30 March 2025

L’uomo in fuga è un romanzo di fantascienza scritto da Stephen King e pubblicato con lo pseudonimo di Richard Bachman, nel 1982.
In Italia, il romanzo fu pubblicato per la prima volta il 22 gennaio 1984, nella collana fantascientifica Urania (n. 962) ma sono state numerose le successive ristampe.
Nel 1987, dal libro è stato liberamente tratta la pellicola L’implacabile, con protagonista Arnold Schwarzenegger.
Il romanzo è strutturato in 101 capitoli intitolati, come un conto alla rovescia, da «Meno 100» a «0».
Il romanzo è ambientato nel 2025, teatro di una vita da incubo in cui la televisione tridimensionale domina totalmente la mente e le funzioni umane. Secondo il testo, a quel tempo, è obbligatorio possedere una tivù in ogni casa, anche se è ancora concesso spegnerla (in questo, più ottimista di 1984 di George Orwell: ogni abitante deve avere uno schermo e non può spegnerlo). I giochi televisivi sono agghiaccianti: devono esserlo, per distrarre la gente dall’orrore della realtà, una realtà che è difficile dimenticare e dalla quale solo il superficiale sfarzo dello show può temporaneamente salvare. Al posto di film e telefilm, in cui tutto era «finto» e i protagonisti erano attori che recitavano una parte, ora la Tv trasmette vicende reali. Il protagonista, Ben Richards, ha bisogno di soldi per la figlia Cathy, affetta da polmonite. Non volendo che la moglie Sheila continui a prostituirsi per pagare le bollette, Richards si presenta alla Games Federation, casa di produzione di molte gare violente in Tv. I partecipanti vincono soldi, se sopravvivono ai «giochi» in cui sono coinvolti, ad esempio, un cardiopatico dovrà rispondere a una serie di domande mentre corre su un cilindro rotante («il Macinadollari»). Dopo rigorosi test, fisici e mentali, Richards è selezionato per il più importante di questi giochi, L’uomo in fuga. Per giocare, Richards è dichiarato nemico dello Stato e quindi rilasciato. Gli sono concesse 12 ore di vantaggio, prima che un gruppo di persone chiamato «i cacciatori» (una sorta di addestratissimo corpo di polizia) inizi a cercarlo per ucciderlo. I partecipanti guadagnano 100 dollari per ogni ora in cui sopravvivono, 500 per ogni poliziotto che uccidono e un miliardo di dollari se riescono a sopravvivere per l’intero mese (cosa cui nessuno si è mai neppure avvicinato). Tuttavia, il gioco non è limitato solo a questi giocatori – la Tv paga i cittadini d’America per segnalazioni del fuggitivo o per informazioni che portino direttamente alla sua fine. Il «fuggitivo» può andare ovunque nel mondo, se riesce a viaggiare in modo anonimo. Ogni giorno, il corridore deve girare due brevi filmati che deve spedire allo show. Se non lo fa, l’erogazione del premio è interrotta. Qui si nasconde il fallimento dei precedenti partecipanti: nonostante il presentatore giuri il contrario, non appena una cassetta è ricevuta, i cacciatori sanno immediatamente (dal bollo postale) la posizione approssimativa del fuggitivo. Appena è catturato, il partecipante è ucciso in diretta Tv. Generalmente, ci sono due giocatori rilasciati contemporaneamente, una riserva in caso che il primo sia ucciso troppo presto. Richards riesce a evitare i cacciatori per più di nove giorni, viaggiando da New York a Boston, fino a raggiungere Portland, nel Maine. Durante una violenta caccia, in cui Richards è ferito, prende un ostaggio, Amelia Williams, come scudo fino all’aeroporto di Portland. Nonostante Amelia non conosca Richards e rifiuti di credere alla sua storia, lo aiuta a prolungare la sua sopravvivenza. Richards si ritrova in un faccia a faccia con il capo dei cacciatori, Evan McCone e, tentando di ottenere un aereo, dichiara di avere addosso molto esplosivo.

27 March 2025

Ciao.
Ciao.
Che fai?
Ascolto Feeding The Monkies At Ma Maison (2011).
Ti piace?
Sì.
Che ore sono?
Le sedici e cinquantatré.
Come sta la Di Lorenzo Special (2017)?
Al di là del bene e del male.
Che farai dopodomani?
Andrò a un matrimonio.
Oggi è stato pubblicato il tuo ennesimo singolo, giusto?
Sì.
Quale?
Si tratta de L’ultimo dei cani (2025).
Che genere di musica è?
Dilorenziana.
Che significa?
Quello che ho scritto.
Ti piacerebbe esibirti come pianista, come facevi fino a dodici anni fa?
No.
Che cosa ti piace fare?
Guidare la moto, comporre musica, produrre musica, bere birra… varie cose…
Qual è il tuo strumento?
Il mio strumento è la Daw basata su computer.
Qualche rancore?
No.
Che cosa cambieresti, di codesta vita?
Nulla.
Che cos’è, la verità?
Una bugia.
Adesso, che fai?
Ascolto Buffalo Voice (2011).
Preferisci la versione del 1994 o quella del 2011?
Quella del 1994.
Dov’eri, esattamente 31 anni fa?
A Londra.
In quale quartiere?
Finsbury Park.
Credi in Dio?
No.
Credi in Satana?
No.
Credi nell’aldilà?
No.
In cosa cazzo credi?!
In niente.
Degli infiniti brani che hai composto, quale ti piace di più?
Non saprei e comunque, non sono infiniti.
Quanti sono, esattamente?
Circa 350.
Qual è il tuo nome?
Marcello.
Ti rappresenta?
La domanda non ha senso, quindi non rispondo.
Adesso, che fai?
Ascolto Secular Humanism (2011).
Che ne pensi, dell’idea zappiana secondo cui, «tutta la sua musica è un’unica composizione»?
Affascinante.
Potrebbe valere anche per la tua?
Volendo, sì…
Preferisci L’ultimo dei cani (2025) o Nautilus (2002)?
Preferisco L’ultimo dei cani.
Ho notato che non utilizzi gli autobus, quando missi un brano.
Falso: utilizzo l’autobus del missaggio, chiamato anche «uscita stereo».
Come mai ti limiti a codesto, unico autobus?
Non sopporto le cose inutili e amo il minimalismo. Se è vero – come sostiene qualcuno – che non bisognerebbe fare alcuna elaborazione nei singoli autobus dedicati a certi gruppi di tracce, allora a che cazzo servirebbero, codesti autobus? Solo al controllo collettivo del volume? Posso farne a meno, poiché mi basta selezionare quelle due o tre tracce e a quel punto, i rispettivi cursori si abbasseranno e alzeranno insieme e in proporzione.
E perché accetti l’unico autobus del missaggio, allora?
Perché mi piace l’idea che tutte le tracce siano compresse ed equilibrate, senza alcun trattamento di favore destinato ad alcune tracce ma non ad altre.
Adesso, che fai?
Ascolto Night School (1986).
Che facevi, nel 1986?
Componevo Nice.
Può bastare.
Concordo.

23 March 2025

Le cinque chiavi del terrore è una pellicola horror britannica del 1965, la prima prodotta dalla Amicus Productions, diretta da Freddie Francis. Trama In uno scomparto di un treno, al binario di una stazione di Londra, si trovano cinque estranei. Poco prima della partenza, un sesto personaggio dall’aspetto misterioso si unisce al gruppo. Dichiara di essere il dottor Shock e si offre di leggere il futuro ai presenti, per mezzo dei suoi tarocchi, che egli chiama «le chiavi del terrore». È sufficiente, spiega, che una persona tocchi tre volte il mazzo e le carte le sveleranno il futuro: le prime quattro prevederanno gli eventi e la quinta offrirà, qualora esista la possibilità, un suggerimento su come cambiarli. Uno per volta, i passeggeri toccano le carte: il destino di ognuno è presentato in un diverso episodio. L’uomo lupo L’architetto Jim Dawson, tornato nella sua casa d’origine, ormai venduta a una ricca e affascinante vedova, per apportare delle modifiche, dovrà affrontare un licantropo, proprietario originario a cui fu sottratta la casa dalla famiglia di Dawson e protetto dalla donna. La vite rampicante Bill Rogers, in compagnia della sua famiglia, sarà attaccato, al rientro dalle vacanze estive, da rampicanti che potranno essere sconfitti solamente tramite l’utilizzo del fuoco, strumento di paura per qualsiasi essere vivente. Voodoo Biff Bailey, trombettista, ottiene un ingaggio ad Haiti, assieme alla sua band. In cerca di divertimento, è avvertito di tenersi alla larga dal voodoo ma assiste ugualmente ad uno dei riti. Riorchestrare – per i suoi fini – la musica sentita in quel contesto, non sarà senza conseguenze. La mano strisciante Franklyn Marsh, famoso critico d’arte, dopo aver impietosamente giudicato le opere del pittore Eric Landor, sarà perseguitato dalla mano mozzata di questi. Il pittore aveva deciso di uccidersi dopo aver perso la mano, poiché investito dal critico. Vampiro Bob Carroll, giovane medico trasferitosi in una nuova casa assieme alla moglie, con l’ausilio del dottor Blake, si renderà conto di aver sposato un vampiro. Sarà proprio Blake a invogliare il collega ad uccidere – tramite un pugnale in legno – la moglie, per poi far credere alla polizia che il giovane sia pazzo, poiché, nella cittadina in cui vivono, «non vi è posto né per due medici né per due vampiri».

10 March 2025

L’Inps è il principale ente previdenziale del sistema pensionistico pubblico italiano, al quale devono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati e quei lavoratori autonomi per i quali non sia prevista una propria cassa previdenziale autonoma. L’Inps è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il primo sistema di garanzie pensionistiche – destinato ai soli impiegati del pubblico e ai militari – è del 1895, del quarto governo Crispi. Tre anni dopo, il primo governo Pelloux estenderà le coperture a una serie di categorie lavorative e fonderà un ulteriore ente di previdenza sociale. Infine, nel 1919, il governo Orlando imporrà il sistema a tutte le imprese come obbligatorio, anche se ciò avvenne con legge solo nel 1923, durante il governo Mussolini.

07 March 2025

Tom Wilson (1931-1978) è stato un produttore discografico statunitense. Divenne celebre per il lavoro svolto negli anni sessanta con artisti come Bob Dylan, Frank Zappa, Simon & Garfunkel e i Velvet Underground. Fu uno dei primi produttori discografici di colore a raggiungere una certa fama all’interno del mondo del rock. Wilson nacque nel 1931 da Tom e Fannie Wilson. Crebbe a Waco, Texas, dove frequentò la A.J. Moore High School ed era membro della Chiesa Battista della Nuova Speranza. Mentre frequentava la Fisk University, Wilson fu invitato ad Harvard, dove iniziò a essere coinvolto nella musica, tramite la Harvard New Jazz Society e la stazione radio Whrb. Dopo essersi laureato ad Harvard, creò la Transition Records, piccola casa discografica con la quale aveva in mente di ospitare i maggiori talenti contemporanei del jazz sperimentale. L’etichetta discografica riuscì a produrre parecchi dischi, inclusi Jazz by Sun Ra, di Sun Ra e l’albo Jazz Advance, di Cecil Taylor, discreti successi underground. Il lavoro svolto con la Transition Records lo aiutò ad essere assunto alla United Artists Records nel 1957. Lavorò poi come produttore di diverse etichette di musica jazz, tra cui la Savoy Records, attraverso la quale tornò a lavorare con Sun Ra. Come produttore esecutivo alla Columbia Records, Wilson fu uno dei primi scopritori del folk-rock, producendo ben tre albi di Bob Dylan: The Times They Are A-Changin’, Another Side Of Bob Dylan e Bringing It All Back Home, insieme al singolo Like a Rolling Stone. Wilson produsse anche le quattro tracce finali dell’albo The Freewheelin’ Bob Dylan, subentrando a John Hammond come produttore di Dylan nel 1963. Nel 1964, Wilson produsse l’albo di debutto del duo Simon & Garfunkel, Wednesday Morning, 3 A.M., che conteneva la famosa The Sound of Silence. Ispirato dal notevole successo che stavano avendo i The Byrds, grazie alla loro versione folk rock del brano Mr Tambourine Man, di Bob Dylan, Wilson trasformò l’originale versione acustica della canzone del duo, sovraincidendo una strumentazione elettrica a loro insaputa, facendola diventare un successo da primo posto in classifica, contribuendo a lanciare definitivamente il folk rock nel mercato discografico. Simon & Garfunkel, che all’epoca avevano deciso di dividersi, si riunirono dopo il successo del brano e iniziarono una proficua carriera ricca di soddisfazioni. Dopo aver lavorato con Wilson, sia Dylan sia Simon & Garfunkel decisero di lavorare con un altro produttore della Columbia, Bob Johnston, che produsse molti loro lavori futuri. Nel 1966, Wilson portò i Mothers of Invention alla Verve Records, dove produsse il loro albo di debutto Freak Out! (anche se in seguito si è vociferato che la maggior parte del lavoro sia stato fatto in realtà dallo stesso Frank Zappa). Inoltre, produsse i primi due dischi dei Velvet Underground, Projections dei The Blues Project e co-produsse (insieme a Chas Chandler) l’omonimo primo albo dei Soft Machine. In seguito, la sua carriera sembrò andare in declino sempre più, a causa, si disse, della sua passione smodata per le donne e l’alcol. Wilson morì a causa di un attacco cardiaco a Los Angeles, nel 1978. Wilson è stato uno dei produttori più importanti (insieme a Phil Spector, George Martin, Brian Wilson e Teo Macero), nel panorama musicale degli anni sessanta. Di lui si diceva che avesse l’istinto di «mettere insieme le persone giuste per i giusti fini». Wilson diede un importante contributo al suono rock’n’roll di Dylan, producendo – nel 1965 – il suo disco Bringing It All Back Home. In una intervista del 1969 alla rivista Rolling Stone, Jann Wenner chiese a Dylan: «Wilson afferma di essere stato lui ad indirizzare la tua svolta verso il rock. È vero?». Dylan rispose: «Ha detto così? Se lo dice lui… [risata] Diede un certo contributo. Questo è vero. Lo ammetto. Aveva un sound particolare, in testa». Frank Zappa disse: «Tom Wilson era un grande. Aveva una visione, capite? e stava davvero dalla nostra parte… Mi ricordo che la prima canzone che registrammo fu Any Way The Wind Blows ed era okay. Poi facemmo Who Are The Brain Police? e vidi Wilson oltre il vetro che immediatamente prese in mano il telefono e telefonò a New York, cercando di addolcire loro (ai dirigenti) la pillola, penso. Wilson stava rischiando davvero. Metteva in gioco il suo posto di lavoro, producendo il nostro albo.»

02 March 2025

La prima postazione di lavoro audio digitale fu sviluppata da Bob Ingebretsen e Jim Youngberg (della Soundstream) negli ultimi anni settanta, usando un mini elaboratore Pdp-11 della Digital Equipment Corporation. Essa montava un apposito programma intangibile chiamato Dap, progettato per il montaggio audio digitale e il processamento di effetti. Un oscilloscopio a memoria – collegato al mini elaboratore – aveva la funzione di mostrare la forma d’onda del segnale. Le modifiche si apportavano digitando comandi di tre lettere su un terminale separato e si potevano verificare con l’ausilio dell’ascolto e dell’oscilloscopio. Le informazioni audio si immagazzinavano su unità di dischi rigidi Braegen, trasferite sui supporti attraverso i registratori a nastro proprietari della Soundstream, usando un’interfaccia nastro-disco Unibus, sempre di progettazione dell’azienda. La Soundstream sviluppò per questo sistema anche un’interfaccia digitale-analogico, per interfacciarsi comunque a registratori a nastro convenzionali. Nel 1981, Roger Nichols costruì una postazione di lavoro audio digitale di sua progettazione, usando un elaboratore basato sul bus S-100 con un disco rigido Micropolis da 8 pollici e 32 Mb, per immagazzinare l’informazione audio. Esso si interfacciava digitalmente a un registratore a nastro digitale multitraccia 3M nel suo studio e si usava per modificare l’audio in uscita dal registratore. Il sistema di Nichols fu usato durante la registrazione e la produzione dell’albo The Nightfly (1982), di Donald Fagen. Verso la fine degli anni ottanta, gli elaboratori di livello consumer come l’Apple Macintosh o il Commodore Amiga cominciarono ad essere abbastanza potenti da poter gestire processi di montaggio audio digitale. Soundedit della Macromedia fu il primo programma intangibile per il montaggio audio ad apparire per Macintosh, nel 1986 ma l’idea prese piede l’anno successivo, grazie alla Digidesign, che nel 1987, introdusse Sound Tools, uno dei primi prodotti comprensivi di software e hardware per il montaggio audio su elaboratori Apple. La sua componente software era stata chiamata Sound Designer Ii, essendo fondamentalmente un aggiornamento del programma intangibile Sound Designer, che si usava per modificare campioni audio per campionatori come l’E-mu Emulator Ii e l’Akai S900. Sound Tools era il predecessore dell’attuale sistema Pro Tools. Molti dei maggiori studi di registrazione passarono al digitale, perché la Digidesign aveva modellato il programma intangibile di Pro Tools basandosi sul tradizionale flusso di segnale e sul metodo che caratterizzava pressoché tutti i dispositivi per la registrazione analogici. Fino a quel momento, la maggior parte delle Daw erano basate su Mac (Pro Tools, Studer Dyaxis, Sonic Solutions eccetera). Intorno al 1992, cominciarono a emergere le prime Daw basate su Windows, da compagnie come la Soundscape Digital Technology, la SaDiE e la Spectral Synthesis. Tutti i sistemi, a quel tempo, utilizzavano parti fisiche dedicate, per l’elaborazione audio. Il primo prodotto con programma intangibile dedicato esclusivamente a Windows, introdotto nel 1993, fu Samplitude Studio (il quale esisteva già nel 1992 come editor audio per il Commodore Amiga). Nel 1994, una compagnia chiamata Osc produsse un’applicazione per il montaggio e la registrazione a 4 tracce, chiamata Deck, per la Digidesign, che fu impiegata nella produzione dell’Lp Freakshow, dei Residents. Un’altra applicazione (solo software) per il montaggio audio, Software Audio Workshop, fu realizzata nel 1994 dalla Iqs ed era in grado di registrare, modificare e missare 4 tracce audio.

01 March 2025

Il pianoforte digitale è uno strumento a tastiera integralmente elettronico, mirato a riprodurre le sonorità e il tocco del pianoforte acustico. L’uscita Midi offre la possibilità di connessione ad altri strumenti elettronici e a personal computer.

Il pianoforte elettrico è uno strumento a tastiera amplificato elettricamente per mezzo di pick-up, molto in voga negli anni sessanta e settanta.

La tastiera elettronica è uno strumento musicale elettronico in grado di emettere diversi tipi di suoni attraverso un sintetizzatore comandato da tasti analoghi a quelli del pianoforte. La maggior parte dei modelli necessita di essere collegata a cuffie o impianti di amplificazione esterni.
A partire dalla fine degli anni ottanta, i sintetizzatori sono quasi sempre dotati di connessioni Midi, uno standard la cui funzione è quella di far scambiare messaggi tra strumenti diversi: con esso si può, per esempio, suonare un sintetizzatore tramite i tasti di un’altra tastiera, se i due strumenti sono opportunamente collegati.
L’uso del termine pianola per riferirsi a questi strumenti è improprio: la pianola è infatti un pianoforte meccanico, diffuso nel primo Novecento e che non ha nulla a che fare con le tastiere elettroniche.

Il campionatore è uno strumento musicale elettronico che è in grado di acquisire suoni in formato digitale.
Una forma primitiva di strumento musicale basato su campioni di suono fu il Mellotron (successivamente ribattezzato Novatron), prodotto nel Regno Unito a partire dal 1963: era uno strumento a tastiera che recava sotto ogni tasto uno spezzone di nastro dove era stata pre-registrata la nota dello strumento. Il Mellotron, tuttavia, non può essere definito un campionatore, in quanto si limitava a riprodurre suoni registrati a parte.
Il primo vero campionatore fu il Cmi della ditta australiana Fairlight, sviluppato nei primi anni ottanta.
Il sintetizzatore è uno strumento musicale elettronico che appartiene alla famiglia degli elettrofoni. È un apparato in grado di generare segnali elettrici, sotto il controllo di un operatore o di un segnale a bassa frequenza automatizzato. Si tratta di uno strumento che può generare imitazioni di strumenti musicali reali o creare suoni ed effetti non esistenti in natura. Attualmente, troviamo anche sintetizzatori virtuali (Vst, Au, Rtas), che assolvono a questo compito interamente a livello software e che si appoggiano a schede sonore interne o esterne, collegate a un personal computer. Un organo elettronico è uno strumento a tastiera derivato da strumenti precedenti come l’armonium, l’organo a canne e l’organo da teatro. Tale strumento fu originariamente progettato per imitare l’organo a canne, l’organo da teatro, le sonorità delle big band e delle orchestre. Con il tempo, l’organo elettronico si sviluppò in tre distinte direzioni: i) organi elettromeccanici in stile Hammond, molto utilizzati nei generi di musica jazz, gospel, pop e rock, ii) organi elettronici ad uso domestico, come gli organi combo, gli organi da casa o, più avanti, gli organi digitali; iii) organi elettronici da chiesa, che imitano i classici suoni dell’organo a canne e sono usati principalmente nelle funzioni religiose e nelle chiese.

Stamattina, hai eliminato il tuo singolo Sidereal Impotence (2024)! Sì. Perché? Il missaggio era sbilanciato verso sinistra. Capisco. Ti fa...