28 December 2024

La parola Gestalt fu usata per la prima volta, come termine tecnico, da Ernst Mach. In seguito, Edmund Husserl e Christian von Ehrenfels ripresero il termine da Mach nelle loro teorie psicologiche a fondamento filosofico. Deriva dal verbo gestalten, che significa «mettere in forma» o «dare una struttura significante».
Fondatori della psicologia della Gestalt sono di solito considerati Max Wertheimer e i suoi allievi Kurt Koffka e Wolfgang Köhler, che sono stati certamente i principali promotori e teorizzatori scientifici di questa corrente di ricerca in psicologia. I loro studi psicologici si focalizzarono soprattutto sugli aspetti percettivi e del ragionamento/risoluzione di un problema. La Gestalt contribuì a sviluppare le indagini sull’apprendimento, sulla memoria, sul pensiero e nell’ambito della psicologia sociale.
L’idea portante dei fondatori della psicologia della Gestalt, cioè che l’insieme fosse differente, nuovo o altro rispetto alla somma delle singole parti, in qualche modo si opponeva al modello dello strutturalismo, diffusosi dalla fine dell’Ottocento e ai suoi principi fondamentali, quali l’elementarismo. Da qui la famosa massima: «Il tutto è diverso dalla somma delle sue parti».
Le teorie della Gestalt si rivelarono altamente innovative, poiché rintracciarono le basi del comportamento nel modo in cui è percepita la realtà, anziché per quella che è realmente; quindi il primo pilastro della teoria della Gestalt fu costruito sullo studio dei processi percettivi e in una percezione immediata del mondo fenomenico.
Il modello teorico della Gestalt riguardante l’apprendimento si oppose a quello comportamentista, secondo il quale gli animali risolvevano le problematiche con un criterio costituito da tentativi ed errori, proponendo invece un criterio di spiegazione formato dal pensiero, dalla comprensione e dall’intuizione. Nel settore della psicologia sociale, le teorie della Gestalt entrarono in conflitto con quelle comportamentiste, che prevedevano di spiegare il comportamento sociale solo in base alle gratificazioni sociali, quali l’elogio e l’approvazione e proposero invece la teoria dell’attribuzione, che metteva in risalto le sensazioni, le percezioni, gli obiettivi, le intenzioni, le convinzioni, le motivazioni e le credenze.
Successivamente, importanti studi furono condotti da Lewin con la teoria del campo e da Goldstein con una teoria della personalità secondo la quale l’intero organismo partecipa al suo comportamento.

26 December 2024

Sbaglio o alle 17,04, hai ritirato un tuo singolo?
Non sbagli.
Qual era?
Si trattava del singolo Pathos the Criminal (2023).
Capisco. Come mai, questo gesto?
Lo stavo ascoltando e mi sono reso conto che in quella produzione c’era troppo riverbero. Inoltre, il suono del sintetizzatore era leggermente «frizzante», se così si può dire…
Cos’hai, contro il riverbero?
Nulla ma non mi piace, specialmente quando è in quantità «importante»…
Hai ripudiato anche il brano?
Sì…
Perché?
Non mi convinceva, pur contenendo delle armonie interessanti.
Be’, potresti produrlo di nuovo, magari con un timbro più soddisfacente…
Non ne vale la pena. Era solo un breve assolo di sintetizzatore, senza pretese. Al momento, faccio cose molto diverse, quindi non mi va di deviare.

22 December 2024

Un cookie è un gettone digitale, ovvero un breve pacchetto di dati scambiato tra programmi in comunicazione fra loro, dai contenuti solitamente opachi, ovvero non significativi per il programma destinatario. Il dato è infatti tipicamente interpretato solo quando, in un secondo momento, il destinatario restituisce il cookie al mittente originario o ad un altro programma. Molto spesso, il cookie è usato in maniera simile a un biglietto, cioè un numero magico generato da un server per un client e in grado di identificare quest’ultimo in maniera univoca. Il ticket, essendo difficilmente falsificabile, può essere utilizzato come prova di autenticazione o di autorizzazione.
Per analogia con la vita reale, un
magic cookie è molto simile al gettone, che si riceve nei guardaroba, ad esempio quando, entrando in un teatro o un museo, si lascia in custodia un soprabito. Sebbene il gettone non abbia alcun significato intrinseco, la sua unicità permette al possessore di riavere lo stesso cappotto e lo stesso ombrello che aveva depositato, pur essendo totalmente all’oscuro (opacità dei dati) di come il personale custodisca e reperisca tali oggetti. Un’altra simile analogia è possibile con quei dischi di metallo che nel Xx secolo autorizzavano il possessore a una telefonata di qualche scatto: i gettoni telefonici.
Il protocollo Http, usato tipicamente per trasferire risorse
web quali ipertesti o contenuti multimediali, è stato esteso rispetto alle formulazioni originali aggiungendo meccanismi di gestione di cookie per realizzare una comunicazione che potesse mantenere informazioni di stato.
I
cookie di Http sono spesso usati dai server web non solo per identificare un client (solitamente il browser) e per realizzare quei meccanismi di autenticazione dell’utente relativi alla procedura di login ma talvolta anche per memorizzare vere e proprie informazioni, come una coppia chiave-valore.

20 December 2024

Ciao.
Ciao.
Come va?
Al di là del bene e del male.

Se non sbaglio, quando hai prodotto il singolo Piano (2024), hai tagliato i 150 hertz…
Vero…
Che ore sono?
Le cinque e ventiquattro.
Sei felice?
Sì.
Perché?
Senza alcuna ragione.

17 December 2024

Per trovare 29 modulo 12 usando il metodo modulo, divido prima il dividendo (29) per il divisore (12). In secondo luogo, moltiplico la parte intera del quoziente (nel passaggio precedente) per il divisore (12).
Infine, sottraggo dal dividendo (29) la risposta ottenuta nel secondo passaggio.
Ecco la matematica per illustrare come ottenere 29 mod 12 usando il metodo modulo:


29 :
12 =

2,416667


2 ×

12 =

24


29 –

24 =
5


Quindi, la risposta alla domanda, «Quanto è, 29 modulo 12?» è, «5».

14 December 2024

Il Sun Studio è uno storico studio di registrazione aperto dal produttore Sam Phillips al 706 della Union Avenue di Memphis, in Tennessee.
Inaugurato il 3 gennaio 1950, fu originariamente denominato
Memphis Recording Service e fu dislocato nel medesimo stabile in cui aveva sede l’etichetta discografica Sun Records. Grandi artisti della storia del blues e del R&B come Howlin’ Wolf, Junior Parker, Little Milton, B. B. King, James Cotton, Rufus Thomas e Rosco Gordon vi effettuarono delle registrazioni nei primi anni cinquanta.
Man mano che gli anni cinquanta volgevano al termine, il
Sun Studio divenne una sorta di simbolo per numerosi artisti rock and roll, country e rockabilly; molti di loro – come Johnny Cash, Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Charlie Feathers, Ray Harris, Warren Smith, Charlie Rich e Jerry Lee Lewis – erano sotto contratto con l’etichetta Sun Records e proprio qui incisero molti loro lavori divenuti pietre miliari, fin quando il Sun Studio non si trasferì dalla sua storica sede nello stabile di Union Avenue: nel 1959, infatti, Sam Phillips inaugurò il più ampio Sam C. Phillips Recording Studio (più noto come Phillips Recording), destinato a prenderne il posto.
Lo studio arrestò le sue attività nel 1969, quando Sam Phillips cedette l’etichetta a Shelby Singleton: nel complesso, non ebbe più luogo alcuna attività di tipo discografico fino alla storica
session di registrazione, nota come Class of ’55 e tenutasi nel settembre del 1985 sotto la produzione di Chips Moman, che vide all’opera artisti ormai leggendari come Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash.
Nel 1987, lo stabile che ospitò l’etichetta Sun Records e il
Memphis Recording Service fu riaperto col nome di Sun Studio; il fascino della sede originaria e il suo valore storico ebbero il potere di attrarre artisti anche di grande rilievo come gli U2, che vi effettuarono registrazioni per il loro albo Rattle and Hum del 1989, avvalendosi delle nuove apparecchiature che lo studio aveva acquistato dal produttore Terry Manning.
Lo stabile
è stato inserito nella lista del National Historic Landmark – la lista dei luoghi statunitensi tutelati per il loro rilievo storico – il 31 luglio 2003.

13 December 2024

Il ritardo è un effetto audio che registra un segnale audio per la riproduzione di un periodo di tempo impostato dopo il segnale originale. Il ritardo può essere riprodotto in modi diversi, per ottenere suoni come echi che decadono nel tempo o un effetto raddoppiato ripetuto e pronunciato – che aggiunge nuovi strati a una registrazione.
Il ritardo è uno degli effetti più importanti. Infatti, è anche il fondamento di altri effetti, tra cui il coro e il riverbero. Tuttavia, la definizione attuale di ritardo è generalmente usata per descrivere gli effetti eco più pronunciati.
La maggior parte dei ritardi funziona riproducendo il segnale asciutto mentre riproduce anche il segnale bagnato o «ritardato», poco dopo l’originale.
I primi ritardi a nastro erano caratterizzati da una puntina di registrazione e una o più puntine di riproduzione, a distanza di alcuni centimetri. Il risultato era un’eco del segnale di registrazione, poco dopo la sua riproduzione. Le unità di ritardo con puntine di riproduzione multiple e le impostazioni del nastro diedero successivamente agli artisti la possibilità di riprodurre più echi a intervalli diversi, con un maggiore livello di controllo.
Le unità di effetti solide e digitali più moderne utilizzano un tampone
registrato, per emulare l’effetto della puntina di riproduzione delle vecchie unità di ritardo. Il segnale in entrata è memorizzato e riprodotto a seconda delle modifiche ai parametri che controllano l’effetto eco.
Ci sono molte applicazioni comuni del ritardo ma ce ne sono un paio che sono più prominenti di altre.
Forse, l’esempio più iconico del ritardo è l’effetto
slapback utilizzato nei dischi rock dei primi anni cinquanta: in particolare quelli di Sam Phillips e di artisti della Sun Records come Elvis.
Lo
slapback è raggiunto riproducendo il segnale bagnato tra i 70 e i 120 millisecondi dopo la riproduzione del segnale asciutto. Il risultato è un effetto di raddoppio rapido che riempie un arrangiamento con veloci ritardi sottili e un rapido decadimento.
Gli usi più pronunciati del ritardo si sono diffusi con il
dub e il reggae negli anni settanta e ottanta. Gli effetti del ritardo sono molto più presenti in questi esempi, poiché i suoni sono ripetuti, echeggiati e rimandati indietro, per ottenere una stratificazione più ricca e creare una sinfonia ritmica di psichedelia.
Gli effetti di ritardo più famosi (come questi) risuonano ancora oggi in tutta la musica e danno ai musicisti un’intera gamma di possibilità su cui sperimentare. Anche l’arrangiamento più semplice può essere costruito usando tecniche di ritardo creativo.
Gli utilizzi più brevi del ritardo, come gli effetti
slapback o il raddoppio, sono utili per definire una performance, in particolare vocale o di chitarra.
I ritardi trascinati con puntine di riproduzione multiple sono utilizzati per la creazione di nuovi ritmi e strati. I ritardi con puntine di riproduzione multiple sono comuni nel
dub e nella techno, per creare linee vorticose di sintetizzatore, comuni in entrambi i generi.

06 December 2024

Zoom Workplace è un software proprietario di videotelefonia sviluppato dalla Zoom Communications. Il piano gratuito consente fino a 100 partecipanti simultanei, con una limitazione di tempo di 40 minuti. Gli utenti hanno la possibilità di effettuare l’upgrade sottoscrivendo un piano a pagamento, il più alto dei quali supporta fino a 1.000 partecipanti simultanei per riunioni della durata massima di 30 ore.
Una versione beta di
Zoom – che poteva ospitare conferenze con un massimo di 15 partecipanti video – è stata lanciata il 21 agosto 2012.
Il 25 gennaio 2013 è stata rilasciata la versione 1.0 del programma, con un aumento del numero di partecipanti per conferenza a 25. Entro la fine del suo primo mese,
Zoom aveva 400.000 utenti. Entro il 2013, Zoom aveva più di un milione di utenti. Dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, entro il febbraio del 2020, Zoom aveva guadagnato 2,22 milioni di utenti nel 2020, più utenti di quanti ne avesse accumulati nell’intero 2019. Nel marzo del 2020, l’applicazione Zoom è stata scaricata 2,13 milioni di volte.
Durante la pandemia di Covid-19, si è registrato un notevole aumento dell’uso di
Zoom per il lavoro da remoto, l’istruzione a distanza e le relazioni sociali online. Zoom è stata una delle applicazioni mobili più scaricate al mondo nel 2020, con oltre 500 milioni di download.
Nell’aprile del 2020,
Zoom aveva più di 300 milioni di partecipanti alle riunioni giornaliere (calcolati come il numero di volte in cui qualcuno partecipa a una riunione, il che può accadere più volte al giorno).

02 December 2024

Sbaglio o qualche tempo fa, hai affermato di non utilizzare né gli effetti né le automazioni?
Non sbagli. Era il 26 settembre 2024 (settantanovesimo anniversario della morte di 
Béla Bartók),
quando ho affermato ciò…
È ancora così?
Fondamentalmente, sì… ma sono aperto al cambiamento, essendo io un uomo sano di mente.
Ti affascina, l’idea del suono inserito in una stanza anecoica o in un deserto o in un campo libero?
Sì, il che non toglie che potrei tornare al più familiare utilizzo di riverberi, ritardi, stanze eccetera… Si vedrà.
Grazie.
Di nulla.

Il Fender Rhodes è un particolare tipo di pianoforte elettrico. Per il suo suono caratteristico, è stato usato spesso nella musica jazz e ...