30 August 2024

La Stella Artois è una birra chiara (valore alcolico 5,2%) prodotta a Lovanio, in Belgio, dall’azienda InBev. Si tratta di una birra destinata principalmente all’esportazione. È molto diffusa soprattutto in Belgio, Francia, Gran Bretagna e in Australia. In Belgio, lo slogan della Stella Artois è Mijn thuis is waar mijn Stella staat e in francese Chez moi, c’est près de ma Stella. La scritta sul logo della birra stessa (Anno 1366) si riferisce alla più antica birreria della città, esistente dal 1366 con il nome Den Hoorn, come riportano anche alcuni documenti relativi alle birrerie di Lovanio. Il nome Artois fu però dato alla birreria solo nel 1708, quando Sebastian Artois (dopo aver acquistato la birreria Den Hoorn nel 1706) ricevette il titolo di mastro birraio. Il nome Stella, invece, ha un’origine più recente. Di lei iniziamo a parlare nel Natale del 1926, quando un lotto speciale di birra fu donato agli abitanti di Lovanio. In onore di quella data, ad ognuna delle bottiglie fu dato il nome «Stella». E da allora e per sempre, quel nome è rimasto: Stella Artois. La Stella ha avuto a lungo rapporti con il mondo del cinema e dal 1994 ha sponsorizzato una grande quantità di eventi nel Regno Unito come ad esempio la sponsorizzazione dei film e del sito internet dell’inglese Channel 4. La Stella Artois è stata uno degli sponsor principali dei festival di cinema di Cannes e Sundance. In una scena della pellicola Single ma non troppo la protagonista, interpretata da Dakota Johnson, beve una Stella Artois.

29 August 2024

1999
Come artista di successo, Tobi Wirz fonda l’etichetta discografica Sog Records.

2000
Negli Stati Uniti, le vendite di Cd raggiungono il picco con 942,5 milioni di unità vendute.

2002
Shigs Amemiya entra a far parte della Sog Records come Label Manager.

2003
Da un piccolo studio attico senza finestre, la Sog Records raddoppia la sua produzione e i suoi servizi: diventa editore, agenzia di booking e management artistico. La Apple lancia iTunes Store; Beatport apre un negozio digitale incentrato sulla musica dance.

2005-08
YouTube, Spotify, Deezer e Amazon Music spuntano fuori.

2010
Shigs Amemiya e Tobias Wirz lancia iMusician in inglese, francese e tedesco per dare agli artisti e alle etichette indipendenti parità di accesso. Le major iniziano a bloccare iMusician dalle classifiche ufficiali svizzere.

2011-12
iMusician conduce una class action «anti-concorrenza» contro l’Ifpi e le major in Svizzera. Nel 2012 iMusician vince, con la corte che costringe l’Ifpi ad aprire le classifiche a tutti gli indipendenti.

2015-16
iMusician passa da 10.000 a 25.000 utenti, lancia il servizio di monetizzazione di YouTube e diventa attivo sul mercato spagnolo e italiano aprendo la sede di Berlino.

2019
iMusician lancia il suo servizio in Brasile e Portogallo e raggiunge i 100.000 membri. Le vendite di Cd raggungono il minimo storico con soli 46,5 milioni di unità vendute in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, lo streaming assorbe l’ottanta percento delle vendite digitali.

2020
iMusician raggiunge i 200.000 membri e lancia il servizio di masterizzazione istantanea.

27 August 2024

Invercargill è una città della Nuova Zelanda, la più meridionale e occidentale delle grandi città del Paese.
Essa rappresenta il centro commerciale della regione di Southland, nell’Isola del Sud, di cui è il capoluogo. Invercargill è anche un’autorità territoriale, l’Invercargill City Council.
Il territorio nei pressi della città rientra in varie aree protette, tra le quali spicca il parco nazionale del Fiordland.
Città in cui si ambienta  e che è citata nella pellicola d’avventura Indian - La grande sfida, un biopic del 2005 ispirato alla vita e alla carriera del motociclista Burt Munro, interpretato da Anthony Hopkins.

24 August 2024

Nelle religioni della Mesopotamia, Pazuzu è il signore dei venti e figlio del dio Hanbi. Il nome potrebbe essere di origine aramaica derivante dalla radice Pip «essere impetuoso»; il senso del nome sarebbe dunque qualcosa come «l’impetuoso».
Rappresenta nello specifico il vento proveniente da sud-ovest, portatore di tempeste e siccità. Il suo culto apparve in Assiria intorno all’Viii secolo a.C. Era un demone apotropaico, invocato in quanto capace di vincere tutti gli altri demoni e specialmente la demonessa Lamaštu, che si pensava attaccasse le donne incinte e i neonati; era per questo raffigurato da amuleti affissi nelle case e portati dalle donne gravide.

22 August 2024

Come da prassi, il piccolo criminale anonimo (*1994) inventa cose fantasiose circa la nostra persona. Qualche breve esempio: 1. Egli inventa che noi lo citeremmo, come se noi conoscessimo il suo nome! 2. Egli inventa che il motivo per cui noi abbiamo citato alcune divertenti frasi anonime trovate in rete sarebbe che «egli aveva scritto una recensione sul suo albo preferito», mentre in realtà noi ci limitavamo a coltivare il buon umore, citando le buffe frasi anonime che talvolta si trovano in rete. 3. Egli inventa che noi periodicamente «faremmo i dispetti a lui», mentre in realtà noi ci limitiamo a coltivare le nostre legittime passioni: la composizione musicale, le risate e le citazioni anonime di poveri imbecilli anonimi. 4. Egli inventa che «a noi brucerebbe parecchio essere stati mollati da lui», quando la realtà è che noi siamo felici ed entusiasti di esserci sbarazzati di lui il 13 agosto 2021, dopo aver verificato la sua natura di malato di mente, fanatico, intollerante, inquisitore, stupido, infantile eccetera. 5. Egli inventa che egli sarebbe «la nostra vittima» (pare che soffra di delirio di persecuzione), mentre di fatto noi vogliamo bene a codesta creatura buffissima, grazie alla quale le risate non mancano da tre anni e grazie alla quale è venuta fuori tanta buona musica ironica. 6. Egli inventa che noi saremmo «ossessionati da lui», mentre in realtà egli è ossessionato da noi, come la sua collezione di materiale dilorenziano (la più grande al mondo) prova in modo inconfutabile. 7. Egli inventa che noi «continueremmo a dargli noia»… ma quello che facciamo è comporre musica e goderci la vita e citare occasionalmente le divertenti frasi anonime scritte da vermi anonimi, poiché è divertente e fa bene alla salute. Come direbbe il verme anonimo stesso… «che cosa ci sarebbe di sbagliato?». 8. Egli inventa che noi «non vorremmo proprio capire che a lui non frega un accidente di noi»… ma a dire il vero, noi non ci siamo mai posti il problema di che cosa freghi a un piccolo verme anonimo di cui ci siamo sbarazzati il 13 agosto 2021, dopo 2 anni e 9 mesi di noiosi messaggi privati da parte sua. Eccetera, nel solito stile perennemente menzognero. Inoltre, egli coltiva la sua antica pratica chiamata «imitare il suo dio», ottenendo come unico risultato, quello di rendere plateale la differenza tra un uomo noto e un verme ignoto. Nulla di nuovo, sotto questo cielo.

15 August 2024

Con il termine patina ci si riferisce allo strato superficiale che, con il tempo, ricopre dipinti, opere di scultura e d’architettura, il rame e le sue leghe o altri metalli, a seguito di processi spontanei di ossidazione ma anche per la formazione di depositi dovuti a degradazione meteorica. La formazione della patina nei metalli è dovuta alla tendenza di tutti i metalli a ritornare allo stato naturale, vale a dire sotto forma di quei minerali da cui essi sono stati estratti mediante processi tecnologici e fisico-chimici – come ad esempio il calore – per poi essere raffinati in metalli puri o leghe metalliche: un esempio di patina è quella che si forma sul bronzo, normalmente inteso come lega di rame e stagno, con frequenti aggiunte di altri componenti come, ad esempio, il piombo o lo zinco.

14 August 2024

Wd-40 è il nome commerciale, nonché un marchio registrato, di un idrorepellente e olio penetrante multiuso, composto principalmente da vari idrocarburi, prodotto dalla Wd-40 Company con sede in California. Il nome è l’acronimo di Water Displacement, 40th formula. Fu sviluppato nel 1953 da Norm Larsen, fondatore della Rocket Chemical Company di San Diego, in California, originariamente progettato per prevenire la corrosione. Larsen afferma di aver sperimentato 39 formule diverse prima di raggiungere il risultato desiderato con la quarantesima, da cui il nome. Larsen cercava di trovare una formula che proteggesse dalla corrosione i missili nucleari, impermeabilizzandoli dall’acqua stagnante che ne corrodeva le strutture.
È stato usato dapprima dalla Convair per proteggere la struttura esterna e la superficie dei serbatoi del missile Atlas dalla ruggine e dalla corrosione. Il Wd-40 diventò disponibile in commercio nel 1958 nei negozi di San Diego, California, per uso domestico nel bricolage e nel fai-da-te.
Il suo utilizzo principale è quello di preservare le parti metalliche e meccaniche da ruggine e corrosione ma può essere utilizzato come lubrificante, sbloccante, sgrassante, solvente e detergente, su vari tipi di materiali. La formula chimica del Wd-40, per ragioni commerciali è segreta, sebbene non protetta da brevetto ma secondo l’U.S. Material Safety Data Sheet gli ingredienti principali sarebbero:
i) 50% acquaragia;
ii) 25% Gpl (come propellente, ora è usata l’anidride carbonica);
iii) 15% oli minerali;
iv) 10% sostanze inerti.

13 August 2024

Esattamente tre anni fa, cliccavo sull’opzione Blocca e mi sbarazzavo di una strana, viscida creatura anonima che da due anni e nove mesi mi annoiava con le sue recensioni anonime circa la mia musica.

09 August 2024

Rat bikes are motorcycles that have fallen apart over time, and have been kept on the road and maintained for little or no cost by employing kludge fixes and improvised repairs, with little or no consideration given to appearance. Rat-Look bikes are motorcycles that have been deliberately styled to look like ratbikes. Survival bikes, often confused with rat bikes, may look similar but are different in purpose from rat bikes; they are modified for stylistic reasons to represent a post apocalyptic vehicle. The concept of keeping a motorcycle in at least minimally operational condition without consideration for appearance has probably characterized motorcycle ownership since its earliest days. The essence of a rat bike is keeping a motorbike on the road for the maximum amount of time while spending as little as possible on it. This calls for adaptation of parts that were not designed to fit the model of bike in question. While the origin of the term rat bike is unclear, it may be attributable to custom motorbike magazines, and retrospectively applied. Most rat bikes are painted matte black but this is not a requirement.

05 August 2024

La special è una motocicletta realizzata o modificata artigianalmente.
Il termine, di origine inglese, si è diffuso nell’ambito delle competizioni motociclistiche dal dopoguerra, per indicare le moto da gara utilizzate dai piloti privati, derivate da modelli di serie e caratterizzate da sostanziali innovazioni al propulsore e, soprattutto, alla ciclistica.
Le special ebbero una prima diffusione nel Regno Unito con le Triton, per poi espandersi in tutta Europa con l’avvento delle motociclette di produzione giapponese, dotate di potenti motori plurifrazionati ma spesso caratterizzate da soluzioni telaistiche inadeguate o di basso profilo tecnico.
Nacquero così decine di special destinate alle competizioni di ogni grado e disciplina che, complici la profonda crisi dell’industria motociclistica europea e l’inesperienza di quella giapponese, ottennero negli anni sessanta e settanta una lunga serie di affermazioni nazionali e internazionali.
Alcuni degli artigiani preparatori ottennero una tale notorietà da riuscire a destinare la loro produzione anche al settore delle moto sportive stradali, producendo loro i loro motoveicoli in piccola serie, come Paul Dunstall, Arturo Magni, Giuliano Segoni, Fritz Egli, Massimo Tamburini, i fratelli Rickman e tanti altri.
A partire dagli anni ottanta, la sempre maggiore differenziazione produttiva dei modelli prodotti dalle grandi industrie motociclistiche colpì fortemente le piccole aziende produttrici di special, oggi quasi scomparse.

04 August 2024

1. Se Tizio dà dei soldi a Caio, quei soldi non sono più di Tizio ma di Caio.
Caio può fare quello che vuole di quei soldi e Tizio non ha il minimo diritto di giudicare o rimproverare Caio in tal senso.
Semplicemente, non sono affari di Tizio.
2. Ognuno ha i suoi tempi.
3. Nulla è più sano e normale che scartare una cosa, una volta scoperto che essa non è appropriata.
Viceversa: nulla è più insano e anormale che costringersi a conservare una cosa – pur avendo scoperto che essa non è appropriata – solo perché non si è capaci di accettare il cambiamento (cioè la principale caratteristica della vita).
4. La propria condizione economica non è mai un motivo sufficientemente valido per reprimere il proprio stile e le proprie scelte, i quali possono essere espressi anche in condizioni di miseria assoluta.
5. Chiunque mi dica, «Tu devi fare così» o, «Tu non devi fare così» ha già ucciso in anticipo ogni possibilità di avere un dialogo normale con me.

01 August 2024

Come talvolta succede nel mondo della moda, una cosa considerata senza stile diventa improvvisamente quella necessaria per essere davvero «alla moda»; negli ultimi anni è successo con uno degli abbinamenti più malvisti di sempre: i sandali indossati con i calzini. Periodicamente, gli stilisti li propongono alle sfilate provocando l’indignazione di chi vuole difendere il tradizionale buon gusto, mentre persone famose e influencer li indossano nelle foto per Instagram, cambiando il modo in cui li vedono i più giovani. Non più una mancanza di stile ma il contrario. Un’ultima spinta l’ha data la pandemia, quando sempre più persone si sono abituate a portare scarpe comode come le tedesche Birkenstock e le americane Crocs, nate come sandali ortopedici e poi diventati di moda, insieme ai calzini per proteggersi dal freddo. Oggi, le cose sono cambiate e molti sono d’accordo con quanto scriveva Vice nel 2022: che «indossare sandali con calzino è ufficialmente cool per sempre». Siti e giornali di moda consigliano di abbinare sandali e calzini facendoli cozzare il più possibile, per non dare l’idea che si tratti di una scelta sciatta ma ricercata: per esempio, mettendo la Crocs con un calzino di cotone alto fino a metà polpaccio oppure i sandali con il velcro (tipo Teva) con un calzino morbido. Oltre alla comodità, ha contribuito a diffondere l’accoppiata anche una certa autoironia: vale sia per le cosiddette ugly shoes portate con il calzino di spugna bianco (con un risultato volutamente orrendo) sia per i sandali con il tacco alto e la punta aperta. Il primo stilista ad aver proposto i sandali con il calzino in una sfilata da uomo fu probabilmente il belga Raf Simons, attuale co-direttore creativo di Prada. Per la collezione primavera/estate 2007, infatti, due modelli indossarono sandali con velcro (stile Teva) con un calzino alla caviglia. Nella moda maschile, l’abbinamento riguarda soprattutto il sandalo tipo Birkenstock portato con il calzino tubolare bianco di spugna, che in Italia è solitamente associato ai turisti tedeschi e negli Stati Uniti ai padri sciatti, ai pensionati, agli atleti a riposo e a certe comunità di immigrati. Le cose cambiarono grazie al normcore, una tendenza nata nel 2014, quando un gruppo di ricchi studenti d’arte di New York iniziò a vestirsi imitando la gente «normale» e in particolare proprio quelle categorie di persone che si vestivano notoriamente male o senza cura: con felpone del marchio Patagonia, cappellini da turista, maglioni di Chaps Ralph Lauren, capi basic di Uniqlo, sneaker bianche e sandali brutti con il calzino. Lo spirito era un po’ parodico, un po’ autoironico, un po’ nostalgico: era un tentativo di «vivere nell’armadio dei tuoi genitori per sempre», scrisse Chandler Levack su Vice nel 2014, nonché «il primo meme dell’anno», non su internet ma nel mondo reale. Il normcore si diffuse presto e già nell’estate del 2014, a New York c’erano persone vestite alla moda e personaggi famosi che andavano in giro con sandali e calzino. Un anno dopo – nel luglio del 2015 – le sfilate della Settimana della moda maschile erano piene di sandali e calzini: per esempio, dall’americana Calvin Klein e dalle italiane Bottega Veneta e Marni. Quattro anni dopo, la rivista di moda maschile Esquire pubblicò un articolo, Summer of Sleaze, che raccontava una nuova tendenza anti-moda che invitava a sforzarsi per ricreare un’apparente sciatteria, partendo spesso dalle scarpe: più erano brutte, meglio era e ovviamente la cosa contribuì a rafforzare la ciabatta con il calzino. La tendenza si affermò e nel 2020, anche l’ex calciatore David Beckham – considerato da molti un modello di stile – si fece fotografare su Instagram in Birkestock con calzino bianco. Il sito di moda Highsnobiety scrisse che «la combinazione spesso ridicolizzata di sandalo con calzino, quest’estate, ha fatto il giro ed è diventata qualcosa da avere». L’ultima tendenza a normalizzare il sandalo brutto con il calzino tecnico è stata il gorpcore, cioè vestirsi in città come per andare in campeggio oppure a scalare in montagna: con molto materiale tecnico, felpe, pile, scarpe da ginnastica delle aziende Hoka o Salomon, zaini, cappellini e ovviamente sandali di marchio Teva o Birkenstock con il calzino. Le aziende di scarpe e sandali «brutti» hanno sfruttato tutto questo, proponendo modelli più desiderabili e a volte realizzati in collaborazione con altri marchi o artisti, come le Crocs con la zeppa, le Birkenstock con il pelo e le Ugg ciabatta. Chi li compra, ha voglia di indossarli tutto l’anno e in autunno o in inverno deve indossare il calzino: già nel 2015, la Teva vendeva pacchetti di sandali e calzini insieme con una guida su come accoppiarli. L’esempio più noto è il Sabot Boston della Birkenstock, che è chiuso davanti, lascia scoperto solo il tallone e ha anche una versione foderata di pelo per l’inverno: vendette così tanto che nell’ottobre del 2022, divenne introvabile sia nei negozi fisici sia online. Le Boston hanno normalizzato molto l’abbinata scarpa aperta con calzino, poiché il calzino si nota meno, spunta solo dal tallone e non dalla punta che è, probabilmente, la parte più difficile da accettare quando è avvolta. Normalizzandosi, però, il sandalo con il calzino ha perso spesso la portata autoironica: ora, chi lo indossa, lo fa anche prendendosi sul serio e sentendosi elegante.

Napster era un programma di file sharing creato da Shawn Fanning e Sean Parker e attivo dal giugno del 1999 fino al luglio del 2001. Dopo l...