La vita è bella.
30 April 2025
La vita è bella.
28 April 2025
Nulla in particolare. Mi limito a seguire il mio istinto, come sempre. Diciamo che in certe produzioni, il difetto è più evidente, mentre in altre è più occultato. Inoltre, tengo conto dell’importanza del brano da mantenere o eliminare. Sidereal Impotence non era niente di troppo impegnativo, quindi «non piango la sua scomparsa».
Capisco. Quand’è che ti sei accorto di codesto tipo di problema, nelle tue produzioni?
Me ne sono accorto quando un mio ascoltatore ha elogiato «il basso a sinistra», nel singolo Nana (2025): io il basso lo avevo collocato al centro, durante il missaggio di quel pezzo, quindi… mi sono reso conto del fatto che qualcosa non quadrava! Allora, ho indagato e ho scoperto un mio errore ricorrente, che a sua volta produceva altri errori.
Ti va di essere più specifico?
No.
Che ore sono?
Le undici e trentanove.
Droghe assunte oggi?
Caffè e acqua frizzante.
Mi parli della tua postazione di lavoro audio digitale?
No.
Quali società sono implicate?
La Apple, la Auratone, la Arturia e la LogicKeyboard.
E la M-Audio?
Da qualche tempo, ne faccio a meno, quindi non la nomino più. Il mio controllore Midi da tastiera si trova nella mia libreria cartacea, a prendere polvere insieme ai libri!
Capisco. Che hai fatto, ieri?
Sono stato al Saloon…
Da solo?
No.
Adesso, che ore sono?
Le dodici e ventitré.
Sbaglio o… hai eliminato anche Nana?
Non sbagli. L’ho fatto dieci minuti fa.
In questo caso, che parametri hai usato?
Sempre gli stessi: in parte, il mio istinto; in parte, il fatto che Nana non era un brano al quale tenessi particolarmente; in parte, il fatto «simbolico» che… è stato proprio grazie a codesto brano, che ho scoperto il mio errore ricorrente.
Quando è successo, che quel tuo fan ha elogiato «il basso a sinistra»?
Il primo marzo duemilaventicinque.
Grazie.
Di nulla. Ah, per la cronaca: alle 12,44, ho eliminato anche Il colore del male (2025).
Per la serie: non c’è due senza tre.
Esatto.
25 April 2025
Nel 1999, Arved Ashby ha cercato di dimostrare come Zappa smontasse gli ideali musicali e sociali in rapporto all’orchestra. Ciò si otteneva evitando l’«iper-raddoppio», con la sua intrinseca evocazione del «sublime».
Ashby ha definito il processo di iper-raddoppio, affermando che «funge da fondamento sonoro per il sinfonico e il sublime… ma anche da base sonora per l’astrazione feticistica del lavoro e per la musica orchestrale.»
L’analogia è attinente all’idea marxista di «astrazione dal lavoro», laddove l’elevazione a feticcio della presentazione esteriore è rimossa dal lavoro effettivo.
Il significato implicito è l’esaltazione dell’orchestra, che funziona come un trascendentale idealistico, il che è essenzialmente un concetto della fine del Xviii secolo e dell’inizio del Xix secolo.
Ashby ha illustrato una serie di collegamenti con il processo di iper-raddoppio: psico-acustiche, culturali, stilistiche e socio-economiche… ma il fulcro principale dell’argomentazione era coerente con il marxiano «feticismo della merce». Con questo in mente, l’autore ha esaminato una varietà di attributi orchestrali (o «anti-orchestrali») presenti in alcuni brani zappiani e ha dimostrato il rifiuto delle norme convenzionali, nell’«anti-raddoppio» di Zappa.
In questo contesto, l’«anti-raddoppio» non è l’impedimento del raddoppio in quanto tale ma si distingue per il suo evitare che più strumenti condividano il rapporto all’unisono e all’ottava, il quale personifica la lucentezza del conformismo borghese e la grandiosità dell’orchestra sinfonica. Il raddoppio avviene, invece, in modo meno ortodosso.
La differenza essenziale risiede nella combinazione degli strumenti e nel modo in cui Zappa sfrutta le qualità timbriche di ciascuno di essi, in modo che ogni strumento non sia avvolto acusticamente da numerose sollecitazioni di sé stesso.
Le combinazioni insolite e le caratteristiche individuali degli strumenti creano un’estetica anti-orchestrale.
Ashby afferma: «Questa è musica d’insieme che cerca di riportare l’ascoltatore a una pratica musicale perduta da tempo e a una cultura fondata sul valore d’uso… che cerca di smascherare il lavoro dei musicisti.»
Da qui, l’ulteriore rafforzamento dell’analogia tra astratto e lavoro.
In termini di «anti-orchestrazione», Ashby si riferisce alla pratica zappiana di applicare melodie chitarristiche agli strumenti orchestrali e a come il compositore cerchi di superare alcune delle differenze meccaniche.
24 April 2025
L’International Music Score Library Project (Imslp), il cui nome è in onore di Ottaviano Petrucci, è un progetto che si prefigge lo scopo di creare una biblioteca online di spartiti musicali di pubblico dominio, basato sullo stesso principio wiki di Wikipedia. Lanciato il 16 febbraio 2006, sono state inserite in esso più di 210.000 opere di più di 25.000 compositori (al dicembre 2022), rendendolo una delle maggiori collezioni di spartiti liberi e gratuiti online. Il progetto contiene in prima linea scansioni di vecchi spartiti non più soggetti al copyright, diversamente dal progetto Mutopia, che raccoglie solo spartiti riscritti al computer. In singoli casi, il copyright o i diritti d’autore sono decaduti solo negli Stati Uniti o in Canada ma non negli altri Paesi. Oltre agli spartiti di pubblico dominio, sono ammesse anche opere di compositori contemporanei pubblicate sotto licenza Creative Commons. Le pagine di discussione associate a ogni pezzo sono a disposizione, allo scopo di discutere e scambiare idee sulla musica. È disponibile, inoltre, un forum di discussione, anche in italiano. Uno dei maggiori progetti dell’Imslp è l’inserimento delle opere complete di Johann Sebastian Bach nella Bach-Gesellschaft Ausgabe (1851-99). Il 3 novembre 2008, questo progetto è stato dichiarato concluso.
22 April 2025
Il Fender Rhodes è un particolare tipo di pianoforte elettrico. Per il suo suono caratteristico, è stato usato spesso nella musica jazz e rock, a partire dagli anni sessanta.
Il piano Fender Rhodes fu inventato negli anni quaranta da Leo Fender e Harold Rhodes; il suo principio di funzionamento è derivato sia dalla celesta sia dalla chitarra elettrica. L’azione è simile a quella di un pianoforte tradizionale ma, mentre in quest’ultimo, la pressione sui tasti causa la percussione di alcune corde metalliche da parte di un martelletto ricoperto di feltro, nel Fender Rhodes, i martelletti ricoperti di feltro percuotono sottili cilindretti metallici, per creare un suono metallico. Questi sono accoppiati, in modo simile ai due rebbi di un diapason, con sbarre metalliche ritorte e accordate, poste sopra ogni cilindretto, con cui entrano in risonanza, creando un effetto morbido e gradevole. Nel corso degli anni, sono state prodotte varie versioni di Fender Rhodes, denominate Mki, Mkii, Mkiii eccetera, a seconda dei materiali utilizzati e dei nuovi processi impiegati per la loro produzione. Questo piano elettrico è diventato famoso al grande pubblico nella pellicola The Blues Brothers, suonato da Ray Charles.
15 April 2025
14 April 2025
Anche in Italia, sono sorte molte polemiche riguardanti il tema delle condizioni di lavoro nella catena Lidl, al punto che nel 2003, il giudice del lavoro del tribunale di Savona ha emesso una sentenza di condanna contro la Lidl, per attività antisindacale. La rivista Altroconsumo ha spesso posizionato i prodotti Lidl nella parte alta delle proprie classifiche (per esempio: crema solare, prosciutto a fette, sacchetti, detersivi per lavastoviglie, burro e altri). La Lidl è accusata di usare strategie aggressive nei confronti dei fornitori, al fine di mantenere bassi i prezzi al consumatore. La catena non consentirebbe l’apertura di rappresentanze sindacali nei propri punti vendita italiani, usando lo stratagemma di non assumere più di 10 unità per punto vendita; inoltre, avrebbe comportamenti vessatori verso le maestranze. La Lidl è stata condannata dal tribunale di Trento, per aver multato dipendenti che scioperavano. In Spagna, molti agricoltori hanno chiesto di boicottare la catena, dato che, abusando della sua posizione dominante, ha fortemente depresso i prezzi di frutta e verdura.
08 April 2025
03 April 2025
L’effetto Zeigarnik, dal nome della psicologa lituana Bluma Zeigarnik, è la tendenza a ricordare i compiti o le azioni incompiute o interrotte con maggior facilità di quelle completate. La psicologa Bluma Zeigarnik studiò il fenomeno partendo dalle osservazioni dello psicologo gestaltiano e suo professore Kurt Lewin. Nel 1927, pubblicò uno studio che descrive il fenomeno che prese il suo nome. Zeigarnik aveva notato che, in un ristorante affollato, un cameriere ricordava tutte le ordinazioni parzialmente eseguite, mentre non ricordava niente delle ordinazioni già concluse. Per realizzare il suo studio, la Zeigarnik affidò a diversi soggetti una serie di 18-22 esercizi da completare (enigmi, giochi, problemi aritmetici). I soggetti alla fine dell’esperimento si ricordavano due volte di più gli esercizi non conclusi rispetto a quelli completati con successo. L’effetto Zeigarnik descrive come la mente umana ha più facilità a continuare un’azione già cominciata e portarla a termine, piuttosto che dover affrontare un compito partendo da zero. Infatti, quando si incomincia un’azione, si crea una motivazione per portarla a termine che rimane insoddisfatta, se l’attività è interrotta. Sotto l’effetto di questa motivazione, un compito interrotto rimane nella memoria meglio e più profondamente di un’attività completata. L’effetto Zeigarnik è il fenomeno psicologico alla base del funzionamento in narrativa del cliffhanger. Proprio sfruttando il meccanismo dell’effetto Zeigarnik, nelle telenovele, gli episodi si interrompono con classici cliffhanger, lasciando incompiuta la trama dell’episodio, al fine di spronare lo spettatore a seguire l’episodio successivo.
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