realisti hanno attribuito alla sua
dipendenza dall’eroina. Quest’ultima è un fattore importante della sua esistenza, poiché ritorna nel suo momento più debole. Nel 1970, infatti, Starsailor è accolto in maniera controversa dalla critica e si dimostra un fiasco commerciale.
Un brutto colpo per Buckley, che si prende due anni di pausa. 
Tuttavia i prodotti successivi sono altrettanto poveri di apprezzamento. Lentamente la «stella» di Buckley si spegne nell’aura simbolica di un «genio incompreso». Così, nella notte tra il 28 e il 29 giugno del 1975 il cantante riprende in mano l’eroina, con una dose fatale per un soggetto pulito da diverso tempo.
Fu trovato nella sua casa di Santa Monica, proprio come accadde al ben più geniale Keith Emerson (1944-2016) quarantun anni dopo.

Lo West Coast Choppers è un marchio che ha iniziato a vendere magliette e adesivi serigrafati con il logo della croce di Malta dell’azienda mentre il fondatore Jesse James stava finendo il liceo… Anche dopo che l’azienda iniziò a costruire elicotteri personalizzati, il sessanta percento dei ricavi proveniva ancora dalla vendita di prodotti di
marketing con il marchio Wcc.
Le vendite annuali di circa 12-15 motociclette al prezzo di circa 150.000 dollari ciascuna hanno comportato una perdita di denaro per l’azienda ma hanno attirato un’attenzione positiva.
Pubblicizzare i nomi di clienti famosi – tra cui Shaquille O’Neal, Kid Rock, Keanu Reeves, la star del wrestling Bill Goldberg eccetera – era una caratteristica centrale della strategia di marketing della Wcc. L’altra chiave di questa strategia era il potere da star di Jesse James, presentato principalmente attraverso la televisione su Discovery Channel nella serie Motorcycle Mania e nella serie Monster Garage (2002-06).
La sede di Long Beach, California, della Wcc è stata chiusa nel 2010 ma tre anni dopo è stata aperta una nuova sede ad Austin, in Texas.

L’Eterno Ritorno è:
i) il 
rifiuto della linearità dell’esistenza;
ii) l’affermazione della circolarità del tempo.
 
Tutto va e tutto torna indietro eternamente.
La ridicola idea della «linearità del tempo» è stata propugnata dal tragicomico «c
ristianesimo», il quale blatera che «tutto ciò che esiste va immaginato come una linea retta, la quale ha avuto un inizio con la Creazione e avrà una fine con il Giudizio Universale.» Spazzatura improponibile… 

L’aborto umano (*1994) scrive:

L’ateismo è sinonimo di ignoranza e impotenza;
preferisco un sincero pagano a un ateo malsano;
nella sua mente vi è sempre discrepanza e della ragione mai alcuna parvenza;
né che si tratti di un profano né del più astuto nicciano.

Nulla di nuovo: la sua unica capacità è quella di scrivere rime stupide e infantili, laddove egli sentenzia arbitrariamente su cose più grandi di lui e proietta all’esterno di sé la sua ignoranza, la sua impotenza, il suo essere insano, la sua mente discrepante e la sua assenza di ragione.

Nel frattempo l’ateismo rimane ciò che è: l’unico atteggiamento sensato, onesto e intelligente in assoluto, in rapporto al perenne mistero dell’esistenza.
L’anonimo defecato si conferma per ciò che è: un essere decadente e abituato a mentire sempre e comunque: sia a sé stesso sia agli altri sia circa sé stesso sia circa gli altri.
Poi, ci sono gli
uomini: veri, diretti, coraggiosi, fieri di mostrare il proprio volto e il proprio nome eccetera ma questa è un’altra storia.

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