29 August 2023

Il finto cristiano (*1994) è fatto così: prima si diletta nella pratica di attribuire le sue caratteristiche agli altri (per esempio alla nobilissima categoria degli atei) e poi, se qualcuno evidenzia codesto suo vizietto, egli tira fuori la sua «arma segreta» e cioè… la derisione della parola specchio, senza mai dimenticarsi di aggiungere le sue rime da imbecille e/o ulteriori invenzioni sul conto degli altri:
i) il «
rosicamento», cioè il suo problema principale, detto anche «ira»;
ii) le «canne»;
iii) l’«oppio».
Egli è un grande esponente della vergognosa pratica chiamata «usare due pesi e due misure», cioè, «usare criteri diversi per valutare situazioni simili», per cui la stessa, identica cosa sarà «un concetto molto importante e serio», se utilizzata da lui ma sarà «lo specchio dell’asilo», se utilizzata da altri.
Si tratta di una delle
tante sfaccettature della sua natura inferiore, menzognera, infame, disonesta eccetera – già osservata da chiunque abbia avuto la sfortuna di interagire con codesto errore della natura.
Pur di «cadere sempre in piedi», l’aborto umano farebbe qualsiasi cosa, affermerebbe tutto e il contrario di tutto e calpesterebbe qualsiasi forma di sportività e lealtà – come ha dimostrato in tante occasioni.
Gli uomini non sono uguali e lo spilungone malaticcio rimane un perfetto esempio di ciò che un uomo degno di tale nome non sarà
mai.
Ne prendo atto, con serenità.

Un aspetto particolarmente comico della questione è che quando il Giovane Cigno Cristiano insulta gli atei (cioè gli uomini migliori), allo stesso tempo insulta alcuni dei
suoi intoccabili beniamini, come ad esempio il grasso uomo d’affari David Gilmour (*1941), notoriamente ateo.
La stessa cosa avviene quando il poveretto tenta in modo puerile di offendere gli uomini più geniali utilizzando parole come «vecchio», «divorziato», «stempiato», «tatuato» eccetera, le quali si adattano perfettamente a soggetti vecchi, divorziati, stempiati e tatuati che egli adora come se fossero delle sante reliquie…

Una cosa estremamente esilarante è osservare il ciclista menomato che cerca in tutti i modi di «dimostrare» la «superiorità» del grasso uomo d’affari Gilmour su quel genio indiscusso di Barrett, utilizzando argomenti
debolissimi quali «la capacità – del grasso uomo d’affari – di comporre assoli» e altre banalità da dodicenne.
Anche l’utilizzo – arbitrario – di parole altisonanti come «capolavoro immortale» per ogni albo registrato da quei quattro uomini d’affari è estremamente ridicolo.  
L’autore del brano 
Zitello Di Gonzo (2022) è fatto così: invece di limitarsi a dire, «A me piace», egli sente sempre la necessità (tipica dei fanatici) di sentenziare, di stabilire che cosa è grande, che cosa è piccolo eccetera, come se stesse parlando di cavalli da corsa e difendendo sempre coloro che sente più vicini alla sua personale mediocrità.
Quando incrocia i
veri geni (che ovviamente non può capire, avendo un orecchio scadentissimo), se ne esce con «idolo decadente» oppure «pattume programmato» eccetera, giusto per confermare la propria ignoranza e la propria stupidità.
Un’espressione particolarmente ridicola è, «il più grande gruppo della storia», basata sul nulla e totalmente priva di senso. 
Ogni tanto, egli si ridimensiona e scrive, «
de gustibus» ma poi torna sempre alla sua malattia e ai suoi assolutismi, i quali sono incompatibili con una mente sana e libera.
Per noi, 
Shine On You Crazy Diamond (1974) è una cagata pazzesca e anche il buon Barrett se ne accorse (5 giugno 1975) ma se qualche sempliciotto mezzo sordo ha piacere ad ascoltarla… noi non abbiamo nulla in contrario. Personalmente, proviamo fastidio e noia – specie per la retorica, per il testo patetico e per la lunghezza eccessiva.
Se vogliamo godere davvero, ascoltiamo roba come
Leon (2021), Yes (2015), Nautilus (2002), Amor Fati (2023), Cannizzaro (2023) e/o altro materiale proveniente dalla minchia di Di Lorenzo.  
Alla fine, ognuno ascolta quello che vuole e ognuno percepisce quello che il suo orecchio gli permette di percepire. Come diceva l’immenso Nietzsche, le cose grandi ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze ai sottili e le rarità ai rari. 

Lo ammettiamo: non possiamo fare a meno di leggere le incredibili puttanate dello spilungone sordo, perché amiamo la vita, amiamo ridere, amiamo sentire la nostra salute (già perfetta) aumentare dopo ogni risata e quindi… vogliamo bene a questo benefattore della nostra vita! Ah! ah! ah!
Qualche gustoso esempio:

Le droghe distruggono una persona e soltanto i deboli diventano schiavi di esse.

Verissimo, basti vedere il suo cantante preferito: un povero tossico di merda, debolissimo e abituato a usare la musica come una sorta di Wc per le sue emozioni negative di malinconia e tristezza. Si direbbe… un cane che abbaia alla Luna.

Una persona veramente talentosa non ha alcun bisogno di drogarsi per fare della buona musica.

Verissimo. Noi, ad esempio, siamo musicalmente superdotati e non usiamo alcuna droga, se si eccettuano il caffè mattutino e la birra (durante il nostro unico «pasto» giornaliero). Tuttavia, rimane il fatto che tutto ciò che inseriamo nel nostro corpo è droga (incluso il cibo e qualsiasi bevanda), quindi siamo tutti drogati. Strano ma vero. Il tè verde – ad esempio – è una droga particolarmente tossica e nociva.

… bensì [la persona talentosa] è mossa dalla sua grande emozione, la quale si concretizza in musica di alto livello.

Falsissimo. Qui, lo scherzo di natura cade nel suo solito, grossolano errore: fare affermazioni arbitrarie circa gli altri e parlare a nome di tutti. Forse per lui (che vive di inganni e di menzogne) l’emozione è «alla base della musica» ma in realtà è esattamente il contrario: l’emozione è soltanto
un sottoprodotto, un effetto collaterale della musica, la quale è perennemente misteriosa e si trova ben oltre queste cazzate da adolescente! I nostri pezzi considerati più «emozionanti» dalla scimmia moribonda 
(ma solo prima del 13 agosto 2021, ah! ah! ah!) sono stati composti mettendo insieme numeri, forme, idee matematiche, schemi eccetera. Ci riferiamo a roba come Nautilus (2002), Yes (2015), Sul (2021) eccetera – particolarmente apprezzati (a suo tempo) da quello sciocchino privo di orecchio. In certi casi, addirittura, abbiamo piazzato delle note a caso (giusto per dimostrare a noi stessi il potere del caso) e poi – sistematicamente – il coglione di turno ci ha scritto che quella musica era «emozionante». «Dopotutto», scrive il ciclista, «la musica è l’espressione sonora dell’emozione e dell’animo.» No: la musica è molto più di queste cagate da fighetta isterica! La musica – come diceva quel vero genio di Zappa – è oltre! Oltre l’amore, oltre la bellezza, oltre le emozioni… La musica è semplicemente il meglio.

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