28 December 2024
26 December 2024
Si trattava del singolo Pathos the Criminal (2023).
Capisco. Come mai, questo gesto?
Lo stavo ascoltando e mi sono reso conto che in quella produzione c’era troppo riverbero. Inoltre, il suono del sintetizzatore era leggermente «frizzante», se così si può dire…
Cos’hai, contro il riverbero?
Nulla ma non mi piace, specialmente quando è in quantità «importante»…
Hai ripudiato anche il brano?
Sì…
Perché?
Non mi convinceva, pur contenendo delle armonie interessanti.
Be’, potresti produrlo di nuovo, magari con un timbro più soddisfacente…
Non ne vale la pena. Era solo un breve assolo di sintetizzatore, senza pretese. Al momento, faccio cose molto diverse, quindi non mi va di deviare.
22 December 2024
Un cookie è un gettone digitale, ovvero un breve pacchetto di dati scambiato tra programmi in comunicazione fra loro, dai contenuti solitamente opachi, ovvero non significativi per il programma destinatario. Il dato è infatti tipicamente interpretato solo quando, in un secondo momento, il destinatario restituisce il cookie al mittente originario o ad un altro programma. Molto spesso, il cookie è usato in maniera simile a un biglietto, cioè un numero magico generato da un server per un client e in grado di identificare quest’ultimo in maniera univoca. Il ticket, essendo difficilmente falsificabile, può essere utilizzato come prova di autenticazione o di autorizzazione.
Per analogia con la vita reale, un magic cookie è molto simile al gettone, che si riceve nei guardaroba, ad esempio quando, entrando in un teatro o un museo, si lascia in custodia un soprabito. Sebbene il gettone non abbia alcun significato intrinseco, la sua unicità permette al possessore di riavere lo stesso cappotto e lo stesso ombrello che aveva depositato, pur essendo totalmente all’oscuro (opacità dei dati) di come il personale custodisca e reperisca tali oggetti. Un’altra simile analogia è possibile con quei dischi di metallo che nel Xx secolo autorizzavano il possessore a una telefonata di qualche scatto: i gettoni telefonici.
Il protocollo Http, usato tipicamente per trasferire risorse web quali ipertesti o contenuti multimediali, è stato esteso rispetto alle formulazioni originali aggiungendo meccanismi di gestione di cookie per realizzare una comunicazione che potesse mantenere informazioni di stato.
I cookie di Http sono spesso usati dai server web non solo per identificare un client (solitamente il browser) e per realizzare quei meccanismi di autenticazione dell’utente relativi alla procedura di login ma talvolta anche per memorizzare vere e proprie informazioni, come una coppia chiave-valore.
20 December 2024
17 December 2024
Infine, sottraggo dal dividendo (29) la risposta ottenuta nel secondo passaggio.
Ecco la matematica per illustrare come ottenere 29 mod 12 usando il metodo modulo:
12 =
2,416667
2 ×
12 =
24
29 –
24 =
5
Quindi, la risposta alla domanda, «Quanto è, 29 modulo 12?» è, «5».
14 December 2024
Il Sun Studio è uno storico studio di registrazione aperto dal produttore Sam Phillips al 706 della Union Avenue di Memphis, in Tennessee.
Inaugurato il 3 gennaio 1950, fu originariamente denominato Memphis Recording Service e fu dislocato nel medesimo stabile in cui aveva sede l’etichetta discografica Sun Records. Grandi artisti della storia del blues e del R&B come Howlin’ Wolf, Junior Parker, Little Milton, B. B. King, James Cotton, Rufus Thomas e Rosco Gordon vi effettuarono delle registrazioni nei primi anni cinquanta.
Man mano che gli anni cinquanta volgevano al termine, il Sun Studio divenne una sorta di simbolo per numerosi artisti rock and roll, country e rockabilly; molti di loro – come Johnny Cash, Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Charlie Feathers, Ray Harris, Warren Smith, Charlie Rich e Jerry Lee Lewis – erano sotto contratto con l’etichetta Sun Records e proprio qui incisero molti loro lavori divenuti pietre miliari, fin quando il Sun Studio non si trasferì dalla sua storica sede nello stabile di Union Avenue: nel 1959, infatti, Sam Phillips inaugurò il più ampio Sam C. Phillips Recording Studio (più noto come Phillips Recording), destinato a prenderne il posto.
Lo studio arrestò le sue attività nel 1969, quando Sam Phillips cedette l’etichetta a Shelby Singleton: nel complesso, non ebbe più luogo alcuna attività di tipo discografico fino alla storica session di registrazione, nota come Class of ’55 e tenutasi nel settembre del 1985 sotto la produzione di Chips Moman, che vide all’opera artisti ormai leggendari come Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Johnny Cash.
Nel 1987, lo stabile che ospitò l’etichetta Sun Records e il Memphis Recording Service fu riaperto col nome di Sun Studio; il fascino della sede originaria e il suo valore storico ebbero il potere di attrarre artisti anche di grande rilievo come gli U2, che vi effettuarono registrazioni per il loro albo Rattle and Hum del 1989, avvalendosi delle nuove apparecchiature che lo studio aveva acquistato dal produttore Terry Manning.
Lo stabile è stato inserito nella lista del National Historic Landmark – la lista dei luoghi statunitensi tutelati per il loro rilievo storico – il 31 luglio 2003.
13 December 2024
Il
ritardo è un effetto audio che registra un segnale audio per la
riproduzione di un periodo di tempo impostato dopo il segnale
originale. Il ritardo può essere riprodotto in modi diversi, per ottenere
suoni come echi che decadono nel tempo o un effetto raddoppiato
ripetuto e pronunciato – che aggiunge nuovi strati a una registrazione.
Il
ritardo è uno degli effetti più importanti. Infatti, è anche il
fondamento di altri effetti, tra cui il coro e il riverbero. Tuttavia, la
definizione attuale di ritardo è generalmente usata per descrivere gli
effetti eco più pronunciati.
La
maggior parte dei ritardi funziona riproducendo il segnale asciutto mentre riproduce anche il segnale bagnato o «ritardato», poco
dopo l’originale.
I primi ritardi a nastro erano caratterizzati da
una puntina di registrazione e una o più puntine di riproduzione, a distanza di alcuni centimetri. Il risultato era
un’eco del segnale di registrazione, poco dopo la sua riproduzione. Le
unità di ritardo con puntine di riproduzione multiple e le impostazioni del nastro diedero
successivamente agli artisti la possibilità di riprodurre più echi a
intervalli diversi, con un maggiore livello di controllo.
Le unità
di effetti solide e digitali più moderne utilizzano un tampone registrato,
per emulare l’effetto della puntina di riproduzione delle vecchie unità di
ritardo. Il segnale in entrata è memorizzato e riprodotto a seconda
delle modifiche ai parametri che controllano l’effetto eco.
Ci sono molte applicazioni comuni del ritardo ma ce ne sono un paio che sono più prominenti di altre.
Forse, l’esempio più iconico del ritardo è l’effetto slapback utilizzato nei dischi rock dei primi anni cinquanta: in particolare quelli di Sam Phillips e di artisti della Sun Records come Elvis.
Lo
slapback è raggiunto riproducendo il segnale bagnato tra i 70 e i
120 millisecondi dopo la riproduzione del segnale asciutto. Il risultato è un
effetto di raddoppio rapido che riempie un arrangiamento con veloci
ritardi sottili e un rapido decadimento.
Gli usi più pronunciati
del ritardo si sono diffusi con il dub e il reggae negli anni settanta e ottanta.
Gli effetti del ritardo sono molto più presenti in questi esempi, poiché i suoni sono ripetuti, echeggiati e rimandati indietro, per
ottenere una stratificazione più ricca e creare una sinfonia ritmica di
psichedelia.
Gli effetti di ritardo più famosi (come questi) risuonano ancora oggi in tutta la musica e danno ai musicisti un’intera gamma
di possibilità su cui sperimentare. Anche l’arrangiamento più semplice
può essere costruito usando tecniche di ritardo creativo.
Gli
utilizzi più brevi del ritardo, come gli effetti slapback o il raddoppio, sono
utili per definire una performance, in particolare vocale o di
chitarra.
I ritardi trascinati con puntine di riproduzione multiple sono utilizzati per la creazione di nuovi ritmi e strati. I ritardi con puntine di riproduzione multiple sono comuni nel dub e nella techno, per creare linee vorticose di sintetizzatore, comuni in entrambi i generi.
06 December 2024
Zoom Workplace è un software proprietario di videotelefonia sviluppato dalla Zoom Communications. Il piano gratuito consente fino a 100 partecipanti simultanei, con una limitazione di tempo di 40 minuti. Gli utenti hanno la possibilità di effettuare l’upgrade sottoscrivendo un piano a pagamento, il più alto dei quali supporta fino a 1.000 partecipanti simultanei per riunioni della durata massima di 30 ore.
Una versione beta di Zoom – che poteva ospitare conferenze con un massimo di 15 partecipanti video – è stata lanciata il 21 agosto 2012.
Il 25 gennaio 2013 è stata rilasciata la versione 1.0 del programma, con un aumento del numero di partecipanti per conferenza a 25. Entro la fine del suo primo mese, Zoom aveva 400.000 utenti. Entro il 2013, Zoom aveva più di un milione di utenti. Dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, entro il febbraio del 2020, Zoom aveva guadagnato 2,22 milioni di utenti nel 2020, più utenti di quanti ne avesse accumulati nell’intero 2019. Nel marzo del 2020, l’applicazione Zoom è stata scaricata 2,13 milioni di volte.
Durante la pandemia di Covid-19, si è registrato un notevole aumento dell’uso di Zoom per il lavoro da remoto, l’istruzione a distanza e le relazioni sociali online. Zoom è stata una delle applicazioni mobili più scaricate al mondo nel 2020, con oltre 500 milioni di download.
Nell’aprile del 2020, Zoom aveva più di 300 milioni di partecipanti alle riunioni giornaliere (calcolati come il numero di volte in cui qualcuno partecipa a una riunione, il che può accadere più volte al giorno).
02 December 2024
Sbaglio o qualche tempo fa, hai affermato di non utilizzare né gli effetti né le automazioni?
Non sbagli. Era il 26 settembre 2024 (settantanovesimo anniversario della morte di Béla Bartók), quando ho affermato ciò…
È ancora così?
Fondamentalmente, sì… ma sono aperto al cambiamento, essendo io un uomo sano di mente.
Ti affascina, l’idea del suono inserito in una stanza anecoica o in un deserto o in un campo libero?
Sì, il che non toglie che potrei tornare al più familiare utilizzo di riverberi, ritardi, stanze eccetera… Si vedrà.
Grazie.
Di nulla.
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