L’indicatore della situazione economica equivalente è uno strumento che permette di misurare la condizione economica delle famiglie nella Repubblica italiana. È un indicatore che tiene conto dei redditi, dei patrimoni (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia).
Dal gennaio del 2015 il calcolo dell’indice è stato revisionato in base all’articolo 5 del D.L. 6.12.2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22.12.2011, n. 214 e al conseguente decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 5.12.2013, n. 159 «Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee)».
In Italia, i centri di assistenza fiscale sono organizzazioni alle quali i datori di lavoro e i lavoratori si rivolgono per ottenere assistenza fiscale (generalmente per la dichiarazione dei redditi).
30 October 2024
29 October 2024
Il sistema numerico binario è un sistema numerico posizionale in base 2. Esso utilizza solo due simboli, di solito indicati con 0 e 1, invece delle dieci cifre utilizzate dal sistema numerico decimale. Ciascuno dei numeri espressi nel sistema numerico binario è definito «numero binario».
In informatica, il sistema binario è utilizzato per la rappresentazione interna dell’informazione dalla quasi totalità degli elaboratori elettronici, in quanto le caratteristiche fisiche dei circuiti digitali rendono molto conveniente la gestione di due soli valori, rappresentati fisicamente da due diversi livelli di tensione elettrica. Tali valori assumono convenzionalmente il significato numerico di 0 e 1 o quelli di vero e falso della logica booleana.
L’algebra di Boole, in matematica e logica matematica, è il ramo dell’algebra in cui le variabili possono assumere solamente i valori vero e falso (valori di verità), generalmente denotati rispettivamente come 1 e 0.
Ideata nel 1847 all’University College Cork da George Boole nel suo libro The Mathematical Analysis of Logic per scrivere in forma algebrica la logica proposizionale e da lui ulteriormente sviluppata nel 1854 in An Investigation of the Laws of Thought, l’algebra di Boole è stata fondamentale nel campo dell’elettronica digitale, laddove nella progettazione dei circuiti elettronici rivestono grande importanza i teoremi deducibili dagli assiomi che fondano l’algebra, come il teorema di Shannon del 1940 che mostra come scomporre una funzione booleana complessa in funzioni più semplici o per ottenere un’espressione canonica da una tabella della verità.
L’algebra di Boole riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’informatica, tanto che ogni linguaggio di programmazione moderno definisce al suo interno gli operatori logici; è usata inoltre anche nella teoria degli insiemi e nella probabilità.
La teoria degli insiemi è una teoria matematica posta ai fondamenti della matematica stessa, collocandosi nell’ambito della logica matematica.
Prima della prima metà del Xix secolo, la nozione di insieme era considerata solo come qualcosa di intuitivo e generico. La nozione è stata sviluppata nella seconda metà del Xix secolo dal matematico tedesco Georg Cantor, è stata al centro dei dibattiti sui fondamenti dal 1890 al 1930 e ha ricevuto le prime sistemazioni assiomatiche per merito di Ernst Zermelo, Adolf Fraenkel, Paul Bernays, Kurt Gödel, John von Neumann, Thoralf Skolem, Gottlob Frege e Giuseppe Peano.
In questo periodo, si sono assestati due sistemi di assiomi chiamati sistema assiomatico di Zermelo-Fraenkel e sistema assiomatico di Neumann-Bernays-Gödel.
28 October 2024
La congettura di Collatz è una congettura matematica tuttora irrisolta. Fu enunciata per la prima volta nel 1937 da Lothar Collatz, da cui prende il nome. Paul Erdős disse, circa questa congettura, che «la matematica non è ancora matura per problemi di questo tipo» e offrì 500 dollari per la sua soluzione. La congettura riguarda il seguente algoritmo: 1. Si prenda un intero positivo n. 2. Se n = 1, l’algoritmo termina. 3. Se n è pari, si divida per due; altrimenti si moltiplichi per 3 e si aggiunga 1. È possibile formare una successione applicando la funzione ripetutamente, prendendo come primo elemento un qualunque intero positivo e, ad ogni passaggio, applicare la funzione al risultato precedente. Per esempio, iniziando con n = 6, otteniamo la successione 6, 3, 10, 5, 16, 8, 4, 2, 1. La congettura di Collatz asserisce che questo algoritmo giunge sempre a termine, indipendentemente dal valore di partenza. La congettura risulterebbe quindi falsa se esistesse una successione che non contiene il numero 1; ciò potrebbe voler dire un ciclo che si ripete senza mai dare 1, oppure una successione illimitata superiormente. A volte il problema è enunciato diversamente. La condizione di terminazione (cioè di fermarsi se n = 1) è rimossa dalla congettura, in modo che la sequenza non termini mai. Enunciando il problema in questo modo, la congettura di Collatz diventa l’affermazione che la successione generata dall’algoritmo raggiunga sempre il ciclo infinito 1, 4, 2, 1, 4, 2 eccetera. Vi è un altro approccio per definire la congettura, approccio che considera di percorrere dal basso verso l’alto il grafo di Collatz. Tale grafo è definito da una «funzione inversa» di quella prima considerata. Studiando il problema da questa prospettiva, il problema si definisce nel modo seguente. La congettura di Collatz si riduce alle due affermazioni: i) la funzione inversa forma un albero, eccezion fatta per il ciclo 1-2-4; ii) tutti gli interi sono presenti nell’albero. Nonostante la congettura non sia stata provata, la maggioranza dei matematici che se ne sono occupati pensa che la congettura sia vera. All’inizio degli anni trenta, Lothar Collatz, uno studente dell’università di Amburgo, si occupava della teoria dei numeri e della teoria dei grafi. Partiva da un numero intero positivo, gli applicava un algoritmo iterativo, tracciava i grafi associati e si poneva domande ancora senza risposta. Il matematico tedesco Helmut Hasse, amico di Collatz, diffuse il problema, noto anche con il nome algoritmo di Hasse. Poiché Hasse presentò il problema negli anni cinquanta durante una visita all’università di Syracuse, propose di battezzarlo problema di Syracuse. Il matematico polacco Stanisław Ulam fece circolare l’algoritmo al Los Alamos National Laboratory, dove lavorava durante la seconda guerra mondiale. Per questo il problema è anche noto con il nome problema di Ulam. Negli anni sessanta, Shizuo Kakutani si interessò nuovamente al problema, anche chiamato problema di Kakutani.
27 October 2024
Tradizionalmente, la teoria dei numeri è quel ramo della matematica pura che si occupa delle proprietà dei numeri interi e contiene molti problemi aperti la cui formulazione può essere compresa anche da chi non è un matematico. Più in generale, la materia è giunta ad occuparsi di una più ampia classe di problemi che sono sorti naturalmente dallo studio degli interi.
I numeri interi corrispondono all’insieme ottenuto unendo i numeri naturali (0, 1, 2 eccetera) e i numeri interi negativi (–1, −2, −3 eccetera), cioè quelli ottenuti ponendo un segno «−» davanti ai naturali. Questo insieme, in matematica è indicato con Z, perché è la lettera iniziale di Zahl, che in tedesco significa numero.
Gli interi sono quindi definiti esattamente come l’insieme dei numeri che sono il risultato tra sottrazioni di numeri naturali. Essi possono essere sommati, sottratti e moltiplicati e il risultato rimane un numero intero.
Nella teoria dei numeri, l’ennesimo periodo di Pisano è il periodo con cui si ripete la sequenza di numeri di Fibonacci modulo n. L’esistenza di funzioni periodiche nei numeri di Fibonacci fu notata da Joseph Louis Lagrange nel 1774.
L’aritmetica modulare rappresenta un importante ramo della matematica. Trova applicazioni nella crittografia e nella teoria dei numeri ed è alla base di molte delle più comuni operazioni aritmetiche e algebriche.
Si tratta di un sistema di aritmetica degli interi, in cui i numeri «si avvolgono su loro stessi» ogni volta che raggiungono i multipli di un determinato numero n, detto modulo. Per capire, si pensi al funzionamento di un orologio in formato da 12 ore: trascorse queste ultime «si ricomincia» dal numero 1 a contare le ore. Dire «sono le 3 del pomeriggio» (formato 12 ore) equivale a dire «sono le 15» (formato 24 ore).
Tra i numeri interi è definita la funzione modulo, che dà come risultato il resto della divisione euclidea del primo numero per il secondo.
In lingua italiana è definito modulo anche il valore assoluto, pur non avendo legami con il resto di una divisione.
In matematica, il triangolo di Tartaglia è una disposizione geometrica dei coefficienti binomiali, ossia dei coefficienti dello sviluppo del binomio (a + b) elevato a una qualsiasi potenza n, a forma di triangolo. Prende il nome dal matematico italiano del Xvi secolo Niccolò Tartaglia.
26 October 2024
Lee Andrews and the Hearts erano un quintetto doo-wop americano di Philadelphia, Pennsylvania, Stati Uniti, formatosi nel 1953. Registrarono per le etichette Gotham, Rainbow, Mainline, Chess, United Artists, Grand e Gowen.
Gestiti da Kae Williams, nel 1957 e nel 1958 ottennero i loro tre più grandi successi, Tear Drops, Long Lonely Nights e Try the Impossible.
I Chips erano un gruppo vocale doo-wop di New York City di breve durata composto dagli amici adolescenti Charles Johnson (voce solista), Nathaniel Epps (baritono), Paul Fulton (basso), Sammy Strain e Shedrick Lincoln (tenori). La prima registrazione del gruppo fu la più duratura; Rubber Biscuit iniziò la sua vita come risposta di Johnson ai ritmi marcianti della Warwick School for Delinquent Teenagers mentre era uno stagista lì.
Quando la Josie Records ascoltò la canzone, mise sotto contratto il gruppo e il disco fu pubblicato nel settembre del 1956. Sebbene non entrasse in classifica, Rubber Biscuit divenne subito una delle preferite delle radio della Costa Orientale e vide i suoi artisti in tournée con i Dells, i Cadillacs e Bo Diddley ma lo slancio guadagnato dal loro singolo di debutto stava scemando e il gruppo si sciolse alla fine del 1957.
25 October 2024
Krzysztof Penderecki (1933-2020) è uno dei pochi compositori di musica contemporanea il cui nome sia giunto con successo anche presso il grande pubblico, grazie all’utilizzo di alcune sue composizioni in due celebri pellicole: The Exorcist, di William Friedkin e Shining, di Stanley Kubrick. In quest’ultimo, il brano De Natura Sonoris No. 2 – una delle composizioni di Penderecki usate da Kubrick per la nota pellicola del 1980, insieme a Jutrznia, The Awakening of Jacob e Polymorphia – contribuisce notevolmente ad aumentare il clima di tensione e di incertezza della pellicola, grazie ai suoi caratteri striduli e interrotti.
Nel 1961, ha composto un’opera in onore delle vittime di Hiroshima: Trenodia per le vittime di Hiroshima. In questo brano, scritto per 52 archi, Penderecki utilizza i cluster e i glissati; il tempo musicale non si misura in battute ma in secondi. Anche questa composizione è stata resa celebre sia per l’utilizzo cinematografico a commento di una sequenza della pellicola I figli degli uomini (2006), di Alfonso Cuarón sia in quello televisivo nell’ottava parte della serie Twin Peaks (2017).
24 October 2024
Les arts incohérents fu un movimento artistico francese di breve durata, fondato dallo scrittore ed editore parigino Jules Lévy (1857-1935) nel 1882, che nella sua irriverenza satirica anticipò molte delle tecniche e degli atteggiamenti artistici in seguito associati ai movimenti d’avanguardia e anti-arte come il dadaismo.
Lévy coniò l’espressione les arts incohérents come un gioco di parole sul termine les arts décoratifs. Gli incoherents presentavano lavori deliberatamente irrazionali e iconoclasti, utilizzavano oggetti trovati, erano insensati, includevano schizzi umoristici, disegni di bambini e disegni «fatti da persone che non sanno disegnare».
Lévy espose un dipinto completamente nero del poeta Paul Bilhaud intitolato Combat de Nègres dans un Tunnel.
Il primo animatore cinematografico Émile Cohl contribuì con fotografie che in seguito sarebbero state definite surreali.
Sebbene si trattasse di un movimento piccolo e di breve durata, gli incoherents erano ben noti. Il gruppo nacque dalla stessa cultura del cabaret di Montmartre che generò gli hydropathes di Émile Goudeau e l’Ubu Roi di Alfred Jarry.
Lo spettacolo dell’ottobre 1882 vide la partecipazione di duemila persone, tra cui Manet, Renoir, Pissarro e Wagner. A partire dal 1883 ci furono spettacoli annuali o balli in maschera o entrambi.
In uno spettacolo del 1883, l’artista Eugène Bataille contribuì con Le rire, una Monna Lisa «aumentata» che fuma la pipa, la quale prefigura direttamente la famosa «appropriazione» della Monna Lisa di Marcel Duchamp del 1919, L.H.O.O.Q.
Il movimento si esaurì a metà degli anni novanta del Xix secolo. Si dice che abbia influenzato il regista George Melies, le cui trame surreali e gli effetti speciali a sorpresa riflettevano i divertimenti senza senso del movimento.
23 October 2024
22 October 2024
Il dadaismo – o dada – è una corrente artistica e letteraria d’avanguardia nata a Zurigo, nella Svizzera neutrale nella prima guerra mondiale e sviluppatasi tra il 1916 e il 1922.
Il movimento, che ha interessato soprattutto le arti visive, la letteratura, il teatro e la grafica, incarnava la sua politica anti-bellica attraverso un rifiuto degli standard artistici, come dimostra il nome dada che non ha un vero e proprio significato, tramite opere culturali che erano contro l’arte stessa. Il dadaismo ha quindi messo in dubbio – e stravolto – le convenzioni dell’epoca, dall’estetica cinematografica e artistica alle ideologie politiche; ha inoltre proposto il rifiuto della ragione e della logica e ha enfatizzato la stravaganza, l’umorismo, la libertà espressiva e la derisione.
Gli artisti dada erano volutamente irrispettosi, stravaganti, provavano disgusto nei confronti delle usanze del passato; ricercavano la libertà creativa per la quale utilizzavano tutti i materiali e le forme disponibili.
19 October 2024
I moderni sintetizzatori digitali dotati di polifonia variabile, memoria e sistemi di generazione del suono completamente digitali seguono un approccio semi-polifonico. Il numero di voci che questi strumenti sono in grado di generare, tuttavia, non dipende più dal numero di sintetizzatori monofonici integrati. Piuttosto, la polifonia dipende interamente dalla capacità di prestazione dei computer che li alimentano.
Il Synclavier, introdotto nel 1976 dalla New England Digital Corporation, è stato il primo sintetizzatore con generazione del suono completamente digitale. Strumenti come il Synclavier erano basati su processori specializzati che dovevano essere sviluppati dagli stessi produttori. Questo costo di sviluppo ha reso il Synclavier un investimento che pochi potevano permettersi.
Una soluzione alternativa era l’uso di processori generici realizzati da produttori di processori per computer di terze parti. Questi processori, progettati appositamente per operazioni di moltiplicazione e accumulazione, comuni nelle attività di elaborazione audio, sono chiamati processori di segnale digitale. Il Dpm-3 della Peavey, rilasciato nel 1990, è stato il primo sintetizzatore disponibile in commercio completamente basato su Dsp standard. Lo strumento era polifonico a 16 note e basato principalmente su tre Dsp Motorola 56001. Presentava un sequencer integrato e una sintesi sottrattiva basata su campioni, con memorizzazione preimpostata e campioni definibili dall’utente.
Un’altra soluzione era quella di progettare i sintetizzatori come periferiche per computer, piuttosto che come unità autonome. La crescente popolarità dei personal computer dall’inizio degli anni ottanta ha reso questa opzione commercialmente praticabile. Passport Soundchaser e Syntauri alphaSyntauri sono stati i primi esempi di questo concetto. Entrambi i sistemi erano costituiti da una scheda processore con una tastiera musicale standard collegata. La scheda processore è stata inserita in un elaboratore Apple Ii. I sintetizzatori erano programmati tramite la tastiera e il monitor Apple. Erano polifonici e avevano forme d’onda, inviluppi e sequencer programmabili. Le schede audio odierne, introdotte in innumerevoli numeri dal 1989, seguono questo concetto.
Sfruttando la potenza di elaborazione sempre crescente dei computer odierni, il passo evolutivo successivo per il sintetizzatore è stato il sintetizzatore software, che funziona come applicazione su un computer host.
La scheda audio è necessaria oggigiorno solo per l’input e l’output audio. Il processo effettivo di generazione del suono, elaborazione degli effetti, registrazione e sequenziamento è eseguito dalla Cpu del computer, utilizzando il programma intangibile Logic Pro e la raccolta di strumenti.
18 October 2024
Philosophy of the World è l’unico albo in studio della band americana Shaggs, pubblicato nel 1969.
Le Shaggs si sono formate su insistenza del padre, Austin Wiggin, il quale credeva che sua madre avesse previsto la loro ascesa alla fama. Philosophy of the World è stato registrato nel 1969 a Revere, Massachusetts e pubblicato in quantità limitate da un’etichetta discografica locale. Non ha ricevuto alcuna attenzione e le Shaggs si sono sciolte nel 1975, dopo la morte di Austin.
Le Shaggs non avevano alcun interesse a diventare musiciste e non sono mai diventate esperte nella scrittura di canzoni o nell’esecuzione. Philosophy of the World presenta canzoni bizzarre con chitarre male accordate, tempi che cambiano in modo irregolare, parti di batteria scollegate, melodie vaganti e testi rudimentali su animali domestici e famiglie. È stato descritto sia come uno dei peggiori dischi di tutti i tempi sia come un’opera di «genio accidentale».
Nel corso dei decenni, Philosophy of the World circolò tra i musicisti e attirò fan tra cui i Nrbq, Frank Zappa e Kurt Cobain. Dopo essere stato ripubblicato dalla Rounder Records nel 1980, ricevette recensioni entusiastiche per la sua unicità su Rolling Stone e The Village Voice.
14 October 2024
Se si escludono eventuali anticipazioni della tecnica mash-up risalenti ai secoli precedenti il Novecento, lo stile ebbe probabilmente fra i precorritori i compositori di musica concreta e tape music, che inaugurarono di fatto la tecnica del montaggio sonoro e il pianista Glenn Gould, che nel 1955 registrò una «miscela» degli inni The Star-Spangled Banner e God Save the Queen.
Il primo brano pioniere della tecnica mash-up fu probabilmente The Flying Saucer di Bill Buchanan e Dickie Goodman. Per realizzare questa traccia di successo risalente al 1956, i due musicisti accostarono fra loro gli spezzoni di brani tratti da canzoni di diversi autori a un’immaginaria documentazione radiofonica narrante un’invasione della Terra da parte degli extraterrestri.
Durante gli anni sessanta, il musicista Frank Zappa coniò il termine «xenocronia» per descrivere un processo che consisteva nell’estrarre il suono di uno strumento da una canzone per piazzarlo successivamente in un brano diverso.
Nel 1975, John Oswald compose la traccia Power, dove sono combinati fra loro il suono della chitarra suonata da Jimmy Page alla predica appassionata di un evangelista americano. Anni più tardi, Oswald sarà autore di albi quali Plexure (1993), composti associando fra loro brani di altri musicisti.
12 October 2024
macOs Sequoia (versione 15) è la ventunesima e ultima major release di macOs, il sistema operativo della Apple per computer Macintosh. Successore di macOs Sonoma, è stato annunciato alla Wwdc 2024 il 10 giugno e pubblicato il 16 settembre 2024.
Prende il nome dall’omonimo parco nazionale situato in California.
11 October 2024
Consort of instruments, spesso indicato semplicemente come consort, è stato un termine usato in Inghilterra, durante il Xvi e Xvii secolo, per indicare un insieme strumentale. Esso poteva essere composto da una varietà di strumenti musicali o dello stesso tipo. Godette di una notevole popolarità a corte e nelle case dei ricchi nel corso dell’epoca elisabettiana e molti pezzi furono scritti per esso dai maggiori compositori del periodo. Nella musica barocca, il consort fu sostituito dall’orchestra da camera.
Il primo esempio documentato del termine consort in lingua inglese, per indicare un gruppo strumentale, fu di George Gascoigne in The Pleasures Princelye (1576). Solo a partire dalla metà del Xvii secolo vi fu una netta distinzione tra un whole consort, cioè, composto soltanto da strumenti della stessa famiglia (ad esempio, un gruppo di viole che suonano insieme) e un mixed o broken consort, composto da strumenti provenienti da famiglie diverse (per esempio viole e liuti).
Fra le più importanti forme musicali per consort si ricordano: le fantasie, composizioni basate su cantus firmus (compresi gli In Nomine), variazioni, danze o arie e successioni-fantasia.
09 October 2024
Michael Paré (*1958) è un attore statunitense.
È figlio di Francis Paré, un negoziante franco-canadese – che muore di leucemia quando egli ha solo cinque anni – e di Joan Paré, una casalinga di origine irlandese. Ha tre fratelli e sei sorelle.
Dopo esser stato notato da un agente di moda che gli fa immediatamente firmare un contratto, abbandona il mestiere di cuoco per il quale aveva frequentato l’istituto culinario americano.
Contemporaneamente all’attività di modello studia inoltre recitazione. Ha partecipato a molte pellicole di seconda categoria, tra cui Philadelphia Experiment (1984), sia per il cinema sia per la televisione.
Alterna il suo lavoro di attore con quello di cantante. Dal 2000 collabora con il regista tedesco Uwe Boll.
08 October 2024
Nightmare - Dal profondo della notte è una pellicola dell’orrore del 1984, scritta e diretta da Wes Craven. Fu il primo capitolo di una lunga saga composta da nove pellicole (compreso il remake del 2010), dirette ognuna da registi diversi e segnò la nascita del celebre malvagio Freddy Krueger.
Nel 2021, è stata scelta per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, in quanto «culturalmente storica e significativa».
07 October 2024
Ti piace codesta etichetta?
Mi sembra la più appropriata.
Parliamo dell’orchestra virtuale…
Grazie allo sviluppo di campionatori ad alta capacità, alla registrazione di grandi librerie di campioni strumentali e alle capacità dei moderni sequencer, la simulazione delle esibizioni orchestrali tradizionali è diventata piuttosto sofisticata.
Come mai la si utilizza?
Sebbene il processo di sviluppo di una particolare partitura richieda grande abilità e sensibilità e possa richiedere molto tempo, il metodo è più economico, rispetto all’utilizzo di un gruppo completo di musicisti acustici. Per questo motivo, gran parte della musica ascoltata in televisione e al cinema utilizza una qualche forma di orchestra virtuale.
Qual è la tua opinione circa l’orchestra virtuale?
Trovo poco fantasioso puntare l’orchestra virtuale su un obiettivo di simulazione, quando il suo potenziale potrebbe essere meglio sfruttato consentendole di funzionare in modo idiomatico, mentre fa avanzare la forma d’arte lungo la traiettoria dello sperimentalismo.
Ti è capitato di produrre musica in cui un’orchestra virtuale simuli un’orchestra reale?
Sì, in varie occasioni…
Qualche esempio?
Nel singolo Catania Symphony (2024), un’orchestra classica virtuale simula un’orchestra classica reale; nel singolo Pathos the Traitor (2023), un’orchestra classica virtuale simula un’orchestra classica reale; nel singolo Intervallo (2024), un’orchestra d’archi virtuale simula un’orchestra d’archi reale…
Sei pentito di aver prodotto codeste simulazioni?
No ma sono interessato a fare roba diversa…
Cioè?
Musica elettronica senza limiti. Musica che utilizzi tutte le risorse possibili e immaginabili, piuttosto che limitarsi a simulare formazioni tradizionali. Insomma, i famigerati mockup orchestrali (o quartettistici o pianistici eccetera) non mi interessano molto, tranne nel caso in cui io abbia scritto musica destinata proprio a quegli organici tradizionali e quindi abbia bisogno di produrla così com’è stata scritta o concepita…
In passato, hai composto molta musica pianistica, vero?
Sì. Questo dipende dal fatto che davo molta importanza alla performance dal vivo e quindi volevo avere del materiale da suonare in prima persona. Oggi, mi basta comporre e produrre e non vedo perché dovrei limitarmi al solo pianoforte…
Che ore sono?
Le dodici e quarantaquattro.
Sei felice?
Sì.
Come definiresti la musica contenuta nell’albo Civilization Phaze Iii (1994)?
Musica elettronica.
Grazie.
Di nulla.
05 October 2024
Qual è l’estensione del flauto?
Essa va dal si2 al si bemolle5.
Qual è l’estensione dell’oboe?
Essa va dal si bemolle2 al fa5.
Qual è l’estensione del clarinetto?
Essa va dal re2 al sol5.
Qual è l’estensione del fagotto?
Essa va dal si bemolle0 al re4.
Qual è l’estensione della tromba?
Essa va dal mi2 al fa5.
Qual è l’estensione del corno francese?
Essa va dal do1 al la4.
Qual è l’estensione del trombone?
Essa va dal mi0 al mi4.
Qual è l’estensione della tuba?
Essa va dal mi-1 al mi3.
Qual è l’estensione del violino?
Essa va dal sol2 al sol6.
Qual è l’estensione della viola?
Essa va dal sol2 al re5.
Qual è l’estensione del violoncello?
Essa va dal do1 al re bemolle5.
Qual è l’estensione del contrabbasso?
Essa va dal mi0 al do3.
Grazie.
Di nulla.
04 October 2024
David Bascombe è un produttore inglese. Ha imparato le abilità in studio sul lavoro e si è guadagnato una solida reputazione con l’albo Songs From The Big Chair dei Tears For Fears, che ha co-prodotto con Chris Hughes.
Il gruppo inglese lo chiamò nuovamente per l’albo The Seeds Of Love nel 1989 (albo contenente Sowing The Seeds Of Love), laddove Bascombe rivelò un lavoro di produzione vicino a quello degli albi dei Beatles.
03 October 2024
Lo scooter è un veicolo motorizzato, molto «pratico e veloce» nel traffico cittadino, caratterizzato da due ruote di piccolo diametro, motore e trazione posteriore, telaio basso e centralmente aperto, con pedana che consente una guida seduta, con le gambe parallele e il busto eretto.
Sebbene i primi esemplari non fossero italiani, la Vespa (della Piaggio) è uno tra gli scooter simbolo dell’italianità nel mondo e forse anche il più famoso e conosciuto.
Nonostante gli scooter più comuni siano generalmente dotati di due ruote, con diametro inferiore rispetto a quello delle motociclette, esistono anche modelli dotati di ruote più grandi e di più ruote (fino a quattro). A seconda della potenza e della cilindrata, gli scooter possono essere classificati come ciclomotori o come motocicli.
In lingua italiana codesto veicolo è indicato anche con i termini motoretta o motorino – da cui è derivato: «motorettista» per il suo conducente.
La motocicletta è un veicolo avente due ruote in linea provvisto di motore (solitamente a scoppio) in grado di sviluppare una potenza considerevole e di cambio (solitamente a pedale) che, condotto da un guidatore, permette di muoversi autonomamente su strada o su altro terreno per il trasporto di uno o due passeggeri.
La motocicletta propriamente detta si differenzia dagli altri veicoli a motore a due ruote per la presenza di ruote di grande diametro (generalmente 16, 17 o 18 pollici) e per il fatto che il serbatoio per il carburante sia compreso tra la sella e il gruppo di sterzo, obbligando il motociclista ad assumere una posizione a cavalcioni del mezzo.
La motocicletta è parte della categoria dei motocicli e, secondo le norme di classificazione italiane e svizzere, della categoria dei motoveicoli. In origine, questo tipo di veicolo era definito bicicletta a motore, a causa della sua discendenza dalla bicicletta.
02 October 2024
Una one-time password, in sigla Otp, è una password che è valida solo per una singola sessione di accesso o una transazione. Per questo l’Otp è anche detta password usa e getta o password monouso.
La Otp evita una serie di carenze associate all’uso della tradizionale password (statica). Il più importante problema risolto dalla Otp è che, al contrario della password statica, essa non è vulnerabile agli attacchi con replica. Ciò significa che, se un potenziale intruso riesce a intercettare una Otp che è stata già utilizzata per accedere a un servizio o eseguire una transazione, non sarà in grado di riutilizzarla, poiché essa non sarà più valida.
D’altra parte, una Otp non può essere memorizzata da una persona, poiché sarebbe inutile per lo stesso motivo. Essa richiede quindi una tecnologia supplementare per poter essere utilizzata (un dispositivo fisico con la calcolatrice Otp incorporata o un numero di cellulare specifico o un’applicazione installata su dispositivo certificato).
Le Otp possono essere utilizzate come unico fattore di autenticazione o in aggiunta a un altro fattore, come può essere la password dell’utente, i dati della carta di credito o un Pin, in modo da realizzare un’autenticazione a due fattori. Sebbene il nome si riferisca a una password, l’Otp può essere un codice solo numerico (situazione prevalente) e non alfanumerico (cioè la password in senso stretto).
01 October 2024
Throughout the 1970s, J&B whisky bottles cropped up with remarkable regularity in Italian polizieschi, commedia sexy all’italiana and particularly giallo films as a signifier of sophistication and virility, probably influenced by the brand’s popularity among the Italian American celebrities Frank Sinatra and Dean Martin.
J&B scotch is the preferred spirit of R. J. MacReady (portrayed by Kurt Russell), in the 1982 John Carpenter film The Thing, and is shown drinking it on multiple occasions throughout the film.
In the 1987 film Moonstruck, Ronny shares a bottle of J&B scotch with Loretta at his apartment after she asks him for a glass of whiskey.
In the novel American Psycho by Bret Easton Ellis, the main character Patrick Bateman is a habitual drinker of J&B.
Nel frattempo, ieri, ho eliminato altri due singoli: Platone ha ragione (2024) e Sounds a Bit Old (2024). Adesso, sono le 3,48 ed io so c...
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Ho scoperto che l’aborto umano (*1994) scrive in giro che tu «scrivi a zig zag come gli psicopatici»! La cosa non mi meraviglia. In che sens...
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1. Masse dal volume diverso, in equilibrio tra di esse. 2. Una massa è il tema, mentre un’altra massa sono i suoi derivati – che a loro volt...
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Algorithmic composition is the technique of using algorithms to create music. Algorithms (or, at the very least, formal sets of rules) have ...