Che ore sono?
Le due e ventotto.
Come mai sei sveglio?
Non saprei.
A che ora sei andato «a letto» – o meglio, «a divano»?
Alle ventuno circa di ieri.
Ah, ecco. Allora si spiega tutto. Come va il dolore al braccio destro?
Dopo sei mesi è sempre lì! Ormai è un buon amico…
La cosa ti preoccupa?
In realtà me ne fotto.
Qual è il tuo strumento?
Il pianoforte.
Lo suoni?
Poco.
Ti manca l’esperienza di andare dal vivo?
No.
A quando risale la tua prima esperienza con i cosiddetti social network?
Credo fosse il dicembre del 2007. Facevo parte di un discutibile collettivo chiamato Improvvisatore Involontario, all’interno del quale si era stabilito che ogni «Involontario» dovesse avere il suo profilo MySpace e così passai da una dimensione cartacea – laddove il massimo della tecnologia erano gli Sms – al mondo dei commenti pubblici e dei messaggi istantanei scambiati con perfetti sconosciuti. Tempi bui, comunque…
Se non sbaglio, non avevi nemmeno un elaboratore, all’epoca…
Più esattamente: quello che avevo non funzionava più sin dal 2006 e quindi mi recavo giornalmente presso un centro internet chiamato Senza Lista, il quale era ubicato in via Ughetti. Ricordo anche che all’epoca ero un fanatico del cartaceo, quindi stampavo e rilegavo tutto! A pensarci oggi, è piuttosto imbarazzante…
Altri tempi.
Esatto.
Adesso, che ore sono?
Le due e cinquantaquattro.
Che intenzioni hai?
Tra non molto preparerò un caffè.
Sei felice?
Sono vivo e quindi felice.
Provi odio per qualcuno?
No.
Quanti singoli hai prodotto in questo 2023 (non ancora finito)?
Sessantuno.
Non credi di avere esagerato?
In effetti, sono troppi.
Quali sono i numeri magici?
2, 8, 20, 28, 50, 82, 126. Ti saluto.
Ricambio.
Dopo sei mesi è sempre lì! Ormai è un buon amico…
La cosa ti preoccupa?
In realtà me ne fotto.
Qual è il tuo strumento?
Il pianoforte.
Lo suoni?
Poco.
Ti manca l’esperienza di andare dal vivo?
No.
A quando risale la tua prima esperienza con i cosiddetti social network?
Credo fosse il dicembre del 2007. Facevo parte di un discutibile collettivo chiamato Improvvisatore Involontario, all’interno del quale si era stabilito che ogni «Involontario» dovesse avere il suo profilo MySpace e così passai da una dimensione cartacea – laddove il massimo della tecnologia erano gli Sms – al mondo dei commenti pubblici e dei messaggi istantanei scambiati con perfetti sconosciuti. Tempi bui, comunque…
Se non sbaglio, non avevi nemmeno un elaboratore, all’epoca…
Più esattamente: quello che avevo non funzionava più sin dal 2006 e quindi mi recavo giornalmente presso un centro internet chiamato Senza Lista, il quale era ubicato in via Ughetti. Ricordo anche che all’epoca ero un fanatico del cartaceo, quindi stampavo e rilegavo tutto! A pensarci oggi, è piuttosto imbarazzante…
Altri tempi.
Esatto.
Adesso, che ore sono?
Le due e cinquantaquattro.
Che intenzioni hai?
Tra non molto preparerò un caffè.
Sei felice?
Sono vivo e quindi felice.
Provi odio per qualcuno?
No.
Quanti singoli hai prodotto in questo 2023 (non ancora finito)?
Sessantuno.
Non credi di avere esagerato?
In effetti, sono troppi.
Quali sono i numeri magici?
2, 8, 20, 28, 50, 82, 126. Ti saluto.
Ricambio.
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