30 July 2024

Perché hai eliminato il singolo Kasus Pathos (Prog Trio Version)?
Non mi piaceva più.
Perché?
Credo che il missaggio fosse abbastanza insoddisfacente.
Capisco… ma anche altri tuoi vecchi singoli presentano dei missaggi che lasciano un po’ a desiderare…
Lo so ma non posso eliminare tutto quello che ho fatto! Diciamo che decido caso per caso e che mi lascio guidare dal mio istinto.
Da dove viene il tuo istinto?
Dal mio corpo, ergo dalla mia interezza.
Perché hai eliminato il singolo Kasus Pathos (Flute Trio Version)?
Non mi piaceva più.
Come mai?
Le parti legate avevano un attacco lento, il che mi infastidiva.
E le parti staccate?
Quelle andavano bene ma questo non cambia ciò che ho appena scritto.
Perché hai eliminato il singolo Marco Annibali?
Non mi ha mai convinto, nonostante il brano piacesse moltissimo a un oboista di mia conoscenza, il quale voleva pure registrarlo…
Hai eliminato soltanto il singolo o la composizione stessa?
Entrambe le cose.
Ne consegue che lo spartito di codesto brano non esiste più…
Esatto.
Quali altri brani e/o singoli hai eliminato?
Ho perso il conto, non sono più molto accurato, in certe cose. Se una cosa non mi piace più, la elimino e non ci penso più.
Secondo te, che valore hanno gli scritti anonimi?
Nessuno.
Da zero a nove?
Zero.
Che differenza c’è tra una lettera anonima e una recensione anonima?
Nessuna. 
Di che cosa può parlare una persona anonima, senza diventare scorretta e, quindi, degna di disprezzo?
Di altre persone anonime oppure di sé stessa.
Sei felice?
Sì, nonostante tutto.
Ho notato che da qualche tempo, non commenti più, presso il canale YouTube Mutandone Spaziale.
È vero.
Come mai?
Nella sezione commenti di quel canale, c’è un certo cattivo odore, dovuto agli interventi anonimi di una creatura anonima particolarmente disgustosa, quindi me ne sto alla larga.
Intolleranza?
No, no… si tratta solo del bisogno di respirare aria pulita.
Capisco. Che ore sono?
Le diciassette e quarantaquattro.
Quanti gradi ci sono, qui a Catania?
Trentadue.
Soffri?
No.
Come sta il tuo minibar della Monster Energy?
Al di là del bene e del male.
Provi odio per qualcuno?
No.
Provi odio per qualcosa?
No.
Sei soddisfatto, dei tuoi diffusori acustici Auratone 5C?
Molto.
Che cos’è «Dio»?
Una favola per ritardati.
Grazie.
Di nulla.

25 July 2024

Qual è la causa dell’emozione?
La complessità del corpo.
Che cosa intendi per «complessità del corpo»?
Il risultato delle dinamiche fisiologiche.
Cioè?
Il nostro essere. L’emozione dell’ira – ad esempio – da dove viene? Dal coordinamento delle energie e dei sistemi fisiologici. E codesto coordinamento che tipo di scansioni ha? Soggettive. Spiegati meglio! Come eterna riproposta dell’energia pulsionale che cambia intensità. E perché codesta energia pulsionale cambia intensità? Perché è in rapporto con le infinite metamorfosi possibili. E da che cosa dipendono codeste infinite metamorfosi possibili? Dalle infinite combinazioni biologiche e dalle infinite combinazioni neurali. Che cos’è la parola pronunciata? Il riflesso in suoni di uno stimolo nervoso. E la parola scritta? Il riflesso in gesti (scrittura) di uno stimolo nervoso. Secondo te, il padre della filosofia è una sorta di «istinto alla conoscenza»? No. Un altro istinto si è servito della conoscenza come di uno strumento. Sintetizzando, la causa dell’emozione è il corpo? Esattamente.

23 July 2024

Una delle cose più inquietanti dell’idiota anonimo (*1994) è il vederlo ripetere – come un fottuto disco rotto – frasi senza senso come, «Se una persona compie un torto nei miei confronti, io non me ne sto affatto zitto, dunque la segnalo e la riporto, è semplice», come se queste parole vuote e infantili potessero cambiare il senso della sua frase, che è: «Io me ne sbatto della Legge e diffamo pubblicamente la reputazione del signor Mario Rossi, semplice». Come se egli non potesse agire privatamente (cosa consentita dalla Legge), invece che pubblicamente (cosa severamente vietata dalla Legge). Come se qualcuno lo costringesse ad attuare la sua amata Gogna Telematica e non si trattasse, invece, di una sua scelta ben precisa: quella di colpire Mario Rossi per vendicarsi (in modo meschino e anonimo) di qualche torto insignificante risalente a tre anni fa. Un’altra cosa totalmente folle di questo subnormale è il suo continuare a tirare in ballo avvenimenti di tre o quattro anni fa, come se questi si stessero verificando oggi: «Non sono certo io quello che ha danneggiato e chiuso in modo illecito sette canali su YouTube». Egli tira in ballo eventi che non lo riguardano personalmente e che risalgono al 2020-21, senza accorgersi che codesti eventi antichi non c’entrano un cazzo con la sua scelta odierna di compiere (e mantenere) il reato di diffamazione aggravata e gli altri reati. Noi preferiremmo morire, piuttosto che essere come questa vergognosa creatura anonima. La cosa malata e non umana (*1994) scrive: Una cosa che questo tizio non riesce a comprendere è che io, a differenza sua, non utilizzo mai i miei canali per citare e insultare delle persone prese da me di mira; carico i miei legittimi video in pace e mi faccio sempre gli affari miei. Ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! A suo tempo, questo pagliaccio anonimo ha caricato – suoi suoi canali YouTube – un’infinità di video contenenti «brani» che hanno titoli come «Zimbello Di Porenzo», «Nazistello Di Porenzo», «Zitello Di Gonzo», «Il Pronipote di Giuseppe Verdi», «Marcellina, Come Ti Senti?» eccetera ma afferma che egli «non utilizza mai i suoi canali per citare e insultare delle persone prese da lui di mira». Questo infame anonimo ha riportato nel suo blog un’infinità di screen non autorizzati di commenti e pubblicazioni altrui, arrivando a pubblicare messaggi privati di persone che aveva contattato appositamente per riferire loro informazioni circa altre persone ma afferma di «farsi sempre gli affari suoi». Noi non abbiamo mai visto – in 55 anni di vita – livelli di follia, incoerenza, contraddizione, stupidità, scorrettezza, infantilismo, malattia eccetera paragonabili a quelli raggiunti da codesta cosuccia anonima, che ama definirsi «l’Achille cristiano, iracondo verso il male» ma che di fatto è solo un codardo e spione in perenne contraddizione, ingannatore di sé stesso e degli altri, pieno di veleno e dotato di uno spiccato talento per l’arte del pettegolezzo. Che egli possa vivere il più a lungo possibile!

18 July 2024

Lo scarafaggio romanziere (*1994) continua a deliziarci con le sue fantasiose – e faticose – invenzioni circa la nostra nobile persona, invece di godersi la sua splendida vita da «cristiano» che attende pazientemente «l’ultimo giorno»…
1. Egli inventa che noi «negheremmo sempre» quello che facciamo, mentre in realtà noi non neghiamo mai nulla.
2. Egli inventa che le nostre azioni sarebbero una «conseguenza delle sue», dimenticando princìpi elementari come quello secondo cui il fatto che due azioni si verifichino «l’una dopo l’altra» non dimostra alcun collegamento tra le due né – tanto meno – le fantasiose motivazioni che lo scarafaggio romanziere tira sempre fuori dal suo cappello a cilindro.
3. Egli inventa che noi «storpieremmo» i brani altrui, perché è uno storpio (una tara di famiglia) e quindi vede ovunque «storpiature», laddove ci sono variazioni, sviluppi e – in ultima analisi – miglioramenti di ciò che noi prendiamo occasionalmente come base per la nostra meravigliosa arte.
4. Egli inventa che noi faremmo «dispetti e vendette infantili», poiché è un infante vendicativo e non riesce mai ad accorgersi che la nostra è esclusivamente arte e bellezza.
5. Egli inventa che noi saremmo «ossessionati da lui», poiché egli è ossessionato da noi, come comprovato dalle sue infinite – e inutili – attività connesse a noi: articoli, screen, invenzioni, spionaggio, messaggi privati a perfetti sconosciuti eccetera.
6. Egli inventa che il nostro «non sarebbe un fare musica ma un fare i dispetti», poiché non è capace di separare la sua personale condizione di stronzetto dispettoso dalla realtà di grandi artisti che trasformano in oro tutto quello che toccano.
7. Egli vede ovunque «denigrazioni», poiché lui stesso è una denigrazione della specie umana e non si rende conto che noi abbiamo semplicemente nobilitato ogni singola cosa che ci sia capitato di sfiorare.
8. Egli inventa che il nostro passato utilizzo del nome «Pigs Floppy» sarebbe «dispregiativo» ma in realtà era solo un modo pratico per distinguere i veri Pink Floyd (inseparabili da Barrett) dai falsi Pink Floyd.
9. Egli inventa che noi ci saremmo «inventati» i suoi insulti rivolti a Emerson, i quali ci sono stati eccome, anche se egli non ha nominato direttamente il più grande tastierista di tutti i tempi, essendo un codardo, un infame eccetera (come tutta la sua stirpe).
10. Egli inventa che noi avremmo insultato il «grande» Wright ma noi ci siamo limitati a riportare alcuni fatti vergognosi della sua vita. Mica è colpa nostra se quel tizio era vergognoso, traditore, alcolizzato, puttaniere, cocainomane eccetera, tanto da farsi buttare fuori dai «Pf» nel 1979.
11. Egli inventa che noi «pensiamo davvero che egli sia nato nel 1994», mentre noi ci limitiamo a dire che il nostro istinto ci suggerisce che sia così e in ogni caso riportiamo quell’anno non perché siamo «sicuri di ciò» (in realtà non ce ne frega un cazzo!) ma solo per mantenere vivo il ricordo di una delle infinite bugie di questo scarafaggio anonimo.
12. Egli inventa che noi saremmo stati «demoliti» da lui ma di fatto egli non ha mai demolito un cazzo di niente, tranne il suo minuscolo cervello atrofizzato, il quale lo porta a «ragionamenti» demenziali del tipo: «Siccome Tizio ha cancellato quel brano, allora questo dimostra che…». Ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! - ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! Noi vogliamo bene allo scarafaggio romanziere!

17 July 2024

La vita è bella, perché esistono piccoli, patetici spioni e codardi come quello che si nasconde dietro il titolo del mio brano Kasus Pathos (2021). Un essere meravigliosamente disgustoso e imbarazzante, capace di scrivere cose come questa:

Ad ogni modo, domani segnalerò i brani offensivi del tizio su certi siti musicali e scriverò anche delle mail al sito ufficiale dei Pink Floyd e a quello di David Gilmour (cosa che non ho ancora fatto perché non avevo voglia), in modo da avvertirli del fatto che la loro musica è stata rubata e storpiata da tale elemento, il quale tempo fa aveva anche offeso il grande Richard Wright dei Pink Floyd – perché è uno dei miei musicisti preferiti – nei commenti sul suo canale, facendo vedere tali screen da me salvati. 

Ah! ah! ah! ah! ah! In questo tragicomico scritto degno di un dodicenne autistico, si rivela pienamente la natura plebea di codesto errore vivente! La sua natura di spione, di inquisitore, di pettegolo, di codardo, di rancoroso, di vendicativo, di velenoso eccetera: tutta roba disperatamente incompatibile con la parola uomo ma perfettamente in linea con la parolaccia «cristiano».
Ah! ah! ah! ah! ah! Com’è possibile che la natura abbia permesso che un simile soggetto venisse al mondo? Non lo so ma è evidente che il caso domina, altrimenti dovrei pensare che il «progettista» sia un essere crudele, perverso e beffardo.
Ancora una volta, mi ritrovo a elencare le infinite invenzioni di codesta
cosa vivente circa la mia persona…
1. Egli inventa che io avrei «rubato dei brani», poiché non capisce – o fa finta di non capire – la differenza tra
intero e frammento, evidente anche a una scimmia ma non a un «cristiano».
2. Egli inventa che io avrei offeso il «grande» Wright, mentre io ho solo riportato alcune citazioni di sua moglie e ho chiamato le cose con il loro nome. (Che Wright fosse un cocainomane, un alcolizzato e un traditore compulsivo di sua moglie non lo dico io ma la storia…)
3. Egli inventa che il motivo per cui io avrei «offeso» codesto tastierista è che egli lo apprezza, mentre in realtà io non ho offeso nessuno e ho prodotto la mia musica e i miei scritti senza alcuna ragione, tranne il
piacere istintivo di creare… 
4. Egli inventa che io sarei «un tizio impotente che si limita a fare i dispetti, a insultare le persone e a tentare di danneggiare gli altri sul web», cioè descrive in modo esattissimo sé stesso e la sua codardia e la sua impotenza, così meravigliosamente comprovate dal suo anonimato, dal livello bassissimo delle sue «produzioni musicali», dalla sua collezione di titoli infantili che storpiano il mio nome e cognome (mentre egli tiene perennemente nascosto il suo) eccetera. 5. Egli inventa che «più avanti io ricomincerò a danneggiare i suoi canali per dispetto». Egli è ossessionato dalle mie richieste di rimozione del 2021-22 e non riesce a capire che non tutti sono come lui, cioè incoerenti, dispettosi e bugiardi. 6. Egli inventa che le simpatiche richieste di rimozione descritte nel punto 5 sarebbero collegate al fantomatico «rosicamento acuto arrivato al culmine» (cioè la sua condizione naturale), laddove – come già spiegato mille volte – l’unica cosa presente era il divertimento, insieme al piacere sottile di rendere YouTube un posto un po’ meno maleodorante. 7. Egli inventa che io sarei «dispettoso e incoerente», cioè mi attribuisce la sua plateale natura di persona dispettosa, bugiarda e incoerente, capace di affermare tutto e il contrario di tutto e di passare da «stupenda musica» a «pattume programmato» a «ho sempre mentito» eccetera, a seconda della propria isteria. 8. Egli inventa che io sarei «disoccupato, annoiato e fissato con lui da anni», mentre in realtà io sono occupato, lieto e indifferente a lui da sempre. 9. Egli inventa che internet e YouTube non sarebbero «il luogo per persone come me», confermando così – per la milionesima volta – la sua natura di inquisitore, intollerante e fanatico (leggasi impotente). 10. Egli inventa che «passeranno anni ed io continuerò sempre con la mia fissazione morbosa nei suoi confronti», cioè attribuisce a me la sua fissazione morbosa nei miei confronti, perfettamente confermata dalla sua infinita collezione di screenshot di tutto ciò che io scrivo e pubblico, dalla sua collezione di titoli che sono variazioni sul mio nome e cognome, dal suo scrivere continuamente «di me» (in realtà di sé) presso ogni canale YouTube che abbia la sfortuna di ricevere le sue maleodoranti visite eccetera, mentre io mi limito a comporre e produrre musica, come facevo già otto anni prima che questo plebeo venisse al mondo.

16 July 2024

L’aborto umano (*1994) continua a inventare cose circa la mia persona, come di consueto:
1. Egli inventa che io negherei sempre ciò che faccio e ciò che scrivo, «delle volte anche cancellando o modificando i contenuti che carico», mentre in realtà io non nego proprio nulla… e l’eventuale modifica dei miei contenuti non ha nulla a che vedere con il «negare sempre ciò che faccio e ciò che scrivo», come è ovvio per tutti ma non per un idiota come lui. Esempio: se io cambio il titolo di un mio brano – magari perché mi piace di più quello nuovo – questo non ha nulla a che vedere con l’azione chiamata «negare sempre ciò che si fa e ciò che si scrive». Oppure: se io elimino un brano – magari perché non mi piace più – questo non ha nulla a che vedere con l’azione chiamata «negare sempre ciò che si fa e ciò che si scrive». 2. Egli inventa che io coltiverei «sentimenti di odio», cioè quello che fa lui, tanto da pubblicare frasi come la seguente: «Noi confidiamo nel fatto che il prossimo incidente sia fatale per il criminale, la cui infima, malata e decadente natura ha davvero qualcosa di paradossale». Io invece dico: «Lunga vita al paziente K.!».
3. Egli inventa che io farei i dispetti agli altri e tira in ballo la sua ossessione preferita: le ormai mitologiche richieste di rimozione video del 2020-22, tutte ritirate e appartenenti a un passato lontano e circa le quali egli mi scriveva sempre: «Hai fatto benissimo e hai tutta la mia approvazione, amico!».
4. Egli inventa che le mie composizioni e produzioni musicali – che egli definisce «musichette», essendo un ometto – sarebbero «denigratorie», quando in realtà si tratta di pura e semplice musica, cioè quella cosa che egli non ha mai saputo fare.
5. Egli inventa che l’esistenza di canali YouTube che utilizzino soprannomi proverebbe che il suo «non è un anonimato». Come se l’esistenza di altri anonimi potesse cambiare il fatto che egli è un anonimo, giuridicamente non pervenuto. 6. Egli inventa che «secondo me, ogni canale dove non sia utilizzato il vero nome della persona che l’ha aperto né il suo volto, non esiste», mentre io dico che esiste ma non conta un cazzo giuridicamente… e aggiungo: sono certo che queste persone che egli tira in ballo non si mettono a ledere la reputazione altrui come fa lui, ergo non sono degli infami, spioni, scorretti, codardi come lui ma si limitano a portare avanti i loro innocui interessi. 7. Egli inventa che la mia musica sarebbe «una cacofonia realizzata per dispetto», poiché egli è un essere cacofonico che fa tutto per dispetto. Da parte mia c’è solo amore: per la musica, per la vita e persino per lui, che rappresenta una magnifica fonte di ispirazione per la musica più ironica e divertente – specie quando tenta goffamente di spacciare il suo enorme egoismo per «altruismo»! Ah! ah! ah! ah! ah! 8. Egli inventa che «riportarmi e demolirmi è sempre così facile: basta fare qualche screen», mentre in realtà non ha mai demolito un cazzo di niente, ha solo dimostrato di essere un bambino, un dispettoso, uno spione, un imbecille, un bugiardo eccetera. 9. Egli inventa – scimmiottando il mio stile, come sempre – che io «blatererei di reati inesistenti da parte sua»… ma il reato di diffamazione aggravata non l’ho inventato io: esso esiste, nonostante il fatto che egli «se ne sbatta delle leggi degli uomini». 10. Egli inventa che io lo insulterei, mentre in realtà io mi limito a chiamare le cose con il loro nome: che egli sia un bugiardo è un fatto (riconosciuto anche da lui); che egli sia un criminale è un fatto (i suoi «articoli di segnalazione» sono il corpo del reato); che egli sia uno spione è un fatto. Eccetera. 11. Egli inventa che io sarei «davvero convinto che egli sia nato nel 1994», mentre in realtà io non sono convinto di nulla: mi limito a dire che il mio istinto mi suggerisce che egli sia nato quell’anno, tutto qui. Se talvolta scrivo «(*1994)» subito dopo aver menzionato codesta buffa, inconsistente creatura anonima è solo per ricordare la principale caratteristica dei non-uomini: quella, cioè, di essere dei mentitori. In altre parole: se egli è nato nel 1994, allora io sono corretto a livello storico; se invece egli non è nato nel 1994, allora io sono corretto a livello filosofico, poiché mantengo vivo il ricordo di una delle infinite menzogne di codesto essere vergognoso e incompatibile con noi uomini sinceri. Ah! ah! ah! ah! ah! Lunga vita all’Achille cristiano!
L’autore anonimo di «brani» come Zimbello Di Porenzo (2022), Nazistello Di Porenzo (2023), Zitello Di Gonzo (2022), Pagliaccio Da Riporto (2022), Il Pronipote di Giuseppe Verdi (2022), Marciolla Fashion in Motion (2022), L’Autobiografo Infante (2022), 30 August, 1968 (2022), Frie​-dick Nietshit (2022) e Marcellina, Come Ti Senti? (2022) denuncia (con grande indignazione!) il fatto che io abbia utilizzato – durante la mia vita – titoli a suo parere «denigratori», per le mie composizioni musicali… e denuncia anche il fatto che talvolta io abbia osato modificare o cambiare quegli stessi titoli…
Sembra una barzelletta ma è tutto vero!
Ah! ah! ah! ah! ah! - ah! ah! ah! - ah! ah!

15 July 2024

Nel frattempo, l’aborto umano (*1994) continua con la sua principale attività: inventare cose circa la mia persona (non sa fare altro)…
1. Egli inventa che io gli avrei fatto «i dispetti», mentre io mi limito a fare musica
2. Egli inventa che io avrei «ricominciato per l’ennesima volta a insultarlo sul mio canale», mentre in realtà io mi limito (da sempre) a scrivere i miei legittimi pensieri sui bugiardi, sugli infami, sugli spioni, sui «cristiani», sui vendicativi e su tutto ciò che mi fa schifo.
3. Egli inventa che in me ci sarebbe una «fissazione nei suoi confronti», mentre da parte mia c’è solo la mia passione per la composizione musicale e per la produzione musicale.
4. Egli inventa che io «da
 quasi tre anni vado avanti con questa storia», mentre in realtà io compongo musica sin dal 1986, cioè da quasi 40 anni e in questo non c’è nulla di criticabile.
5. Egli inventa che io lo «diffamerei», mentre io non faccio nulla del genere – anche perché egli è perennemente nascosto dietro un ridicolo soprannome – a differenza sua che
mi diffama da quasi tre anni, riportando il mio nome e cognome e tentando di ledere la mia reputazione.
6. Egli inventa non so quale
folle motivazione per il mio aver cambiato il titolo del mio ultimo brano, che io ho cambiato solo perché mi sembrava troppo lungo.
7. Egli inventa che io mi «vendicherei degli altri», mentre io mi limito a fare musica. Non sono certo io quello che ama definirsi «il cristiano vendicatore» e che afferma che io «devo essere punito per aver offeso i cristiani» eccetera.
8. Egli inventa che il mio occasionale «
modificare e/o cancellare quello che carico sui miei spazi» sarebbe dovuto alla mia «natura rancorosa e dispettosa»: un discorso privo di qualsiasi logica, sia perché ci possono essere mille ragioni specifiche per modificare o cancellare una qualsiasi cosa sia perché soltanto io posso conoscere codeste ragioni…
9. Egli inventa che io avrei affermato di aver fatto certe cose «per divertimento e rancore», mentre io non ho mai affermato nulla del genere: il
divertimento non ha nulla a che vedere con il rancore, che appartiene esclusivamente a lui, cioè a un «uomo» che spera – e lo scrive pubblicamente! – che io muoia in un incidente stradale, laddove io gli auguro una lunga vita!
Inutile dilungarsi: egli è il solito bugiardo, spione, falso, infame, rancoroso, vendicativo, infantile,
coglione
eccetera e noi uomini sinceri gli vogliamo bene, poiché egli rappresenta il Maestro Supremo Al Contrario.

13 July 2024

Che ore sono?
Le sette e cinquanta.
Che fai?
Misso un mio brano.
Titolo?
Non ancora deciso.
Grazie.
Di nulla.

12 July 2024

1. Coloro i quali hanno sputato sulla vita per abbracciare un «padre» immaginario (e inesistente) e per andare verso il nulla, poiché erano delle nullità sin dalla nascita. 2. Coloro i quali trascorrono la propria esistenza tentando di screditare gli uomini migliori di ogni tempo, ingannando gli altri e facendo la spia… e che al contempo tengono accuratamente nascoste sia le proprie fattezze sia la propria identità. In sintesi: i peggiori di tutti, in assoluto e per sempre. Chiunque scriva frasi tragicomiche e puerili come, «Tutto è vanità, esattamente come l’uomo è solo mera e vana polvere» sta semplicemente descrivendo sé stesso, la propria vanità e la propria condizione personale di mera e vana polvere – condizione la quale pur essendo perfettamente vera per simili nullità, è totalmente estranea a chi, pur essendo morto, ha lasciato dietro di sé tracce eternamente valide e necessarie. Basti pensare a giganti del calibro di Nietzsche, Beethoven, Zappa eccetera, il cui lavoro non ha nulla della «polvere» ma è eternamente vivo, amato, ascoltato, letto, studiato eccetera e rende questa vita degna di essere vissuta – esattamente come le vuote chiacchiere di certi pagliacci inetti e codardi rappresentano un’offesa a quella stessa vita. Il «bene» e il «male» non esistono ma gli uomini e gli omuncoli sì.

11 July 2024

Periodicamente, la scimmia invisibile (*1994) sente la strana necessità di redigere dei brevi elenchi delle sue caratteristiche più intime ed ereditarie, nonostante il disinteresse generale – da parte del pubblico – per codeste iniziative.
Ecco un esempio recente di simili confessioni:
i) ella è difettosa;
ii) ella è maleodorante;
iii) ella è inferiore;
iv) ella è buffa;
v) ella è un  pidocchio;
vi) ella fa ridere di pietà;
vii) ella è impotente;
viii) ella è boriosa;
ix) ella è sterile.
Sorge spontanea una domanda: perché ripetere queste plateali ovvietà, già note a chiunque abbia avuto modo di osservare le sue bugie, i suoi inganni, il suo anonimato, la sua ira, il suo fanatismo, la sua intolleranza, la sua codardia, la sua debolezza, il suo odio per il mondo (e per i suoi abitanti), la sua inettitudine, la sua infamia e tutte le altre caratteristiche che la rendono così diversa da noi uomini sinceri e spiriti liberi?  
Propongo un brindisi alla salute mentale della scimmia anonima.

06 July 2024

Secondo te, Riccardo il cocainomane è andato in paradiso o all’inferno?
Secondo me, non è andato da nessuna parte: è rimasto dove lo hanno depositato.
E Timoteo l’eroinomane?
Stessa cosa.
E Platone?
Stessa cosa.
E Paolo di Tarso?
Stessa cosa.
E Gesù di Nazareth?
Stessa cosa.
Sei sicuro?
No, poiché non esiste alcuna certezza.
A quanto pare, siamo tutti uguali, una volta deceduti…
Sì: diventiamo droga per i vermi. La differenza la facciamo soltanto da vivi. 
Per esempio?
C’è chi fa musica e c’è chi la recensisce; c’è chi è discreto e c’è chi spettegola; c’è chi fa e c’è chi dice; c’è chi si gode la vita e c’è chi disprezza la vita – preferendo aspettare l’«altra vita» (che non esiste); c’è chi è sempre sincero e c’è chi è sempre insincero; c’è chi si mostra e c’è chi si nasconde; c’è chi ama il mondo e c’è chi spera di vedere la fine del mondo. Cose così… 
Il tuo scopo è lasciare tracce di te?
No. Il mio scopo – ammesso che io ne abbia uno – è soltanto vivere, facendo quello che mi va di fare. Le «tracce» sono soltanto un effetto collaterale, secondario del mio vivere.
Che cos’è la vita?
Quella cosa che deve sempre superare sé stessa.
Come stai?
Al di là del bene e del male.
Che cosa ne pensi di chi fa battute del tipo, «Follia da Tso!», in relazione ai concetti che non riesce ad afferrare?
Un banale caso di stupidità mista a disonestà.
Hai rimpianti?
No.
Sei felice?
Sì.

02 July 2024

Ciao.
Ciao.
Quali frequenze aumenti, missando un rullante?
200 hertz, 2.500 hertz e 8.000 hertz.
Come mai?
Sono fatti miei.
Che ore sono?
Le quattro e ventitré.
Sei felice?
Sì.
Perché?
Sono fatti miei.
Che cosa ne pensi dei Beatles?
Sottovalutati.
Che cosa ne pensi di Barrett?
Sottovalutato.
Che cosa ne pensi degli U2?
Sottovalutati.
Impegni per la giornata?
Verso le dieci, sarò in viale Africa, allo scopo di impossessarmi di una nuova carta di debito.
Possiedi armi?
No, a parte il mio corpo – cioè me.
Ti consideri un italiano o un siciliano?
Un siciliano.
Qual è il tuo strumento?
Fino a qualche tempo fa, dicevo «il pianoforte» ma poiché non vado più dal vivo e mi limito a comporre e produrre musica, sarei tentato di dire che adesso il mio strumento è la Daw.
Capisco, un po’ come il noioso Zimmer, il quale afferma che il suo strumento è il computer.
Sì ma non facciamo paragoni…
In che senso?
Nel senso che la mia musica non ha nulla di commerciale, a differenza di quella prodotta dal servitore di Hollywood.
Vero. Adesso, che ore sono?
Le quattro e quaranta.
Un caffè?
Volentieri.

Il Fender Rhodes è un particolare tipo di pianoforte elettrico. Per il suo suono caratteristico, è stato usato spesso nella musica jazz e ...