30 June 2023

Senza «Dio», i deboli e i malati si sentono dolorosamente soli e la vita per loro si fa insopportabile. Questi, infatti, proprio a causa della loro debolezza, avvertono la necessità di trovare un senso all’esistenza e lo trovano in «Dio», in un aldilà dove la loro misera condizione si trasformerà in un’appagante riconciliazione con «Dio» stesso. Tuttavia, è proprio la capacità di fare a meno di un senso, che determina la forza di un individuo. Il più forte accetta e dice sì anche alla verità più tremenda, anche a quella che dice che non esiste alcun dio, alcuna vita futura, alcun principio morale assoluto e inattaccabile. Alla fine, lo scherzo di natura è riuscito a portare a termine la sua «doverosa e piacevole» missione di «renderti inerme sul web»? Pare di no. La sua famosa impotenza non gliel’ha consentito. Ricordi, quando egli è passato – da un giorno all’altro – al definirti «senza alcun talento», mentre fino al giorno prima ti scriveva privatamente, «Tu spicchi per il tuo talento»? Certo! Come dimenticare cose così esilaranti? E ricordi, quando la tua «stupenda musica» è diventata improvvisamente «pattume programmato»?
Ovvio. È da due anni che le risate sono garantite, grazie alle divertenti manifestazioni di quel contenitore ambulante di sangue guasto.
Che ore sono?
Le dodici e cinquantaquattro.
Come va? 
Al di là del bene e del male.
Novità musicali?
Il 3 luglio, un certo Giulio mi invierà un pacco al quale tengo molto. Di che cosa si tratta?
Preferisco non dire nulla, per ora.
Che droghe hai assunto, oggi?
Un caffè lungo e un bicchiere di seltz.
A che ora?
Verso le dieci e quaranta.
E la droga chiamata cibo?
La assumerò di sera, verso le venti. Sei felice? Sempre. Secondo te, che differenza c’è tra la produzione di un brano per quattro strumenti e quella di un brano per un solo strumento? Be’, nel primo caso è necessario fare un missaggio, mentre nel secondo caso si tratta solo di fare uscire al meglio quello strumento. Secondo te, nel caso di un brano per un solo strumento, è necessario equalizzare, comprimere eccetera?
Dipende. Se il suono di base ti piace così com’è, puoi anche permetterti di non fare nulla (e spesso ho fatto proprio così) ma se hai in mente un suono ben preciso, puoi – e devi – modificare quel suono.
Nel brano Il sacrificio patetico (2023), che cosa hai fatto?
Ho utilizzato un cembalo virtuale al quale ho tolto gli effetti già presenti in esso. Dopodiché, ho operato una mia equalizzazione (totalmente diversa da quella che c’era prima) e ho aggiunto distorsione, compressione e ritardo.
Quale ritardo hai utilizzato? Lo Space Echo Re-201 della Roland.
Sbaglio o da qualche tempo hai sviluppato una certa antipatia per i riverberi? Non sbagli. Preferisco i ritardi. Magari, è solo una fase ma non credo… Il 30 maggio scorso, l’aborto umano ha scritto, commentando il suo «brano» Nazistello Di Porenzo (2023): Questo mio breve brano strumentale è ispirato a un […] che ha danneggiato e chiuso ben sette canali di YouTube Ancora una volta, sorge spontaneo il divertito – e disgustato – ricordo dei suoi messaggi privati (roba del 2021, soprattutto), in concomitanza con ogni singola chiusura di qualche canale YouTube: Hai fatto benissimo e hai tutta la mia approvazione, amico. È veramente impressionante, notare come questo scherzo di natura continui ancora oggi a tirare in ballo eventi che risalgono a due anni fa e che non interessano a nessuno (nemmeno a coloro i quali hanno subìto la chiusura del loro canale). Poco dopo, egli ha tirato fuori un altro dei suoi «cavalli di battaglia»: quello, cioè, del vedere «musica copiata» laddove c’è musica perfettamente originale, specie quando essa prende le mosse (occasionalmente) da frammenti altrui, sviluppati in modo alternativo e personalissimo. (In questo caso, il suo problema è quello di soffrire simultaneamente di sordità, di allucinazioni auditive e di abissale ignoranza in campo musicale…) Infine, egli ha concluso con un involontario complimento al sottoscritto, insieme a una descrizione accurata della propria debolezza: Il forte crea e attacca; il debole ruba, storpia e rosica.
Infatti, io ho creato e attaccato in diverse occasioni, mentre egli ha solo storpiato e «rosicato» (la sua parola preferita)… basti osservare le sue «creazioni», i cui titoli sono tutte storpiature del mio nome: Zimbello Di Porenzo (2022), Zitello Di Gonzo (2022), Nazistello Di Porenzo (2023) eccetera: meravigliosi esempi di impotenza, infantilismo, banalità, volgarità eccetera – tutta roba indegna di un uomo.
A proposito: rubare (in musica) non è affatto da deboli ma da
veri compositori, come i più grandi compositori (Stravinskij, Bartók, Beethoven eccetera) hanno sempre sottolineato… ma questi sono concetti troppo sottili per un perfetto imbecille come «l’Achille cristiano». Dimenticavo un’altra spassosissima frase del cristiano immaginario: Un perfetto perdente senza talento non crea la musica propria, bensì la ruba dagli altri. Quindi, secondo questa caricatura umana, tutti i compositori della storia (da Bach a Ligeti, da Mozart a Zappa eccetera) erano dei «perfetti perdenti senza talento», poiché hanno sistematicamente utilizzato frasi altrui, temi altrui, armonie altrui, soggetti altrui eccetera, trasformandoli in roba totalmente diversa. Bisognerebbe inventare una nuova parola, per poter esprimere in modo adeguato il livello gigantesco di demenza raggiunto da questo sfortunatissimo esperimento genetico dal cervello non pervenuto.

29 June 2023

Chi non è stoico non è patetico, bensì forte e libero da qualsiasi limite morale o etico.

Piccolo promemoria per ritardati
1Heraklera (2022) non è una copia di Money (1972) ma un brano totalmente diverso, pur contenendo un minuscolo frammento presente in Money.
2. The Great Pig in the Sky (2022) non è una copia di The Great Gig in the Sky (1973) ma un brano totalmente diverso, pur contenendo un minuscolo frammento presente in The Great Gig in the Sky.
3. Pathos Kasus (2022) non è una copia di Shine On You Crazy Diamond (1974) ma un brano totalmente diverso, pur contenendo il celebre – e patetico – Syd’s Theme che il grasso uomo d’affari dedicò al disgustato Barrett sei anni dopo avergli rubato – a tradimento – il posto di chitarrista nei Pink Floyd.
4. Il sacrificio patetico (2023) non è una copia di Wish You Were Here (1975) ma un brano totalmente diverso, pur contenendo una piccola manciata di note presenti in Wish You Were Here.
Se io decidessi – in un momento di follia o di demenza – di cambiare il mio nome (quello scelto dai miei genitori) e di chiamarmi Geronimo o Alan o altro… non nasconderei comunque il mio nome precedente! Direi: «Salve, ora mi chiamo Geronimo ma prima mi chiamavo Marcello». Se io tenessi gelosamente nascosto il mio primo nome e mi rifiutassi di svelarlo, questo significherebbe semplicemente che io sarei un vigliacco, esattamente come nel caso in cui mi ostinassi a tenere sempre nascosta la mia faccia.
Naturalmente, non è il mio caso ma esistono soggetti che fanno esattamente questo, per di più con l’aggravante che invece di riconoscere la propria palese codardia, preferiscono raccontarsi – e raccontare – che «non vogliono essere schedati come le pecore». Come se tutti gli uomini che hanno mostrato la propria faccia e il proprio nome nel corso della storia fossero «schedati come le pecore»!
Si chiama disonestà e rappresenta l’ingrediente magico che peggiora ulteriormente la già pessima condizione dei vigliacchi, degli infami, degli omuncoli eccetera, i quali sono diffusissimi e rappresentano la parte peggiore della specie umana.
Ogni riferimento all’autore del «brano» Frie-dick Nietshit (2022) è puramente casuale.

William Orbit (*
1956) è un musicista e produttore discografico britannico.
Noto per aver prodotto l’albo Ray of Light (1998), di Madonna. Ha prodotto l’albo 13 (1999), dei Blur e ha re-missato alcune canzoni presenti nell’albo. Dopo il successo ottenuto con Madonna, ha lavorato con Melanie C delle Spice Girls per il suo primo albo solista Northern Star

Waxwork - Benvenuti al museo delle cere
 è una pellicola dell’orrore del 1988, diretta da Anthony Hickox. La pellicola è stato distribuita in Vhs con il titolo Illusione infernale e in Dvd con il titolo Waxwork - Il museo delle cere è arrivato in città.
Secondo Rudy Salvagnini, la pellicola è innovativa, perché può contare su vari episodi dell’orrore collegati tra loro in maniera funzionale, a differenza delle tante pellicole dell’orrore di generazioni precedenti – in cui ogni episodio è una storia a sé. La stessa scelta dell’ambientazione – un museo delle cere nel quale ci si può perdere ritrovandosi in altre dimensioni spazio-temporali – risulta innovativa e dona lo stato di tensione necessario alla trama. 
Il problema principale sarebbe il tono a tratti comico che il regista ha voluto imprimere alla pellicola, non rendendola né particolarmente divertente né particolarmente spaventosa. A questo difetto si aggiungono alcune scene particolarmente cruente, che si staccano dall’impianto generale della pellicola.

28 June 2023

Gli AirPods sono auricolari Bluetooth progettati dalla Apple Inc. simili ai precedenti EarPods ma senza fili. Sono stati presentati il 7 settembre 2016, insieme all’iPhone 7 e all’iPhone 7 Plus. Nel giro di due anni sono diventati l’accessorio più popolare della Apple Inc., notevoli per il loro successo critico e per la sensazionalità virale.
Oltre alla riproduzione dell’audio, gli AirPods contengono un microfono che filtra il rumore di fondo, nonché accelerometri integrati e sensori ottici in grado di rilevare i tocchi e il posizionamento all’interno dell’orecchio, che consente la pausa automatica audio quando sono estratti.
Il 20 marzo 2019 la Apple Inc. ha rilasciato gli AirPod di seconda generazione, che presentano il microprocessore H1, un tempo di conversazione maggiore e il supporto «Ehi Siri» a mani libere. Una custodia di ricarica wireless opzionale è stata aggiunta alle offerte.

27 June 2023

Il 17 gennaio 2023, il Mac mini è aggiornato con il microprocessore M2 ed M2 Pro, con una Cpu fino a dodici core, una Gpu fino a diciannove core e una memoria da otto, sedici, ventiquattro o trentadue gigabyte (quest’ultima opzione disponibile solo per il modello con microprocessore M2 Pro). 
La forma del
Mac mini ricorda molto un vecchio modello di elaboratore prodotto dalla Apple, il Cube. Questo elaboratore, come dice il nome, era di forma cubica (a quanto pare una vecchia passione di Steve Jobs, come la stazione di lavoro NeXt) e, pur essendo dotato di una progettazione interessante, fu un insuccesso commerciale a causa del suo costo elevato e della sua scarsa espansibilità.
Pur ricordando il Cube, il Mac mini è molto più sottile: infatti si possono impilare quasi cinque Mac mini dentro la scocca di plastica del Cube. Con l’aggiornamento del 15 giugno 2010, il Mac mini diventa ancora più sottile ed è dotato di scocca unibody effetto alluminio – come molti dei prodotti Apple attuali.
Dal 2020 – con la versione Apple Silicon – è abbandonata la colorazione «grigio spazio» ed è adottata la colorazione argento.
Apple Silicon è una serie di sistemi su circuiti integrati (SoC) progettati dalla Apple Inc. per dispositivi di propria produzione: iPhone, iPad, iPod touch, Apple Watch, Apple Tv, HomePod e, dal 2020, anche per Mac
Un sistema su circuito integrato, nell’elettronica digitale, è un circuito integrato che in un solo microprocessore contiene un intero sistema – o meglio: oltre al processore centrale integra anche un insieme di circuiti integrati ed eventualmente altri controller come quello per la memoria Ram, la circuiteria entrata/uscita e il sottosistema video.
Un singolo microprocessore può contenere componenti digitali, analogici e circuiti in radiofrequenza in un unico integrato. Questa tipologia di integrati è utilizzata comunemente nelle applicazioni incassate, date le dimensioni ridotte che essi raggiungono con l’integrazione di tutti i componenti. Un’alternativa è costituita dal system in package (SiP), ovvero un singolo pacchetto che racchiude in sé diversi circuiti integrati.

Nel novembre del 2020, la Daw 
Logic Pro X è stata ribattezzata Logic Pro – in concomitanza con il rilascio di macOs 11 Big Sur.
Nell’ottobre del 2021, la Apple Inc. ha rilasciato la versione 10.7 di Logic Pro – in concomitanza con il rilascio dei nuovi microprocessori M1 Pro ed M1 Max, per la sua ultima gamma di MacBook Pro del 2021.
La versione 10.7 di Logic Pro supporta il missaggio della produzione audio in Dolby Atmos e in formato audio surround. Questa versione include anche due campioni dimostrativi: due versioni del progetto multi-traccia originale per il brano Montero (Call Me by Your Name) di Lil Nas X – una versione in stereo e l’altra in Dolby Atmos.

26 June 2023

The Fairchild 660 is a tube-based single-channel audio compressor invented by Rein Narma and manufactured by the Fairchild Recording Equipment Corporation beginning in 1959. The 660 was the first intelligent automatic volume control limiter. The Fairchild 670, introduced shortly after the 660, is a dual-channel version. The rarity of Fairchild compressors has made them highly desirable and very valuable, with a used 660 now selling for $20,000 or more and a 670 selling for $40,000 or more. They are commonly referred to as the “holy grail” of outboard gear.
The 660 was designed by Rein Narma, who had worked with Les Paul to build a recording mixer to use with Les Paul’s Ampex 8-track. Les Paul asked Narma if he would build a compressor/limiter. Sherman Fairchild, who was friends with Les Paul, learned of the compressor, and licensed Narma’s compressor design, hiring Narma to be chief engineer at Fairchild Recording Equipment Corporation. The first 10 Fairchild 660 were built by Narma himself. The first unit was sold to Rudy van Gelder who used it to cut lacquer masters for Blue Note Records and Vox Records. The second unit went to Olmsted Sound Studios in New York City, and the third 660 built went to Mary Ford and Les Paul.
Abbey Road Studios purchased 12 Fairchild 660s after staff engineer Peter Bown heard it during a visit to Capitol Records in America, and used it on recording sessions for the Beatles, primarily for vocals. Beginning in 1966, Geoff Emerick began using the 660 on Ringo Starr’s drum tracks as well as piano and guitar tracks. Abbey Road still has 8 of the original 660s purchased in the 1960s.
Other notable users include:
i) Chris Thomas (on Pete Townshend solo albums);
ii) Jack Joseph Puig;
iii) Tom Elmhirst (on the Amy Winehouse song Rehab and on the Adele song Hello).

25 June 2023

Ciao.
Ciao.
Equalizzando un rullante, quali frequenze ti piace aumentare?
Ottomila hertz; duecento hertz; duemilacinquecento hertz.

E comprimendo un rullante, come ti comporterai?
Rapporto di compressione tre a uno; attacco lento; rilascio veloce.
Grazie.
Di nulla.

24 June 2023

1. Sedici gigabyte di memoria unificata non sono paragonabili ai classici sedici gigabyte di Ram.
2. La memoria unificata non è una novità assoluta: è quasi un ritorno a un passato dove il prezzo della memoria era alto e nei progetti più economici si preferiva condividere la memoria tra Cpu e Gpu. 3. La Apple Inc. ha potuto usare una vera memoria unificata perché la Gpu del processore M1 non è la Gpu che la Nvidia Corporation vende come scheda video separata. 4. Un sistema unificato funziona solo se si ha il controllo totale di come è usata questa memoria e la Apple Inc. – che controlla tutto il sistema, inclusa la grafica con Metal – ha questo controllo. 5. La memoria unificata del processore M1 è inserita proprio sul SoC ed è visibile a occhio nudo: due moduli velocissimi, vicini sia alla Cpu sia alla Gpu proprio per la necessità di ridurre al minimo la distanza e le interconnessioni. Un sistema di questo tipo usa la memoria in modo diverso da come è usata su un sistema classico con processore x86. 6. La preoccupazione di molte persone è di trovarsi davanti a limiti enormi con una quantità di memoria bassa, tuttavia questi limiti potrebbero non esserci. 7. Paragonare i 16 Gb di Ram di un MacBook con Intel ai 16 Gb di un MacBook con memoria unificata non è possibile: lavorano in modo diverso. Per tutti gli schermi basati su Dvi – ad eccezione del modello Hd da trenta pollici – posso rivolgermi a un adattatore semplice ed economico. Quando – nel settembre del 2018 – comprai il mio vecchio Mac Pro (2010), esso era obsoleto già da un anno…
Le ultime otto versioni del sistema operativo macOs:
i) Os X El Capitan; ii) macOs Sierra; iii) macOs High Sierra; iv) macOs Mojave; v) macOs Catalina; vi) macOs Big Sur; vii) macOs Monterey; viii) macOs Ventura.
macOs High Sierra
 è la quattordicesima versione del sistema operativo macOs sviluppato dalla Apple Inc., la seconda a chiamarsi «macOs» invece che «Os X». È stata presentata ufficialmente al pubblico da Craig Federighi il 5 giugno 2017 a San Jose, durante l’Apple Wwdc. Lo stesso giorno della presentazione è stata pubblicata la prima versione beta per sviluppatori mentre la pubblicazione della versione definitiva è avvenuto il 25 settembre 2017.
Come altre versioni precedenti (Snow Leopard, Mountain Lion, El Capitan), anche questa si concentra sull’ottimizzazione di caratteristiche già presenti, introducendo al contempo profondi cambiamenti nel nucleo elaborativo dell’Os. Tra questi vi sono il nuovo file system Apfs, il motore grafico Metal 2, il supporto al codec video Hevc e miglioramenti per Safari, Foto e Mail.

macOs Big Sur
 è la diciassettesima versione del sistema operativo macOs sviluppato dalla Apple Inc., succeditrice di macOs Catalina ed è stata annunciata alla Worldwide Developers Conference (Wwdc) del 22 giugno 2020. Prende il nome dalla zona costiera del Big Sur, situata nella costa centrale della California. Lo stesso giorno della presentazione è stata pubblicata la prima versione beta per sviluppatori. La versione definitiva è stata pubblicata il 12 novembre 2020. Questa versione supporta i nuovi processori Apple Silicon con architettura Arm sviluppati dalla Apple a partire dall’M1, oltre ai vecchi Intel.


Craig Federighi
 (*1969) è un ingegnere e dirigente d’azienda statunitense.
Vice presidente senior del reparto ingegneria del software della Apple Inc., supervisiona lo sviluppo dei sistemi operativi iOs, iPadOs, macOs e coordina i team responsabili dei principali livelli di sviluppo software.
È molto noto all’interno della comunità di sviluppatori e appassionati per le sue energiche e umoristiche presentazioni di nuovi prodotti e aggiornamenti software, tenute spesso durante i keynote della Wwdc.

Con due o quattro porte Thunderbolt 4, due porte Usb-A, Hdmi, Wi-Fi 6E e Gigabit Ethernet, il 
Mac mini si collega praticamente a tutto.

Se uso un cavo Dvi con il mio schermo, utilizzo un adattatore o un cavo da Usb-C a Dvi. 

23 June 2023

A goniometer is often included in analog audio equipment to display a Lissajous figure which shows the amount of stereo (that is, phase differences) in a dual-channel signal.
It allows the sound technician to adjust for optimal stereo and determine the makeup of errors such as an inverted signal. Many goniometers also provide a Vu or Ppm as a secondary function.
A goniometer adapted for surround metering is called a “jellyfish display.” This term was coined by Dk-Technologies A/S from Denmark. Its function is to plot a signal on a two-dimensional area so that the correlation between the two axes (audio channels, or phases) becomes apparent.
The channels are plotted on diagonal axes; a left-channel-only signal would form a diagonal line running top-left to bottom-right and a right-channel-only signal would form the opposite diagonal running top-right to bottom-left. A signal on both channels would provide components on both axes and thus expand the plot into two dimensions: a mono signal would produce a straight line angled according to balance; whereas a stereo signal, being asymmetrical, would produce a jittery and fluffy-looking ball (see image).
An audio technician would typically begin a session by adjusting the equipment (usually with a 1.000 hertz mono tone) so that the output produces a vertical plot line. If one channel were phase-inverted, it would result in the plot line being a horizontal instead of vertical, a sure sign of problems. As for mono signals, a half-inverted signal would be reduced to (near) silence.
The persistence of a Crt display is a desired effect on goniometers because the signal display is very dynamic, and the overall shape or envelope of the signal is the object of interest. In fact, good digital and software goniometers provide artificial and even user-adjustable persistence.
The goniometer proves useful because it provides very dense information in an analog and surprisingly intuitive form. From the display, one can get a good feel for the audio levels for each channel, the amount of stereo and its compatibility as a mono signal, even to some degree what frequencies are contained in the signal. Experts may even be able to determine the probable arrangement of microphones when the signal was recorded.

22 June 2023

Secondo te, come mai l’autore di Marcellina, Come Ti Senti? (2022) e di Marciolla Fashion In Motion (2022) si è preso la briga di modificare – nel titolo dei suoi «brani» – il genere della persona alla quale esso si ispirava?
Non mi intendo di queste faccende delicate ma è evidente che l’autore ha voluto proiettare al suo esterno un suo problema intimo, forse per esorcizzarlo e sublimarlo. 
Quale problema?
Questo non lo so ma generalmente queste operazioni ambigue tradiscono il sentirsi a disagio nel proprio corpo. È come se io prendessi Alessandro Magno e lo trasformassi in «Alessandrina» o come se io prendessi Mario Rossi e lo trasformassi in «Mariolina». Potrei farlo solo se dentro di me mi sentissi una piccola donna, altrimenti non si spiegherebbe.
Forse, allora, dovremmo riferirci a quella strana creatura come l’autrice, più che l’autore?
Non saprei: non sono così presuntuoso e superficiale da appioppare etichette arbitrarie sul genere delle persone ma la tua domanda ha senso, specie considerando l’ossessiva insistenza del soggetto
sulla presunta importanza primaria delle emozioni «sopra tutto il resto». 
Stai per caso criticando le donne?
Certo che no! Io adoro le donne e non le cambierei di una virgola.
Altri esempi di codeste, strane iniziative da parte della misteriosa creatura in questione?
Talvolta, il paziente utilizza parole come «canaletto», «musichetta» e «motoretta» in luogo di canale, musica e motocicletta, tradendo – ancora una volta – la sua condizione personale.
Quale condizione?
In questo caso quella di ometto, piuttosto che uomo.
Certo, non dev’essere facile, per codesta creatura…
Be’, se consideri che esso è pure vittima di concetti tragicomici quali «il peccato»… 
No!
Sì.
Suggerisco un decoroso silenzio.
Concordo.

21 June 2023

È incredibile, come un’apparecchiatura con controlli così semplici possa cambiare il volto dell’industria discografica. Dopo sessant’anni, l’attrezzatura progettata dalla Pultec è ancora utilizzata da molti dei migliori fonici di presa diretta e tecnici del suono di oggi, sia che si tratti di originali sia che si tratti di riproduzioni sia che si tratti di componenti aggiuntivi.
Tutto ebbe inizio nel 1953, con l’Eqp-1, il primo equalizzatore passivo sul mercato. Questo è stato un punto di svolta negli studi di registrazione, poiché ora c’era la possibilità di manipolare il suono ancor più di prima, avvicinandolo alla parte anteriore del missaggio e facendolo sentire come se ci si trovasse nella stanza con l’esecutore.
All’inizio, ogni pezzo Pultec era costruito a mano su ordinazione da Ollie e Gene, nel loro magazzino a Teaneck, nel New Jersey. Fino ad oggi, sarebbe difficile trovare un pezzo di attrezzatura costruito con la qualità di un Pultec, motivo per cui molti di essi sono ancora funzionanti. Molte aziende hanno cercato di replicare il suono e la qualità costruttiva del progetto originale Pultec e sebbene alcuni di essi suonino davvero bene, non c’è niente come il suono di un Eqp-1 vintage.
Per quanto riguarda l’Eqp-1, il termine «magico» sembra appropriato. C’è qualcosa – in un Pultec Eqp-1 – che migliora tutto ciò che lo attraversi, anche se non si applica alcuna equalizzazione. C’è un bagliore all’interno delle valvole e dei trasformatori, che aggiunge un po’ di peso nella fascia bassa e apre la parte superiore.
L’Eqp-1 utilizzava un circuito passivo ma includeva un amplificatore di compensazione del guadagno valvolare per aggirare i tipici 16 dB di guadagno persi da un Eq passivo. Ciò ha reso il Pultec autonomo e «senza perdite», perché ciò che entrava usciva allo stesso livello – ma il segnale era effettivamente migliorato dal circuito valvolare aggiuntivo.
L’Eqp-1 ha avuto un paio di variazioni nel corso degli anni. L’Eqp-1A aveva curve di risposta di attenuazione e boost a bassa frequenza modificati, due frequenze di boost di picco aggiuntive e due curve di boost shelf ad alta frequenza. Era estremamente raro e aveva una fornitura molto limitata ma nel 2014, la Pulse Techniques l’ha riportato in produzione. L’Eqp-1A è stato uno dei preferiti da molti tecnici del suono, per i loro autobus del missaggio. Da qualche tempo, Chris Lord-Alge usa un paio di questi sui suoi
autobus del missaggio.
Oltre all’Eqp-1A, la Pultec ha realizzato anche l’Meq-5, che era un equalizzatore incentrato sulle frequenze medie. Il componente aggiuntivo Pultec Pro della Universal Audio si basa sull’abbinamento di un Eqp-1A vintage e di un Meq-5.
Finché le persone faranno dischi, la Pultec rimarrà sempre un elemento chiave nel processo di registrazione e missaggio. Il suo suono ha fatto parte della nostra vita – che lo sapessimo o meno – attraverso i grandi dischi del passato.

20 June 2023

Producer, guitarist, sound designer, engineer, and teacher, Bob Rice has spent the last 30 years in the La area, and abroad, gainfully employed in music production, Tv, and film.
Throughout his career, Rice has worked as a touring keyboard technician, synth programmer, sound designer, Midi systems designer and/or digital playback engineer, in the studio or on the road with: Neil Young, Frank Zappa, Roger Waters, Michael Jackson, Chick Corea, Paul Simon, Simon and Garfunkel, Lyle Mays, Stanley Clarke, Brian Wilson, Ben Harper, George Michael, Bon Jovi, among others.
In the studio, Rice has acted as producer, production manager, co-producer, tracking and mixing engineer, music editor, mastering engineer.
Rice has contributed synthesizer programming to a number of Grammy Award winning recordings, including Frank Zappa’s Jazz From Hell and Civilization Phaze Iii, Chick Corea’s Light Years and Five Peace Band - Live.
In 2019 Rice co-produced to Lyle Mays posthumous release, Eberhard
Grammy winner for Best Instrumental Composition at the 2022 Grammy Awards.

Rice maintains his own studio in Culver City, Ca, where he provides music production, sound design, mixing for music and film, audio editing services, transfers, digital restoration, mobile recording services, and Cd mastering.

You said some time ago that the main characteristics of being unsuccessful are inconsistency and dishonesty, right?
Yes.
But if you were forced to reduce everything to just one feature, which of the two would you choose?
Dishonesty.
Why?
You see, the inconsistency itself is not so terrible. I’ve met very inconsistent women but that didn’t make them any less lovable! If a man came to me, and said “I am inconsistent, and I admit it” I would not think badly of him, and I could even respect him. But when a guy comes along whose inconsistency is blatant, and yet he claims to be “perfectly consistent,” then I know I’m dealing with a sleazy crook whose entire existence is based on lying, and that disgusts me.
I understand.
Well.

19 June 2023

Ho scoperto – con un certo ritardo – che il 30-31 maggio 2023, l’aborto umano ha sfornato un altro «brano» (in due versioni) il cui titolo non è altro che un’ennesima variazione sul tuo nome! Che cosa ne pensi?
Nulla.
Qualità musicale?
Non pervenuta.
Qualità della registrazione?
Non pervenuta.
Qualche considerazione?
È commovente, il modo in cui questo piccolo eunuco continua a imitarmi (ha cominciato nel 2018), mentre si contraddice costantemente e puzza di intolleranza e fanatismo lontano un miglio.
Qualche esempio delle sue tristi imitazioni?
«Pathoscasa» l’ha copiato da «Nonnacasa» (il posto in cui i Gdl registravano nel 2010-14); «Piano Version» l’ha copiato da me che talvolta ho pubblicato la «Piano Version» di un brano che in origine era per sintetizzatore; «Official Audio» l’ha copiato da me che a un certo punto della mia vita ho aggiunto quella doverosa precisazione nei titoli dei miei video – precisazione nel suo caso priva di senso, poiché non vi è nulla di «ufficiale» nelle «produzioni» dei suoi «brani»; la scelta di modificare i nomi l’ha copiata da me che ho cominciato pubblicando Limone Porelli, nel lontano 2018, cioè l’anno in cui egli mi scrisse per la prima volta, allo scopo di riempirmi di complimenti per la mia musica; l’idea di creare un profilo Bandcamp e un profilo SoundCloud l’ha copiata da me, infatti prima si limitava ai suoi tragicomici video sulle «prove dell’esistenza di Dio» ma dopo la sua «indignazione» per la mia pubblicazione di un paio di eccellenti citazioni nicciane, tentò in tutti i modi di «colpirmi» sfornando (su quelle piattaforme) le sue imbarazzanti strimpellate dilettantesche e fuori tempo; le indicazioni «recorded at» o «Tizio–virtual piano» eccetera le ha copiate da me.
Che altro?
Il poveraccio commenta le sue stesse «produzioni» e scrive, «Io odio i nazisti», cioè ammette di odiare sé stesso. Infatti la sua intolleranza e il suo fanatismo (perfettamente confermati dall’utilizzo di frasi come, «Ti farò sparire dal web» o, «Devi essere punito per aver offeso i cristiani») sono di impronta squisitamente nazista. Basti pensare ai famosi roghi di libri, che i nazisti a loro volta copiarono dalla Chiesa cristiana.
Come si fa a non ridere (di pietà) di fronte a un livello così estremo di piccolezza?
Me lo chiedo pure io e infatti rido quotidianamente sin dal 13 agosto 2021.
Stendiamo un velo pietoso?
Direi di sì.

18 June 2023

Famoso per aver prestato il suo carattere e la sua incisività ad alcune delle più grandi registrazioni della storia, il 1176 è uno dei compressori preferiti tra produttori e tecnici del suono. I suoi tempi di attacco e rilascio fulminei sono ideali per domare la batteria, migliorare bassi o chitarre e portare la voce in primo piano, nel missaggio.
Il 1176 ha un suono molto particolare anche quando non si sta comprimendo – a causa del suo circuito unico. Alcuni eseguono l’audio attraverso il 1176 con la compressione disattivata, solo per il tono desiderabile che esso conferisce.
Il fondatore della Ua, Bill Putnam Sr. ha progettato il compressore 1176 originale nel 1967. La revisione A (detta anche «Bluestripe») ha rappresentato una svolta nella tecnologia dei limitatori, perché si è trattato del primo limitatore di picco a presentare circuiti interamente a transistor e riduzione del guadagno Fet ultra-veloce. La revisione E (detta anche «Blackface») ha ottenuto il badge «Ln» dopo che Brad Plunkett della Urei ha abbassato il livello di rumore, aumentato la linearità e apportato altre modifiche. La revisione H (detta anche «Silverface») conserva gran parte del suono caratteristico dei suoi predecessori. (La più grande differenza è un frontalino argentato, un pulsante rosso «Off» e un logo Urei blu.) La revisione A fu progettata il 20 giugno 1967; La revisione E fu progettata verso il 1972; la revisione H fu progettata verso il 1973.

1. Lo 
Studio Fet emula il compressore/limitatore Urei 1176 nella sua revisione E (detta anche «Blackface»)
2. Il Vintage Fet emula il compressore/limitatore Urei 1176 nella sua revisione H (detta anche «Silverface»).

Il suono aggressivo dello 
Studio Fet e del Vintage Fet offre una sensazione di «energia» che aggiunge luminosità e presenza a tutto ciò che attraversa codeste emulazioni create dalla Apple. Quando sono spinte con forza, entrambe le emulazioni aggiungono un po’ di spigolo in faccia, il che le rende ampiamente utilizzate come compressori per i tamburi.

17 June 2023

Secondo te, perché lo scemo del villaggio continua ancora oggi (per esempio nel maggio del 2023) a definirti «anticristiano», nonostante tu abbia sempre affermato che per te non esiste alcun «cristiano», tranne quello ammazzato dai Romani, duemila anni fa?
Credo si chiami stupidità ma non mi intendo di queste faccende delicate. 
Secondo te, perché lo scemo del villaggio continua a scrivere che tu «odi i cristiani», quando tu non sai nemmeno che cosa sia l’odio e tanto meno nei confronti di una categoria che per te non esiste?
Credo si chiami stupidità (oltre che proiezione di sé e del proprio odio) ma non mi intendo di queste faccende delicate. 
Secondo te, perché lo scemo del villaggio scrive ancora oggi che tu «chiudi i canali», quando non accade nulla del genere ormai da un anno e omettendo sempre di scrivere che quando accadeva (a suo tempo) esso ti scriveva, sistematicamente, «Hai fatto benissimo e hai tutta la mia approvazione»? 
Credo si chiami stupidità (oltre che disonestà e infamia) ma non mi intendo di queste faccende delicate. 
Grazie.
Di nulla.

John Fields (*1968) è un produttore discografico, tecnico del suono, fonico da studio e musicista americano. Fields ha prodotto per numerosi artisti tra cui i Jonas Brothers, gli Switchfoot, Pink, Har Mar Superstar, Miley Cyrus, Ben Rector, i Busted e Demi Lovato. Ha anche suonato numerosi strumenti musicali in vari albi e occasionalmente si è esibito dal vivo con gruppi come i Nick Jonas & the Administration, i Soul Asylum e i Rembrandts. È un membro fondatore dei Greazy Meal.

Nel 1974, il mondo della musica fu preso d’assalto. Una versione aggiornata del design di Kakehashi – questa volta utilizzando un nastro standard da 6,35 millimetri in un loop continuo, sciolto e senza bobine – è diventata la preferita dei musicisti e dei produttori. Non solo suonava alla grande ma era anche versatile. Disponeva di molteplici pattern di delay per creare sensazioni ritmiche diverse, controllo Eq per affinare il tono del delay, un riverbero a molla integrato e – cosa più famosa di tutte – velocità del nastro regolabile.
Il Santo Graal dei delay a nastro, l’iconica unità eco argentata, nera e verde era amata da innumerevoli musicisti di tutti i generi. Leggende alternative e indie come i Radiohead, i Sonic Youth e Bon Iver adoravano il potere di distorsione del suo tono. Essa ha arricchito il tono di chitarra di tutti, dagli Shadows a Randy Rhoads. Pionieri dell’elettronica come Vangelis, i Boards Of Canada, i Leftfield e Jean-Michel Jarre adoravano la sua ampiezza spaziale e il suo tono denso e saturo. La leggenda del dub Lee «Scratch» Perry e l’eroe del sintetizzatore Brian Eno hanno reso il suo decadimento analogico e spettrale, parte dei loro suoni distintivi. 

16 June 2023

Ho notato che nella produzione del singolo Pathos the Traitor (2023) hai registrato alcune parti, invece di limitarti a programmare tutto.
Vero.
Se non sbaglio, avevi fatto la stessa cosa nel singolo La marcia dei dottori (2023)…
Esatto.
Com’è stato composto il brano Pathos the Traitor?
Improvvisando – e registrando – su una Keystation Mini 32 collegata a un pianoforte virtuale. Successivamente, quella melodia è stata armonizzata e orchestrata.
Credevo che tu componessi esclusivamente scrivendo su pentagramma…
Credevi male!
Cioè?
Non esiste un solo modo di fare le cose. Talvolta, scrivo alcuni schizzi derivanti da idee maturate passeggiando o guidando la moto… talvolta, improvviso al piano e poi trascrivo alcune idee venute fuori da quelle improvvisazioni… talvolta, non scrivo e non suono neanche una nota e mi limito a costruire tutto nella mia mente… 
E per quanto riguarda la produzione musicale?
Stesso discorso. In genere, preferisco inserire ogni singola nota tramite il topo ma può capitare anche che io suoni e registri alcune parti, per il puro piacere di farlo… In ogni caso: il fine giustifica i mezzi.
Sei felice?
Sì.
Sbaglio o il tuo unico pezzo orchestrale – a parte questo – è la Sinfonia Catania (2015)?
Non sbagli. Esisteva un altro brano per orchestra ma è stato ripudiato.
Perché?
Inizialmente la mia insoddisfazione riguardava soltanto il modo in cui era stato prodotto il singolo contenente quel brano ma poi, ripensandoci, mi sono reso conto che non mi piaceva nemmeno il modo in cui il pezzo era stato scritto, quindi alla fine ho scelto di ripudiarlo. Un po’ mi dispiace, perché il breve Sviluppo era carino…
Be’, potresti utilizzare le idee contenute in quel brano per scrivere altro materiale…
In parte è già successo: nel brano Pathos the Pusillanimous (2023) sono presenti – sebbene in una forma ritmicamente trasformata – quasi tutte le note del Primo Tema e del Secondo Tema del «brano perduto».
Capisco. Come sta, il braccio destro?
Il dolore permane.
Ho notato che recentemente il suono delle tue produzioni musicali è migliorato!
L’ho notato pure io…
Che ore sono?
Le undici e quattordici.

15 June 2023

Jack Joseph Puig is an American audio engineer, A&R executive, and record producer. He has worked with Tonic, Hole, John Mayer, Fiona Apple, Counting Crows, U2, and many others. Puig has shared Grammy Awards with The Goo Goo Dolls, Sheryl Crow, Vanessa Carlton, John Mayer, Fergie (The Black Eyed Peas), U2, and No Doubt.
In 2006, Puig became an executive vice president at Interscope-Geffen-A&M Records. He has signed Klaxons and Charlotte Sometimes. As an A&R man he works with Shirley Manson, Ashlee Simpson, Klaxons, Charlotte Sometimes, Counting Crows, Puddle of Mudd, and The Like.
Prior to his mainstream music production successes, Puig rose to prominence as an engineer in the Contemporary “Christian” music scene of the mid-eighties. He worked mainly on Myrrh Records releases. He engineered for “Christian” acts such as Amy Grant, Kathy Troccoli, Leslie Phillips, and Russ Taff. Some of the records he engineered were Grammy-award winning works such as Grant’s landmark 1985 Lp Unguarded.

14 June 2023

George Y. Massenburg (*1947) is a Grammy award-winning recording engineer and inventor. Working principally in Baltimore, Los Angeles, Nashville, and Macon, Georgia, Massenburg is widely known for submitting a paper to the Audio Engineering Society in 1972 regarding the parametric equalizer.
At 15, Massenburg worked part-time both in the recording studio and in an electronics laboratory. He attended Baltimore Polytechnic Institute and Johns Hopkins University, majoring in electrical engineering. As a sophomore, he left the University and never returned.
Massenburg authored a technical paper entitled “parametric equalization” which was presented at the 42nd convention of the Audio Engineering Society in 1972. He is regularly published in professional journals and trade magazines worldwide. In 1973 and 1974, he was chief engineer of Studio Europa-Sonor in Paris, France, and helped Gerhard Lehner install the expanded Neve 80 series console at Barclay Records studio on Avenue Hoche. During those years, Massenburg also did freelance engineering and equipment design in Europe.
Massenburg participated (individually and collaboratively) in over four hundred record albums over the past 45 years. His work includes recordings of Earth, Wind & Fire, James Taylor, Billy Joel, Toto, Journey, Madeleine Peyroux, Weather Report, Aaron Neville, Mary Chapin Carpenter, Linda Ronstadt, Herbie Hancock, The Seldom Scene, and many more. He has designed, built, and managed several recording studios, notably Iti Studios in Hunt Valley, Maryland, Blue Seas Recording in Baltimore, and The Complex in Los Angeles. In addition, he has contributed to the acoustical and architectural design of many other studios, including Skywalker Sound and The Site in Marin County, California.

Dave Pensado
 is a Grammy Award-winning mix engineer. His career began in Atlanta in the 1970s and 1980s doing live and studio sound engineering. He has lived in Los Angeles since 1990. He mixes between 200 and 250 songs a year at Larrabee Studios in Los Angeles. When recording he usually records at Echo Bar Studios in North Hollywood.
On September 12, 2011, mixing engineer Dave Pensado started a weekly show called Pensado’s Place, together with Herb Trawick, his manager and business partner. The first part of the show is about audio engineering techniques; Dave evaluates—sometimes assisted or even replace by a guest speaker—new plugins, outboard gear like microphones, and he demonstrates in detail how to improve different aspects of the mix. The second part Dave and Herb interview together a mixer, master engineer, producer, label Ceo and/or singer-songwriter. Dave asks questions about the general approach and philosophy, and often zooms in on a selection of songs and/or albums his guest(s) worked on, discussing technical details. Herb merely focusses his questions and remarks on the business aspect of music. At the end of every show there is a Q&A: questions of the audience are asked and answered. All episodes are posted on the pensadoplace.tv website, but also on the YouTube channel Pensado’s Place, 
and are available for free.

Andrew Scheps
 is an American mix engineer, recording engineer, record producer, and record label owner, based in Los Angeles and the United Kingdom. He received Grammy Awards for Best Rock Album for his work on Red Hot Chili Peppers’ Stadium Arcadium, Album of the Year for Adele’s 21, and Best Reggae Album for Ziggy Marley’s Fly Rasta.
A Long Island native who got his start playing jazz trumpet, Andrew Scheps has mixed records for artists such as the Red Hot Chili Peppers, Adele, Metallica, Jay-Z, and many others. After graduating from the Recording Engineering Program at the University of Miami, he spent some time working for New England Digital as a field service technician for the Synclavier, one of the first digital synthesizers / samplers / workstations, then on the road with Stevie Wonder (as a keyboard tech) and Michael Jackson (mixing live sound), before settling in La.
Having got into mixing a few years before the analog-to-digital revolution, Andrew worked with a collection of vintage gear at his Punkerpad West studio in Van Nuys, California, including a Neve Electronics Bcm-10 with ten 1073s that were used for reference during the Waves Audio Scheps 73 plugin modeling process.
Scheps is known for his balanced, modern sounding, and often loud mixes. In July, 2015, while being interviewed on Pensado’s Place, he declared to work completely “Itb” (in the box), which stands for working completely inside a computer, without the use of external gear. His 100% transition to Itb mixing occurred halfway through mixing the Hozier record in the summer of 2014. “Going back into the box wasn’t a sonic decision, but I actually rediscovered that I really like it. It’s great to be able to work on three or four songs at the same time. I have not gone back to working on the desk since then. While I miss some of the visceral hands-on aspects of the console, there is a lot of creative freedom working this way. It might seem like a drastic change, but it is only the tools that have changed: remarkably my philosophy and sound have stayed the same.”

13 June 2023

Chris Lord-Alge (*1963) è un tecnico del suono statunitense.
È specializzato nel missaggio in studio. È il fratello di Tom Lord-Alge, anche lui tecnico del suono.
Chris e suo fratello Tom sono noti nell’industria musicale per l’utilizzo talvolta eccessivo del compressore – allo scopo di permettere alla loro musica di suonare più efficientemente attraverso altoparlanti di ridotte dimensioni e alla radio Fm ma anche contribuendo attivamente alla loudness war.
È diventato noto anche per aver collaborato con Howard Benson, che ha prodotto una relativa maggioranza degli albi che Lord-Alge ha missato. 
Ha prestato servizio a numerosi artisti di fama internazionale come i Muse, Bon Jovi, Phil Collins, Eric Clapton, Joe Cocker, gli Aerosmith, gli U2 e Cher.
Chris Lord-Alge ha guadagnato notorietà lavorando agli Unique Recording Studios di New York negli anni ottanta.

Al Schmitt
 (1930-2021) è stato un produttore discografico statunitense.
Cresciuto a New York, all’età di diciannove anni inizia a lavorare come produttore discografico presso gli Apex Recording Studios. Negli anni cinquanta lavora in radio a Los Angeles. Poi trova un impiego alla Rca Records e lavora come sound engineer per Henry Mancini, Cal Tjader, Al Hirt, Rosemary Clooney, Liverpool Five, Sam Cooke.
Nel 1966 diventa un produttore indipendente. Produce albi per i Jefferson Airplane, Eddie Ficher, Glenn Yarborough, Jackson Browne e Neil Young. A metà degli anni settanta registra e missa i lavori di numerosi artisti tra cui Willy DeVille e Dr. John.
Ha lavorato anche con Frank Sinatra (per Duets), Ray Charles (in Genius Loves Company) e Diana Krall.
Alla fine della sua carriera ha collaborato con Tommy LiPuma.
Nel corso della sua carriera ha registrato e missato oltre centocinquanta albi che sono stati riconosciuti come disco d’oro o disco di platino.
Ha vinto diciannove Grammy Awards, la maggior parte dei quali come ingegnere del suono e produttore discografico. Cinque di questi li ha vinti nel 2005 grazie al lavoro sul disco di Ray Charles Genius Loves Company.

12 June 2023

Frank Zappa produsse con il Synclavier gli albi Francesco Zappa (1984) e Jazz From Hell (1986), vincitore del Grammy Award. Continuò a usarlo negli albi registrati in studio fino alla sua morte (nel 1993), culminando con l’uscita postuma della sua migliore opera: Civilization Phaze Iii. (Secondo Zappa, il settanta percento di questo lavoro di due ore è esclusivamente Synclavier.)
Il Synclavier, prodotto dalla New England Digital, è un sistema – sviluppato al Dartmouth College da Jon Appleton e altri – che integra un sintetizzatore digitale e un campionatore. Il primo modello, costruito alla fine degli anni settanta, vantava campionamenti da centomila hertz archiviati su dischi magneto-ottici.
Si basa su due sistemi separati – voci Fm e voci campionate – combinati assieme sotto un’interfaccia software di controllo in tempo reale. C’è anche la possibilità di aggiungere il sistema di registrazione Direct-to-Disk, che è controllato dallo stesso software. Il Synclavier è famoso per la profondità dei suoi suoni, per la versatilità nella creazione degli stessi e per la velocità d’uso.

Eddie van Halen (1955-2020) e Ludwig van Beethoven (1770-1827) erano in gamba.
1. Coloro i quali pretendono di imporre agli altri le proprie allucinazioni.
2. Coloro i quali oltre all’amico immaginario, hanno anche il nemico immaginario (cioè l’avversario immaginario del loro amico immaginario): sottigliezze, nell’inquietante campo delle malattie mentali.
3. Coloro i quali passano con disinvoltura da, «La ascolterò sempre» a, «Pagherei per non ascoltarla»: si tratta di vittime della crudeltà della natura, la quale occasionalmente decide di accanirsi contro specifici esemplari, un po’ per capriccio e un po’ per vedere come se la cava un animale umano al quale manchino alcune parti.
4. Coloro i quali abitualmente emettono sentenze totalmente false e inesatte e arbitrarie sulle persone e in particolare su chi è superiore ad essi.
5. Coloro i quali credono (e affermano pubblicamente) che programmare significhi «scrivere la musica e poi farla eseguire da un programma», ignorando che la programmazione è una vera e propria forma di esecuzione e interpretazione e produzione musicale, tanto che nel 1988 l’immenso Zappa vinse un Grammy Award come migliore performance rock strumentale (per l’appunto!) con l’albo Jazz From Hell (1986), che fu realizzato (a parte una traccia dal vivo) utilizzando il più autorevole antenato delle moderne Daw: il leggendario Synclavier. In sintesi: coloro i quali, oltre a essere stupidi e ignoranti, sono pure presuntuosi.
6. Coloro i quali affermano di «amare il prog più di ogni altro genere musicale» ma che al contempo scrivono in giro che i dischi degli Elp (il più grande gruppo prog in assoluto!) sarebbero «mediocri» e che Argus dei Wa sarebbe «il miglior prodotto prog del 1972», ignorando capolavori assoluti come Trilogy (1972), degli Elp e Octopus (1972), dei Gg.
Soggetti a dir poco nauseanti.

Il Fender Rhodes è un particolare tipo di pianoforte elettrico. Per il suo suono caratteristico, è stato usato spesso nella musica jazz e ...