15 November 2023

Ale è il termine usato per indicare le birre ad alta fermentazione, che cioè impiegano nel processo lieviti del ceppo Saccharomyces cerevisiae, i quali prediligono temperature elevate e durante il processo (che risulta, quindi, piuttosto rapido) salgono in superficie del tino di fermentazione (da qui il nome «alta» fermentazione); all’opposto, il termine lager indica le birre a bassa fermentazione.
Il risultato è un sapore dolce, dal corpo pieno e fruttato.
La stragrande maggioranza delle 
ale contiene erbe o spezie, solitamente luppolo o balsamita, al fine di conferire un aroma amarognolo che bilanci la dolcezza del malto.
Dal Medioevo fino a tutta l’Età moderna le birre ad alta fermentazione sono state le più diffuse nel mondo, autoselezionatesi partendo da processi di fermentazione spontanea, che sono sopravvissuti solo in isolate località, come ad esempio nel Pajottenland.
A partire dal 
Xix secolo invece iniziarono a diffondersi le birre a bassa fermentazione, partendo dalla Baviera e soppiantando via via quasi ovunque gli stili più antichi.
Le 
ale rimasero i tipi di birra più diffusi nelle isole britanniche e in Belgio, in parte in Germania nella produzione delle birre con il frumento, oltre che in alcune città particolari come Colonia e Düsseldorf. In questi luoghi, nonostante la parallela diffusione più o meno ampia delle lager, sopravvissero gli stili tradizionali ad alta fermentazione.

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